Carta, la raccolta cresce a doppia cifra ma Sicilia ancora in fondo tra le regioni - QdS

Carta, la raccolta cresce a doppia cifra ma Sicilia ancora in fondo tra le regioni

Giovanna Naccari

Carta, la raccolta cresce a doppia cifra ma Sicilia ancora in fondo tra le regioni

mercoledì 18 Luglio 2018

Presentato ieri a Palermo il rapporto annuale di Comieco: +16% di incremento nel 2017. Nell’Isola raccolti 22 kg pro capite, media Italia supera i 54 kg. C’è però un’inversione di tendenza 

PALERMO – Cresce la raccolta differenziata di carta e cartone in Italia. E la Sicilia, nel 2017, rispetto al quadro nazionale, ha il balzo più significativo del 16%.
 
Nel 2017 l’Isola , con 5 milioni di abitanti e 111mila tonnellate di materiale ritirato, si attesta a 22 kg di raccolta pro-capite. Il dato emerge dal 23esimo Rapporto annuale di Comieco, presentato ieri a Palermo, Palazzo dei Normanni.
 
Ma c’è ancora tanto da fare, dal momento che nella classifica delle regioni del Sud, la Sicilia è all’ultimo posto. In cima c’è l’Abruzzo con 50,9 kg di raccolta pro-capite, seguita dalla Sardegna (50 kg/ab). Precede la Sicilia il Molise (24 kg/ab).
 
Lo studio del Consorzio nazionale di recupero e riciclo di imballaggi a base di cellulosica attesta che nel 2017 in Italia l’attività cresce dell’1,6% rispetto al 2016 con quasi 3,3 milioni di tonnellate di materiale cellulosico raccolto dei comuni (+52.600 tonnellate rispetto all’anno precedente) e un pro-capite che supera i 54 kg/abitante. A spingere il dato nazionale è ancora il Sud Italia con un 6,1%. Il Centro cresce dell’1% grazie alla Toscana. Stabile il Nord.
 
Da sinistra: Montalbetti, Cecchini, Savarino
 
Tornando ai dati siciliani, sono 22 i comuni che spingono il dato sulla crescita della raccolta di carta e cartone in Sicilia. Tra questi, Cinisi e Castrofilippo (50 kg/ab), Santa Tersa di Riva (48 kg/ab), Alcamo (44 kg/ab), Marsala (36 kg/ab).
La provincia più virtuosa è Trapani (31 kg/ab). Seguono Caltanissetta (27,5 kg/ab), Catania (25,9 kg/ab), Ragusa (25,3 kg/ab), Messina (21,2 kg/ab), Agrigento (19,4 kg/ab), Siracusa (18,5 kg/ab), Palermo (17,7 kg/ab) ed Enna (8,8 kg/ab).
 
“In Sicilia ci sono 22 comuni che hanno dati molto interessanti, in quanto hanno un pro-capite di raccolta carta e cartone sopra i 40 kg – dice Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco – E sono la dimostrazione pratica che l’attività è possibile perché sono disseminati in tutte le diverse province”. E osserva: “I comuni capoluogo sono il problema più spinoso, ma partendo intanto dai risultati positivi sono anche quelli dove secondo noi è possibile in tempi rapidi avere buoni risultati”.
 
Intanto in Sicilia si lavora alla riforma del settore rifiuti tra emergenze di discariche sature, raccolta differenziata a macchia di leopardo e società di gestione con problemi finanziari.
 
“La Sicilia sui rifiuti sta voltando pagina – annuncia l’assessore regionale all’Energia e ai Servizi di Pubblica Utilità, Alberto Pierobon – La Regione sconta i ritardi colpevoli di amministrazioni passate. Stiamo lavorando ad un piano regionale per risolvere tutte le emergenze”. In commissione Ambiente all’Ars è approdata la riforma del governo regionale. “Ce ne stiamo occupando – afferma il presidente Giusy Savarino – iniziamo questa settimana, abbiamo ricevuto 230 emendamenti”.
 
La raccolta di carta e cartone si traduce in vantaggi economici per le amministrazioni. Solo nel 2017 Comieco ha erogato 110 milioni di euro (+8% rispetto al 2016) ai 5.487 Comuni in convenzione per la gestione di quasi 1,5 milioni di tonnellate di carta e cartone raccolte dai cittadini.
 
Dal 2014 Comieco sta investendo al Sud risorse importanti, 8,3 milioni di euro stanziati fino ad oggi per dare un impulso alla raccolta”, dice il presidente del Consorzio nazionale, Amelio Cecchini.
 
Intanto AnciSicilia richiama l’attenzione sul settore rifiuti. “Chiedo a Conai, Comieco e Governo regionale, di avviare con gli enti locali un’ampia riflessione sulla crisi di sistema del settore rifiuti che non solo ha generato uno stato di calamità istituzionale ma sta anche costringendo molti comuni a predisporre un ricorso contro il recente provvedimento emanato dalla Regione che non favorisce azioni né concrete, né positive, né volte ad agevolare un effettivo cambio culturale”. Così Leoluca Orlando, sindaco di Palermo e presidente dell’associazione regionale dei Comuni, alla presentazione del rapporto Comieco.
 
Orlando ha fatto riferimento all’ordinanza con cui il presidente della Regione, per le amministrazioni che non hanno raggiunto il 30% di raccolta differenziata, ha disposto la decadenza dei sindaci e delle giunte che entro il 31 luglio non firmeranno accordi con le società che hanno partecipato al bando per l’invio dei rifiuti fuori regione.

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