Trapianti: a Catania centro nazionale per l'utero, secondo dopo la Svezia - QdS

Trapianti: a Catania centro nazionale per l’utero, secondo dopo la Svezia

redazione

Trapianti: a Catania centro nazionale per l’utero, secondo dopo la Svezia

mercoledì 13 Giugno 2018

L'annuncio è stato dato dall'assessore Razza a Palermo. La struttura esiste già nel Policlinico e sarà coordinata da Paolo Scollo e Pierfrancesco Veroux. Il Consiglio Superiore di Sanità ha approvato il progetto che rappresenta un passo importante per la Sicilia, ma anche per l' Italia intera

"Oggi è una giornata di festa per la Sicilia".
 
Lo ha detto a Palermo l’assessore per la Salute Ruggero Razza annunciando che la nostra isola ha ottenuto l’autorizzazione del Ministero "per realizzare il primo centro regionale a livello nazionale per il trapianto dell’utero".
 
La struttura, già esistente all’ interno del Policlinico di Catania, ad oggi svolge a livello regionale il maggior numero di trapianti di rene e pancreas e per l’occasione si avvarrà di una convenzione con il reparto di ginecologia dell’Ospedale Cannizzaro.
 
Coordineranno la nuova attività Paolo Scollo (nella foto a corredo dell’articolo), direttore dell’Unità operativa di Ostetricia e Ginecologia del dipartimento materno e infantile dell’Azienda Ospedaliera Cannizzaro di Catania e Pierfrancesco Veroux, direttore dell’Unità operativa complessa del Centro Trapianti etneo.
 
Il centro sarà la seconda struttura operativa in tutta Europa, dopo un’unica struttura che attualmente opera nei trapianti di utero in Svezia.
 
Presenti alla conferenza stampa la coordinatrice del Centro regionale Trapianti Bruna Piazza e il direttore del Centro Nazionale Trapianti Alessandro Nanni Costa che ha seguito l’iter, durato circa due anni, per far si che la Sicilia ottenesse l’importante riconoscimento.
 
"Si tratta – ha detto Costa – della prima autorizzazione nazionale e di una delle prime in campo europeo sul fronte della donazione da cadavere, per il trapianto di utero. Questo significa che c’ è in Sicilia una grande capacità, professionalità e credibilità dei professionisti che operano nel settore, in questo caso a Catania, dove c’è una tradizione ginecologica e trapiantologica importante".
 
"C’era un progetto consistente – ha aggiunto Costa – che il Consiglio Superiore di Sanità ha approvato e che rappresenta un passo importante per la Sicilia, ma anche per l’ Italia intera".
 
Il primo trapianto è previsto entro il 2018, il via ufficiale al programma sarà dato dal trasferimento della lista di attesa al Centro regionale trapianti. La lista è composta attualmente da sei donne: tra queste una catanese e una sarda, le altre dal resto d’Italia.
 

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