In particolare, grazie all’iniziativa dell’attuale ministro, Renato Brunetta, questa modalità di verifica, contribuisce, certamente, a quantificare il grado di impegno dei pubblici dipendenti finalizzato al buon funzionamento della macchina amministrativa, ed ha contribuito all’aumento del tasso di fiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni.
Rispetto al dicembre 2008 tra i dipendenti della Regione siciliana si registra una diminuzione del 15,3% delle assenze, il dato appare in contro tendenza rispetto al trend generale riscontrato nel settore sanitario siciliano.
In particolare, l’aumento alla Asl di Agrigento è del 5%, all’Azienda ospedaliera Umberto I di Enna del 9,5%, all’Asp 8 – Azienda sanitaria provinciale di Siracusa del 15%, all’Azienda ospedaliera Piemonte del 15,7%, all’Azienda ospedaliera Cannizzaro del 31,1% e all’Asl di Trapani del 31,6%.
Evidenziando che: nel primo anno di applicazione, la Legge 133/2008 ha ridotto le assenze per malattia in media del 38%; tra agosto e novembre 2009 si sono registrate variazioni positive rilevanti rispetto allo stesso periodo del 2008, quando ci si attendeva un assestamento. I fenomeni epidemiologici spiegano solo in misura limitata questi andamenti, mentre la tendenza appare associabile al ripristino delle fasce di reperibilità per le visite mediche di controllo meno stringenti (4 ore rispetto alle 9 precedenti); a dicembre 2009 – dopo l’annuncio e la firma del decreto nel quale vengono indicate nuove fasce di reperibilità più vincolanti (9.00-13.00 e 15.00-18.00) – i giorni di assenza per malattia sono ritornati sui livelli raggiunti a dicembre 2008, quando si era registrata una riduzione del -37%.
In particolare, il dirigente generale dell’assessorato, Ignazio Tozzo, nella stessa Circolare n.195714, con oggetto “assenze dal servizio per malattia – obblighi dei dipendenti”, ha tracciato le linee guida per una corretta e trasparente gestione dei giorni di malattia per gli impiegati regionali.
Il sito istituzionale della Regione Siciliana, www.regione.sicilia.it, ha al suo interno una sezione dedicata al monitoraggio delle assenze, come segnalato in diverse occasioni dal QdS, rappresentando uno strumento di trasparenza e di attenzione verso i Cittadini, ma ad oggi il sito non va oltre il rilevamento dei dati di novembre 2009.
È giusto sottolineare che appare inopportuna ed, anche, iniqua la previsione regionale che mantiene costante la condizione privilegiata dei dipendenti regionali, rendendo lo strumento dell’Autonomia un mero grimaldello utilizzato volta per volta per scardinare norme nazionali ragionevolmente condivisibili, come per le sette ore previste a livello nazionale, in caso di malattia, contro le quattro di reperibilità previste a livello regionale.
Comunque, il percorso riformatore intrapreso dal ministro Renato Brunetta non trova battute d’arresto, nel comunicato del 21 Gennaio scorso ha annunciato l’obbligatorietà per le amministrazioni pubbliche di comunicare all’Anagrafe delle Prestazioni – entro il 31 dicembre 2010 – gli incarichi di consulenza e di collaborazione esterna, sottolineando come le amministrazioni inadempienti saranno sottoposte a verifica da parte dell’Ispettorato della Funzione Pubblica ed in caso di ulteriore inosservanza delle norme, sarà la Guardia di Finanza a effettuare ulteriori ispezioni.