Idea "maxi job" per le imprese turistiche - QdS

Idea “maxi job” per le imprese turistiche

Michele Giuliano

Idea “maxi job” per le imprese turistiche

sabato 14 Luglio 2018

Lo spunto lanciato da Sviluppo Mezzogiorno, associazione costituita da imprenditori e docenti universitari. Un posto di lavoro di 30 ore la settimana, per diversi anni esente dai pagamenti dei contributi sociali 

PALERMO – Un aiuto per l’economia turistica siciliana, che non sia solo assistenzialismo, ma che diventi motore effettivo ed efficace per aiutare il settore a decollare nella nostra regione e in tutto il Sud Italia, che non ha ancora espresso tutta la propria immensa potenzialità in termini di cultura, enogastronomia e bellezze naturali.
 
 
È la prima proposta lanciata da Franz Cannizzo, appena riconfermato alla guida del turismo di Sviluppo Mezzogiorno, l’associazione presente in tutte le regioni del sud Italia e che coopta gli imprenditori e i docenti universitari di questa vasta area geografica dell’Italia. È una proposta rivoluzionaria, già studiata nel 2014, che potrebbe rappresentare un’alternativa concreta alle misure di reddito minimo nelle diverse regioni del Sud, dove esiste una maggiore concentrazione di povertà assoluta rispetto al resto d’Italia e dove, questa è la convinzione di Cannizzo, è necessario rompere la lunga tradizione di utilizzo delle risorse solo a fini clientelari con cui le classi dirigenti del passato hanno allettato gli elettori del Mezzogiorno.
 
“Una misura efficace può essere – ha dichiarato Franz Cannizzo – il cosiddetto ‘Maxi-job’, che è un posto di lavoro di almeno 30 ore la settimana, per diversi anni completamente esente dai pagamenti di contributi sociali e che si potrebbe riservare, inizialmente, alle aziende del turismo che aumentano l’occupazione. A quelle imprese, quindi, che il prossimo anno dimostreranno di avere dipendenti in più rispetto a quest’anno. Il ‘Maxi-job’ non costerebbe tantissimo – ha concluso il responsabile del turismo di Sviluppo Mezzogiorno – alle Casse dello Stato e potrebbe, simulando una stima realistica, generare un’occupazione di 350.000 unità di lavoro per ogni anno futuro”.
 
Una proposta da applicare al più presto, in modo da fornire un vero aiuto a tante piccole e medie imprese che ci stanno provando ma che si trovano in difficoltà nel momento in cui si cerca di ampliare i propri orizzonti, ma le spese legate a tasse e contributi rendono il tutto proibitivo. Un aiuto concreto, per un settore che ha visto negli ultimi anni una crescita importante sul nostro territorio, ma che ha ancora moltissimo da dare ai giovani che vorranno impegnarsi in una attività che vede unire insieme la tradizione, la storia e l’innovazione rappresentata dall’enogastronomia e dal turismo ad essa legato.
 
Franz Cannizzo ha esordito in questo modo, appena confermato nella direzione del Turismo di Sviluppo Mezzogiorno, esclusivo e qualificato sodalizio presieduto da Mario Castoldi, che conta al suo interno gli imprenditori e i docenti universitari di tutte le regioni del sud Italia. “Sono molto lusingato – ha continuato Cannizzo, che è anche uno dei maggiori esperti nel turismo in Italia, con oltre 19.000 ore di formazione per le Pmi, più di mille nuovi imprenditori formati ed oltre 600 progetti imprenditoriali avviati – perchè questo nuovo incarico, confermato all’unanimità dal direttivo composto da tutte le regioni del Sud, darà la possibilità di ulteriore promozione e crescita turistica del Mezzogiorno. Sono convinto – ha evidenziato Cannizzo – che il turismo di queste regioni Italiane non esprima ancora, nemmeno lontanamente, il proprio grande potenziale. E su questo lavoreremo con determinazione nei prossimi cinque anni".
 
Le attività di Sviluppo Mezzogiorno partiranno a breve con un importante educational tour tematico che accomunerà le regioni e punterà sulla formazione degli operatori interessati a crescere e migliorarsi.

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