Migranti: "Il più grande respingimento della storia" - QdS

Migranti: “Il più grande respingimento della storia”

redazione

Migranti: “Il più grande respingimento della storia”

lunedì 25 Giugno 2018

Così le ong hanno definito il "soccorso" da parte della Libia di mille migranti alla deriva: "Ci hanno detto che non serviamo". Salvini, "Grazie alla Libia da ministro e da papà". La sindaco di Barcellona Ada Colao, "Non si faccia finta di non capire: in Libia si torturano, violentano e schiavizzano le persone". Malta, "Italia disumana"

Quasi mille migranti alla deriva su sette barconi: la Guardia costiera italiana raccoglie l’sos, allerta le navi in transito e, contemporaneamente, le autorità libiche, competenti sollecitandole a intervenire in quanto i gommoni si trovano nella loro area di ricerca e soccorso.
 
La Guardia costiera di Tripoli assume il coordinamento delle operazioni di salvataggio e quella italiana si smarca: una vicenda che si conclude con il ritorno in Libia degli 820 migranti, ma che suscita le ire delle ong, le preoccupazioni di tanti riguardo al trattamento che subiranno i migranti "respinti", Barcellona che offre un porto sicuro e Malta che accusa l’Italia di essere "disumana".
 
Risponde Salvini ringraziando i libici "di cuore, da ministro e da papà" per aver "soccorso" gli immigrati, "rendendo vano il lavoro degli scafisti ed evitando interventi scorretti" delle navi delle "voraci Ong".
 
Intanto, i porti italiani restano chiusi e continua lo stallo della nave Lifeline e del cargo Alexander Maersk, con 350 persone in attesa di toccare la terra promessa.
 
"Alle 12.40 abbiamo risposto alle sette chiamate della Guardia costiera di Roma rivolte a tutte le navi per il salvataggio in acque internazionali di 1.000 persone alla deriva. Risposta: ‘Non abbiamo bisogno del vostro aiuto, non siete necessari’. Ma se non vogliono barche che vadano in soccorso, cosa vogliono?", scrive su Twitter la Ong spagnola Proactiva Open Arms, la cui nave si trovava a 65 miglia dai gommoni in difficoltà.
 
Fonti della Guardia costiera sottolineano che a tutte le navi in transito è stata data la stessa indicazione, attraverso l’ormai famoso "messaggio circolare", e cioè di rivolgersi alla Guardia costiera libica competente per quell’area Sar, che poi ha effettivamente assunto il coordinamento.
 
"Se la linea continuerà ad essere questa assisteremo al più grande respingimento della storia", dicono dalla Open Arms.
 
Una linea che il ministro Salvini difende però a spada tratta.
 
"Lasciamo che le Autorità libiche facciano il loro lavoro di salvataggio, recupero e ritorno in patria, come stanno ben facendo da tempo, senza che le navi delle voraci Ong disturbino o facciano danni. Sappiano comunque questi signori che i porti italiani sono e saranno chiusi a chi aiuta i trafficanti di esseri umani".
 
Un attacco frontale alle Ong e al loro "lavoro sporco", dice Salvini, che posta un articolo in cui il portavoce della guardia costiera libica dice delle ong: "non ci rispettano, sono un ostacolo", "non fanno salvataggio, assicurano ai trafficanti le ultime miglia del loro trasporto".
 
Dalla Spagna risponde duramente a Salvini la sindaco di Barcellona Ada Colao, sottolineando che il ministro dell’Interno sembra far finta di non capire.
 
"l’Italia – afferma Colao – pretenderebbe di farli ‘salvare’ dalla Libia e lasciarli nelle loro mani, in campi dove si torturano, violentano e schiavizzano le persone".
 
Ada Colao ha messo a disposizione il porto della città per ospitare i migranti soccorsi, mentre in Italia i porti continuano a essere chiusi.
 
Ne sanno qualcosa a bordo della nave della Ong Lifeline, che da quattro giorni staziona in acque Sar maltesi (il comandante ha invitato il "caro Matteo Salvini" a bordo, dove "non c’è carne, ma esseri umani") e del cargo Maersk, fermo a 4 miglia da Pozzallo. Entrambe le unità aspettano indicazioni per sbarcare i migranti.
 
Il cargo ha ricevuto da una motovedetta della Guardia costiera generi alimentari e anche cento paia di ciabatte, mentre intorno alla Lifeline è montata l’ennesima polemica tra Roma e La Valletta.
 
Il ministro dell’Interno maltese ha infatti accusato quello italiano dei Trasporti di aver taciuto, quando la nave era in acque sar libiche e italiane. "Questa è la vera disumanità".
 
La replica di Toninelli: "l’Italia non coordinava l’operazione Lifeline. In più negli ultimi 4 anni la nostra Guardia Costiera ha salvato ben 600mila vite umane. Molte di più di Malta e di tutti gli altri paesi Ue. Ora mi dica chi è disumano!?".
 
Non proprio un esempio di buona comunicazione da parte del ministro grillino visto che la frase potrebbe essere letta anche come una sorta di giustificazione: visto che ne abbiamo salvati tanti, adesso che muoiano.
 
Intanto la cassetta email della Guardia costiera italiana si è bloccata dopo l’iniziativa di semplici cittadini e varie personalità – tra cui Laura Boldrini e l’ex sindaco Lampedusa Giusi Nicolini – che hanno firmato un appello via social per chiedere al comando delle Capitanerie di Porto e "alle loro coscienze" l’immediato ripristino delle operazioni di soccorso.
 
 
 
 

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017