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Messina – Le zone verdi saranno “sicure” ma gli sfollati non si fidano

Francesco Torre

Messina – Le zone verdi saranno “sicure” ma gli sfollati non si fidano

sabato 23 Gennaio 2010

Parlano i sindaci. Buzzanca: “Abitazioni sicure”. Briguglio: “Se lo assicura la Protezione civile...”. Perimetrazione delle zone alluvionate, polemiche e un’interrogazione in Senato

MESSINA – “Quanto rilevato durante la perimetrazione delle aree alluvionate non corrisponde alla realtà, infatti proprio nelle zone delimitate come aree verdi, e in virtù di ciò classificate come sicure, si trovano strade distrutte dall’alluvione e immobili che hanno riportato ingenti danni a seguito della calamità naturale”. Così si è pronunciato in Senato Gianpiero D’Alia, trasmettendo un’interrogazione al Governo e denunciando come “abitazioni ritenute agibili e abitabili, poiché comprese nelle aree verdi, insistono proprio nelle zone o in prossimità di quelle dove l’alluvione ha provocato maggiori danni e lutti”.
“Non capisco a che cosa è dovuto il timore”, afferma invece il sindaco Giuseppe Buzzanca. “Si tratta di abitazioni sicure e i cittadini autorizzati devono tornare a casa, poiché le spese della loro sistemazione non possono gravare sulla struttura commissariale”.
Sulla perimetrazione delle zone verdi e sulla revoca delle ordinanze di sgombero per oltre 200 famiglie è polemica. Anche perché gli alluvionati adesso pretendono la massima attenzione sulla questione sicurezza, e dunque si rifiutano di tornare sic et simpliciter nelle proprie abitazioni. Giorno 8 gennaio erano in 30 davanti alla prefettura a chiedere di parlare con Alecci. “I cittadini ci hanno aiutato, ma il sindaco…”, recitava uno dei cartelli esposti.
Intanto al Capo Peloro Resort gli ospiti inaspettati del 1° ottobre sono passati da 170 a 112. Tale diminuzione lascerebbe pensare che in molti, in effetti, come letto e sentito dai proclami della Protezione Civile e dei Comuni interessati, stiano tornando nelle proprie abitazioni, ma non è così. Come ci spiegano gli stessi sfollati che ormai da oltre tre mesi vivono in albergo, infatti, chi se n’è andato ha approfittato del bonus affitto o è andato dai parenti, quasi nessuno si è fidato di tornare al proprio villaggio. Stesse informazioni otteniamo anche dal sindaco di Scaletta Zanclea, Mario Briguglio, per quanto riguarda i propri concittadini.
“All’inizio gli sfollati del nostro comune erano 456, ora un centinaio sono usciti dagli alberghi e hanno trovato un’autonoma sistemazione. Io non so – ci dice ancora il sindaco Briguglio – se le abitazioni nelle zone verdi sono sicure al 100%, ma se la Protezione Civile me lo assicura io da amministratore non posso far altro che revocare le ordinanze di sgombero”.
 

 
Gli interventi. I lavori in corso per la sicurezza dei luoghi
 
Messina – Tre lavori di messa in sicurezza già partiti. Parziali e non risolutivi, certo, ma urgenti. E la Protezione Civile regionale li sta realizzando.
Giampilieri Superiore. Intervento da 1 milione di euro sulla collina al di sopra della strada provinciale 33;
Altolia. Consolidamento di un costone già parzialmente franato, appalto concesso alla ditta Sofi;
Scaletta Superiore. Realizzazione di reti e barriere a difesa della strada provinciale 32, ad opera della ditta Demoter.
Il Comune di Messina, invece, per voce dell’assessore alle Manutenzioni Pippo Isgrò, si è impegnato per una somma di circa 700.000 euro, utili ripristinare l’elettricità nei villaggi, a riparare le strade comunali e a costruire passerelle e altre vie di fuga emergenziali, oltre che per tutte le indispensabili operazioni di movimento terra.

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