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Migranti: Diciotti verso Trapani, Salvini furioso

redazione

Migranti: Diciotti verso Trapani, Salvini furioso

mercoledì 11 Luglio 2018

Confermando i contrasti tra ministero dell'Interno e quello dei Trasporti, quest'ultimo ha fatto sapere che è previsto in serata l'arrivo della nave della Guardia Costiera con a bordo i 67 migranti salvati dal rimorchiatore italiano Vos Thalassa davanti alla Libia. Arrabbiatissimo il ministro dell'Interno, "I violenti dirottatori dovranno scendere dalla Diciotti in manette". Orlando con un tweet, "Viminale diffonde fake news"

Arriverà a Trapani la nave Diciotti della Guardia Costiera con a bordo i 67 migranti salvati dal rimorchiatore italiano Vos Thalassa davanti alla Libia.
 
 
L’approdo, a quanto si apprende da fonti del Ministero dei Trasporti, è previsto per la serata di oggi.
 
La furiosa reazione del ministro dell’Interno Matteo Salvini alla notizia, rappresenta un’ulteriore conferma di come sull’argomento ci sia stato uno scontro all’interno del governo pentaleghista.
 
"Prima di concedere qualsiasi autorizzazione – ha detto, come a smentire Danilo Toninelli – attendo di sapere nomi, cognomi e nazionalità dei violenti dirottatori che dovranno scendere dalla Diciotti in manette".
 
Nonostante i "chiarimenti" che ci sarebbero stati ieri sera, infatti, continua il braccio di ferro tra leghisti e grillini.
 
Luigi Di Maio aveva detto: "Le uniche a cui abbiamo detto no sono le Ong, ma i nostri porti sono aperti e stiamo autorizzando pescherecci, cargo e navi militari a salvare le persone in mare e a venire nei nostri porti".
 
Poche ore dopo Salvini aveva impedito alla Vos Thalassa, nave italiana non appartenente ad alcuna ong, di attraccare in Italia. Erano state chiamate le motovedette libiche e i migranti, temendo di essere riportati nei lager libici, avevano protestato con veemenza. Così, dopo i "disordini" causati da coloro i quali erano stati definiti anche da Toninelli "facinorosi", era stato autorizzato il trasbordo sulla nave Diciotti della Guardia costiera.
 
Senza però indicare, neanche stavolta, il porto d’attracco.
 
Una situazione controversa poiché i migranti erano ormai su suolo italiano e il loro respingimento è vietato. Si sarebbe dunque configurata una violazione del diritto internazionale, del quale Salvini dimostra di non voler tenere conto.
 
Intanto, anche sulla politica estera, il ministro Moavero è costretto a frenarlo: "Noi non siamo nel gruppo di Visegrad, neanche un po’. Neppure nella percezione e nella linea politica del ministro degli Interni".
 
Sale sulle ferite del governo è il tweet del sindaco di Palermo Leoluca Orlando: "Qualcuno avvisi Matteo Salvini che il Viminale diffonde fake news sui migranti che smentiscono il Capo della Lega".
 
L’ironico cinguettio prende in giro "il ministro dell’Interno da mesi è impegnato in una campagna mediatica sulla presunta invasione dei migranti", citando i dati ufficiali del Ministero dell’interno, secondo i quali dal gennaio del 2018 sono sbarcati circa 16.000 migranti in Italia, l’80% in meno rispetto allo scorso anno e il 78% in meno rispetto a due anni fa.
 
"Di fronte a questi numeri che sono ovviamente più che attendibili – afferma Orlando – è sempre più evidente come la politica e le prese di posizioni di Salvini non hanno alcun fondamento ma sono, queste davvero, il frutto del continuo ricorso a fake news".
 
Secondo il Viminale lo scorso anno gli sbarchi erano stati complessivamente 119.369; nel 2016 181.436. Del totale degli immigrati sbarcati, quest’anno 11.535 sono provenienti dalla Libia (-85,85% rispetto al 2017 e -85,21% rispetto al 2016); lo scorso anno erano 81.523.
 
I porti maggiormente interessati agli sbarchi sono stati quelli di Pozzallo, Catania, Messina, Augusta, Trapani, Lampedusa, Palermo, Porto Empedocle, Crotone, Reggio Calabria e Cagliari. Le nazionalità dichiarate al momento dello sbarco da gennaio ad oggi sono state: Tunisia per 3.071, Eritrea (2.561), Sudan 1.582, Nigeria 1.231, seguite da Costa d’Avorio, Mali, Guinea, Pakistan, Iraq e Algeria. I minori stranieri non accompagnati sbarcati nel nostro Paese sono stati quest’anno fino ad oggi 2.649, nel 2017 15.779, 25.846 nel 2016.
 
Il numero di sbarchi è comunque in diminuzione da tempo. Nei primi tre mesi del 2018 – secondo i dati del Viminale – erano arrivati via mare 6.161 persone, il 75% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando erano stati 24.278. Ancora piu’ netta la flessione per i migranti partiti dalla Libia. Anche dal 1 gennaio al 22 giugno scorso gli arrivi hanno visto una diminuzione pari al 77,34% rispetto allo scorso anno e un decremento del 71,06% rispetto al 2016. A fine maggio di quest’anno – quando il titolare del Viminale era ancora l’ex ministro del governo Gentiloni Marco Minniti – il calo di sbarchi rispetto allo stesso periodo del 2017 era stato del -79%. Sempre a maggio erano arrivate via mare 1.314 persone, il 90% in meno del maggio 2017.
 
Andando ancora indietro nel tempo, ad aprile 2018, sono arrivati 3.171 migranti, il 75,5% in meno rispetto all’analogo mese del 2017 quando ne erano sbarcati 12.943. Ci sono tuttavia altri numeri che indicano la costante drammaticità dei "viaggi della speranza" dalle coste africane. Dopo gli ultimi naufragi davanti alle coste libiche, sale a 1.405 il conto dei migranti morti nel Mediterraneo nel 2018. I dati, dell’Oim, sono dei primi di luglio. La rotta più pericolosa è quella che parte dalla Libia (953 morti).
 
E se il numero delle vittime note è in calo rispetto allo stesso periodo del 2017, quando se ne registrarono 2.290, è invece in crescita la mortalità per traversate tentate: dall’1,7% dello scorso anno al 2% del 2018. Le traversate sono infatti quasi dimezzate: dalle 137.553 del 2017 alle 69.874 di quest’anno.
 
Complessivamente sono 45.808 le persone arrivate via mare in Europa quest’anno: oltre 16 in Italia, oltre 15 mila in Spagna e oltre 13 mila in Grecia.

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