Ars, il Palazzo ci costa 153,8 milioni di euro - QdS

Ars, il Palazzo ci costa 153,8 milioni di euro

Raffaella Pessina

Ars, il Palazzo ci costa 153,8 milioni di euro

venerdì 15 Giugno 2018

A tanto ammonta la spesa complessiva effettiva prevista nell’esercizio 2018. Paralisi legislativa, ma i siciliani continuano a pagare

PALERMO – Ancora una fumata nera per il collegato alla Finanziaria. Il disegno di legge, appendice della finanziaria approvata ad aprile non è stato votato per mancanza dei componenti della maggioranza che ha preferito rinviare i lavori a martedì prossimo.
 
Intanto la seduta dedicata alla visita della presidente della Repubblica di Malta e le scuse a lei rivolte dal presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè per l’uscita da Sala D’Ercole dei deputati del gruppo Cinquestelle, ha inevitabilmente provocato delle reazioni da parte dei grillini. Nella seduta d’Aula successiva infatti la capogruppo Valentina Zafarana ha pronunciato il suo “J’accuse”. “Il Presidente Miccichè si è permesso di fare la lavagnetta dei buoni e dei cattivi – ha detto Zafarana – con un fare manicheo che non si capisce daquale pulpito gli discenda, da quale prerogativa gli discenda di dire dove sono i siciliani buoni e dove sono i siciliani cattivi?”.
 
Ma la critica maggiore il Movimento Cinquestelle l’ha rivolta alla lentezza con cui si sta affrontando in Parlamento il cosiddetto “collegato” alla finanziaria. Per il gruppo ha parlato Giampiero Trizzino. “Il cosiddetto collegato se fosse un testo di legge serio, conterrebbe norme economiche e invece non ci sono – ha detto Trizzino – L’Aula è bloccata. Il presidente Miccichè chiuda subito la sessione di Bilancio e si cominci portare in Aula leggi serie che servono alla Sicilia”.
 
Trizzino ha tenuto per l’occasione ieri una conferenza stampa per illustrare le ragioni del suo gruppo. Era presente anche Nuccio di Paola: “Abbiamo proposte e soluzioni, ma c’è una maggioranza debole che per mesi ha tenuto in ostaggio il Parlamento prima sulla finanziaria – ha aggiunto Di Paola – e ora sul collegato. Chiediamo a Musumeci e Miccichè di capire cosa vogliono fare da grandi. Sono passati oltre sei mesi dalle elezioni, hanno vinto, ora la luna di miele è finita”.
 
Sul rinvio del collegato è intervenuta anche Valentina Zafarana. “È il governo del vorrei ma non posso – commenta la capogruppo del M5S Valentina Zafarana. Ancora una volta i lavori dell’Assemblea procedono a ritmi più che fallimentari, lasciando i temi importanti e le esigenze della gente sullo sfondo dei capricci di una maggioranza irresponsabile. Sapevano che se si fosse votato avrebbero corso il rischio di andare sotto, per cui hanno preferito rinviare ancora i lavori, calpestando ancora una volta le aspettative dei siciliani che aspettano ma, a questo punto, non sperano più. Di questo governo infatti c’è ben poco da aspettarsi. Con Crocetta pensavamo di aver visto il peggio, ma al peggio, come dice il proverbio, evidentemente non c’è mai fine”.
 
A fronte di una attività così ridotta dell’Aula di Palazzo dei Normanni si registra un costo annuo per mantenere il Palazzo dei Normanni, pari a 153,8 milioni, così come si evince dal documento pubblicato sul sito ufficiale dell’Ars. Il documento di bilancio è stato comunque redatto su base triennale, così come prevede la legge e spiega come l’Ars riceverà dalla Regione un contributo pari a 139 milioni di euro per ogni anno del triennio, mentre l’anno precedente (2017) la Regione aveva dovuto sborsare 143 milioni di euro.
 
Nella relazione del bilancio di previsione viene evidenziato che la spesa per il personale rappresenta la voce che si è ridotta nella maniera più consistente (dal 2013), sia per i limiti stipendiali posti dai DD.P.A. n. 294 del 30 luglio 2014 e n. 395 del 21 ottobre 2014 e soprattutto al conseguente pensionamento del personale in possesso dei requisiti, avente una retribuzione superiore al limite fissato, ma che sostanzialmente rispetto all’ anno 2017 è rimasto inalterato.

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