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Palermo – Almaviva Contact: Patto per il lavoro e sindacati ancora divisi sull’accordo

Gaspare Ingargiola

Palermo – Almaviva Contact: Patto per il lavoro e sindacati ancora divisi sull’accordo

mercoledì 25 Luglio 2018

La Slc Cgil non ha sottoscritto l’intesa, firmata invece dalle altre sigle, azienda, Regione e Comune. Dal sindaco Orlando un appello al Governo nazionale e al ministro competente, Di Maio 

PALERMO – Almaviva Contact e i sindacati hanno siglato un’ipotesi di accordo sul Patto per il lavoro per il rilancio del call center palermitano. Ora la palla passa ai lavoratori, che dovranno dare il via libera all’intesa attraverso un confronto assembleare e un voto referendario. Divisi i sindacati: la Slc Cgil non ha sottoscritto l’accordo (ritenuto “assolutamente penalizzante nei confronti dei lavoratori e senza alcuna prospettiva di rilancio del sito”), che ha avuto invece l’ok di Fistel Cisl, Ugl e Uilcom Uil, azienda, Regione Siciliana e Comune di Palermo.
 
 
“Questo accordo – ha detto il segretario provinciale della Slc Cgil, Maurizio Rosso – non tutela minimamente i lavoratori di Almaviva. Introduce il controllo a distanza del personale, in piena violazione dello Statuto dei lavoratori. In Sicilia 20mila persone lavorano nel settore delle Tlc ma nell’accordo non c’è nemmeno un accenno su questo fronte. Insomma, tagli a salari e diritti”.
 
Per il presidente di Almaviva Andrea Antonelli, al contrario, quello che si sta mettendo in campo è “uno sforzo condiviso straordinario per collocare la nostra capacità competitiva sulla qualità del servizio. Un risultato importante, accompagnato da attenzione istituzionale, che deve essere garantito da un quadro di pieno rispetto delle regole e da un corretto sviluppo delle condizioni di mercato”.
 
“Il Patto per il lavoro – si legge in una nota dell’azienda – fondato su qualità, efficienza e sostenibilità, diretto a raggiungere l’equilibrio, salvaguardare la continuità occupazionale e consentire il rilancio del sito AlmavivA Contact di Palermo, è definito da un’ipotesi di accordo cornice che comprende: il ripristino integrale dal primo di agosto di tutte le voci retributive, temporaneamente sospese (Tfr e scatti di anzianità); consolidamento e crescita delle attività; la riduzione programmata degli ammortizzatori sociali; il piano qualità per il rilancio dell’efficienza e l’incremento della produttività, con il coinvolgimento attivo e propositivo dei lavoratori ed un ruolo di riferimento delle rappresentanze sindacali; un percorso di formazione e riqualificazione professionale nell’ambito del processo di trasformazione digitale del territorio; strumenti per la gestione non traumatica degli esuberi, a valle del consolidamento del sito produttivo di Palermo; l’avvio di un confronto per la definizione di una contrattazione di secondo livello”.
 
“Le clausole sociali che garantiscono i lavoratori dei call center – ha commentato il sindaco Leoluca Orlando – devono trovare pronta applicazione rispetto ai tanti lavoratori di Almaviva a Palermo. Per il ruolo che l’azienda ricopre nel tessuto produttivo e nel mercato del lavoro nella nostra città e nel Meridione, non si può non considerare la vicenda di Almaviva di interesse nazionale e per questo chiedo che il Governo nazionale e segnatamente il ministro Di Maio convochi al più presto un tavolo presso il Ministero con tutte le parti coinvolte”.
 
“In poche settimane – ha affermato l’assessore al Lavoro della Regione siciliana, Mariella Ippolito – il Governo regionale ha recuperato i ritardi accumulati in passato per la vertenza di una delle aziende che impiega il maggior numero di personale in Sicilia. Abbiamo raggiunto dei punti fermi sull’analisi e il controllo della produttività e qualità, sulla gestione degli esuberi attraverso incentivazioni all’esodo, sull’attivazione di interventi formativi finalizzati alla riconversione delle professionalità del personale dipendente e l’attivazione della contrattazione di secondo livello”.

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