Fissare tablet, smartphone e computer peggiora la vista e incide sulla circolazione - QdS

Fissare tablet, smartphone e computer peggiora la vista e incide sulla circolazione

redazione

Fissare tablet, smartphone e computer peggiora la vista e incide sulla circolazione

giovedì 28 Giugno 2018

Questo il risultato dello studio condotto da Kgs. Utilizzarli a letto influisce sulla qualità del sonno e sulle condizioni psicofisiche

ROMA – Tablet, smartphone e computer: fissiamo questi dispositivi molte ore al giorno. Il costante e breve fissare lo schermo e la tensione dei muscoli interni dell’occhio peggiora la circolazione sanguigna e rallenta il cambiamento della visione vicina e lontana. Questo è quanto confermato dagli esperti dell’associazione tedesca Verein Kuratorium gutes sehen (Kgs). La visione digitale è un enorme onere per il nostro corpo, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”.
 
Utilizzarlo a letto, per esempio, può influire negativamente sulla qualità del sonno, ma non solo. La luce blu dei dispositivi elettronici è stata legata a gravi problemi di salute fisica e mentale. La luce blu fa parte dello spettro luminoso a cui siamo esposti ogni giorno stando a contatto con questi dispositivi.
 
Tuttavia, l’esposizione notturna a questo tipo di illuminazione può danneggiare la vista causando la cecità temporanea da smartphone. Questa condizione è una forma speciale di cecità temporanea. È caratterizzata da una perdita della vista a breve termine e inoffensiva in un solo occhio. Tipicamente, questo fenomeno si verifica a letto la sera quando viene utilizzato un solo occhio durante la lettura sullo schermo mentre l’altro è coperto dal cuscino.
 
Questo fenomeno non è basato sulla malattia organica ma sul normale adattamento dell’occhio alle mutevoli condizioni di luce. La cecità temporanea richiede solo un periodo di tempo limitato e può avere cause diverse.
 
Cecità da un fulmine luminoso e improvviso, specialmente di notte, quando le pupille sono dilatate e molta luce colpisce la retina. Nella transizione dal buio alla luce, vi è un passaggio dall’avvistamento da bastone a perno. La pigmentazione visiva rodopsina contenuta nelle aste, detta anche viola visiva a causa del suo colore, decade quando la luce cade e trasmette il segnale “luce” al cervello. L’adattamento degli occhi all’oscurità richiede molto più tempo. Per essere in grado di percepire qualsiasi luce presente nell’oscurità, la prima rodopsina (proteina di membrana con 7 domini transmembrana a α-elica, si trova principalmente nelle cellule a bastoncello della retina umana che permettono la vista in bianco e nero). scomposta deve essere riassemblata. Questo processo (rigenerazione della rodopsina) dura fino a 20 minuti.
 
La cecità temporanea è un fenomeno che viene sempre più osservato con l’avvento dell’uso intensivo di smartphone. Si verifica solo quando, al buio, la persona in questione sta leggendo con un occhio solo sullo schermo mentre l’altro occhio è coperto dal cuscino. Dopo aver utilizzato lo smartphone, l’occhio attualmente visibile viene percepito come “cieco” per un massimo di 15 minuti. La persona colpita ha l’impressione di una perdita della vista, che è completamente reversibile. Anche con ripetute occorrenze del fenomeno non si prevedono conseguenze a lungo termine. Può essere evitato solo indirizzando entrambi gli occhi sullo schermo.

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