Aeroporti siciliani, un 2009 in chiaroscuro - QdS

Aeroporti siciliani, un 2009 in chiaroscuro

Cettina Mannino

Aeroporti siciliani, un 2009 in chiaroscuro

sabato 23 Gennaio 2010

Secondo i dati forniti da Assoaeroporti per il periodo gennaio-dicembre 2009, Trapani fa segnare +37,4% rispetto al 2008. Segno meno per lo scalo di Catania-Fontanarossa (-3,1%), per Palermo un modesto +1,4%

PALERMO – Chiude l’anno in negativo il comparto del trasporto aereo italiano. In generale gli aeroporti di tutta la penisola  hanno registrato un totale di meno 6,1 per cento. Cercano, invece, di reagire alla crisi economica mondiale gli aeroporti della Sicilia.
Fa eccezione su scala nazionale l’aeroporto Vincenzo Florio di Trapani che chiude in positivo, con +37,4 per cento, e alza la percentuale del traffico rispetto allo scorso anno.
Anche l’aeroporto Falcone e Borsellino di Palermo chiude in positivo, con +1,4 per cento, ma sul traffico internazionale e aviazione in generale registra rispettivamente meno 23,6 e 32,8 per cento. Va peggio per Fontanarossa di Catania che in totale ha una perdita pari al 3,1 per cento.
I dati forniti da Assoaeroporti rispecchiano, ad ogni modo, un 2009 fatto di percentuali negative.  Il traffico nazionale, infatti, registra meno 3,5 per cento, su tutti gli aeroporti, mentre arrivano a meno 6,8 per cento gli spostamenti internazionali. Per i tre principali aeroporti siciliani i mesi peggiori sono stati gennaio e febbraio scorsi. Assoaeroporti, ad ogni modo, non fa previsioni  su come possa essere il traffico quest’anno. E neanche l’Enac, Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, si pronuncia sui progetti per il 2010.
Intanto unica certezza è la  promozione dell’aeroporto Boccadifalco di Palermo che assumerà un ruolo centrale nella gestione operative interforze a favore della Sicilia e del bacino del Mediterraneo.
 
La Convenzione Enac- Regione Siciliana prevede, pertanto, la promozione e lo sviluppo dell’aeroporto di Boccadifalco – Palermo, come aeroporto civile destinato all’aviazione generale ed alle attività istituzionali. In pratica l’infrastruttura di Boccadifalco diventerà la base aeroportuale della Protezione Civile regionale e del Mediterraneo, nonché un presidio operativo interforze con competenza nei settori di pronto intervento e dell’emergenza. Per la durata di venti anni sono assegnati in uso alla Regione Siciliana le aree, gli edifici e le infrastrutture dell’Aeroporto di Palermo Boccadifalco. La Regione Siciliana, inoltre, secondo l’accordo stipulato con l’ente di aviazione civile, potrà adoperare l’aeroporto come: base aerea di Protezione Civile Regionale e dell’Euromediterraneo, utilizzare i relativi uffici annessi per l’espletamento dell’attività di protezione civile; sede della Scuola Regionale di Protezione Civile; sede dei nuclei elicotteri della Regione Siciliana; sede del presidio operativo interforze degli enti e delle amministrazioni con competenze nei settori di pronto intervento e dell’emergenza. Rientra, inoltre, fra i progetti dell’Enac quello di armonizzazione nel contesto ambientale dell’aeroporto di Lampedusa.
Lo scopo è quello di aumentate le esigenze di funzionalità e sicurezza richieste dal trasporto aereo, facilitando le operazioni di imbarco e sbarco e rendendo, nel contempo, più agevole e piacevole la presenza in aeroporto per i passeggeri. Pur sempre con diverse perplessità comincia, inoltre, ad avviarsi sulla strada della concretezza l’infrastruttura aeroportuale di Agrigento.
 

 
Pantelleria verso un modello di scalo “ecologico”
 
Grandi progetti per l’aeroporto di Pantelleria, che secondo il presidente dell’Enac, Vito Riggio “diventerà un modello di scalo ‘ecologico’”. I lavori dovranno essere conclusi entro il 2011. La superficie dell’aerostazione passerà da 1.500 metri quadrati a 8.000 metri quadrati con una capacità di gestione, a regime, fino a 300.000 passeggeri l’anno. Il nuovo Terminal avrà sistemi di autoproduzione di energia elettrica tramite pannelli fotovoltaici di seconda generazione, utilizzo di scambiatori geotermici e trattamento delle acque reflue con tecnologia di fitodepurazione. L’aerostazione e le altre infrastrutture, inoltre, sono state progettate con una particolare attenzione all’armonizzazione con il territorio e con le tradizioni architettoniche dell’isola, senza alcun tipo di vincolo e di barriere ambientali. Il Presidente Riggio, ha dichiarato che: “Questa di Pantelleria è una nuova opera di eccellenza che l’Ente realizza con fondi comunitari e nazionali. Un’infrastruttura di cui la Sicilia e l’Italia potranno essere orgogliose. L’infrastruttura sarà capace di autoprodurre tutta l’energia di cui avrà bisogno e addirittura di rivenderne il “surplus”, attraverso l’uso delle risorse naturali. Con i lavori per Pantelleria – ha concluso Riggio – si dà concreta attuazione al diritto alla continuità territoriale e si pongono le basi per un solido sviluppo economico dell’isola di Pantelleria e con essa della Sicilia”.

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