Borsellino: "già domani" Csm si occuperà della vicenda - QdS

Borsellino: “già domani” Csm si occuperà della vicenda

redazione

Borsellino: “già domani” Csm si occuperà della vicenda

lunedì 02 Luglio 2018

Una nota del Comitato di presidenza dopo la richiesta del togato Ardituro di acquisire anche le motivazioni della sentenza del processo quater. Fiammetta, figlia del magistrato ucciso, "Voglio risposte, non parate per il 19 luglio". Salvatore Borsellino, "Fu depistaggio di Stato"

"Già domani" il Comitato di presidenza del Consiglio superiore della magistratura "si occuperà della vicenda Borsellino alla luce del deposito della sentenza", dopo aver aperto da mesi una pratica sulla base di una nota inviata dalla figlia Fiammetta.
 
Lo ha precisato il Csm con una nota.
 
Palazzo dei marescialli spiega che "il Comitato di presidenza dispose l’apertura di una pratica, già lo scorso 28 settembre, trasmettendo alla prima Commissione, la nota della dott.ssa Fiammetta Borsellino e la richiesta del Comitato al Presidente della Corte d’Appello di Caltanissetta di invio della sentenza Borsellino quater (all’epoca non ancora depositata)"
 
Oggi, dopo le motivazioni della sentenza Borsellino quater che hanno chiamato in causa alcuni degli investigatori dell’epoca, il consigliere togato del Csm Antonello Ardituro aveva formalizzato la richiesta di un intervento di Palazzo dei marescialli.
 
In particolare Ardituro ha chiesto l’acquisizione formale della sentenza Borsellino quater e l’apertura di una pratica nella Commissione antimafia del Consiglio superiore della magistratura.
 
La decisione segue l’appello al presidente della Repubblica della figlia del giudice ucciso, Fiammetta, perché si faccia chiarezza sui magistrati che hanno avallato il falso pentito Vincenzo Scarantino.
 
"Alla luce della pubblicazione delle motivazioni della sentenza – aveva detto Fiammetta Borsellino – chiederò a Mattarella che sia fatta luce sulle responsabilità dei magistrati nelle indagini e nei processi sulla morte di mio padre. A noi e alla mia famiglia il Consiglio ha sempre risposto picche".
 
"Alcuni dei magistrati – ha aggiunto –  che hanno avallato il falso pentito continuano a ricoprire incarichi importanti. Anna Palma è avvocato generale di Palermo, Carmelo Petralia è procuratore aggiunto a Catania. E al magistrato Giuseppe Ayala, che nel 1992 era parlamentare, vorrei chiedere perché ha fornito sette versioni diverse dei momenti successivi alla strage, in cui si trovò fra i primi in via D’Amelio a tenere in mano la borsa di papà. E poco dopo scomparve l’agenda rossa".
 
La figlia del magistrato ha chiesto "risposte tangibili e non parate in occasione del 19 luglio, per l’anniversario della morte di mio padre e dei poliziotti" e ha spiegato che quel giorno "la famiglia Borsellino si chiuderà in una commemorazione strettamente privata, per sancire un lutto rinnovato dalle nefandezze che stanno emergendo".
 
Anche Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, ha commentato con grande durezza quanto emerso dalla sentenza sulla strage di via d’Amelio: "E’ stato depistaggio di Stato, preparato da qualcuno che sapeva come era stato organizzato l’attentato".
 
"I funzionari infedeli dello Stato – ha aggiunto – avevano una fonte che li informava su come sarebbero andate le cose a via d’Amelio. Paolo fu ucciso perché rappresentava un pericolo per alcuni centri di potere: la sua testimonianza a Caltanissetta su Capaci fu rinviata per dar modo di preparare il suo assassinio. Ora c’è una strada da percorrere. Io lo farò finché sarò in vita".

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017