"Selfi 4.0" e maturità digitale delle imprese, Sicilia "bocciata" - QdS

“Selfi 4.0” e maturità digitale delle imprese, Sicilia “bocciata”

Roberto Pelos

“Selfi 4.0” e maturità digitale delle imprese, Sicilia “bocciata”

giovedì 26 Luglio 2018

Solo 5 imprese isolane hanno effettuato il test messo a punto gratuitamente dalle Cciaa italiane. A livello nazionale 1.151 aziende hanno sperimentato lo strumento di self assessment 

ROMA – Sono 1.151 le imprese che hanno effettuato il test digitale “Selfi 4.0”, lo strumento di autovalutazione messo a punto gratuitamente dalle Camere di Commercio italiane a poco più di tre mesi dal lancio online del servizio su www.impresadigitale.camcom.it. Secondo Unioncamere, ad essere già esperto delle tecnologie 4.0 è l’8% delle imprese mentre un altro 4% è “campione digitale”, per altri imprenditori la strada è ancora molto lunga.
 
A livello regionale, in valori assoluti, in Sicilia soltanto cinque imprese hanno effettuato il test; peggio sono andate soltanto la Valle d’Aosta (quattro imprese) e la Basilicata (una impresa); poco meglio della nostra regione è andato il Friuli-Venezia Giulia, dove il test è stato effettuato da sette aziende. A primeggiare sono, come spesso accade, le regioni del Nord: la Lombardia, dove il “Selfi 4.0” è stato effettuato da 275 imprese, l’Emilia-Romagna (171), il Veneto (127) e il Piemonte (123). In percentuale, la Sicilia si attesta allo 0,4%, di più rispetto ancora alla Valle d’Aosta (0,3%) e alla Basilicata (0,1%).
 
 
Le percentuali più alte le troviamo di nuovo in Lombardia (23,9%), Emilia-Romagna (14,9%), Veneto (11,0%), Piemonte (10,7%). Tornando all’interno del panorama nazionale, lo strumento di self assessment è stato utilizzato soprattutto dalle imprese di piccole dimensioni con un fatturato non superiore ai due milioni di euro (54%) e la maggior parte di queste aziende proviene dal Nord (66%). Più della metà delle imprese ha già fruito di agevolazioni previste dal Piano nazionale impresa 4.0.


I risultati del self assessment evidenziano cinque diversi profili di maturità digitale delle imprese: il 7% è Esordiente Digitale, perché legato ad una gestione tradizionale dell’informazione e dei processi; il 49% è Apprendista digitale, fa uso cioè di strumenti digitali “di base”; il 32% è Specialista digitale avendo digitalizzato buona parte dei processi; l’8 % è Esperto digitale, applica cioè con successo i principi dell’Impresa 4.0. Solo il 4% delle imprese può dirsi un Campione digitale con una buona digitalizzazione dei processi e ricorso a tecnologie 4.0.
 
Come ha sottolineato Giuseppe Tripoli, segretario generale di Unioncamere: “Con l’assessment le aziende possono individuare i loro punti di forza e di debolezza sul fronte delle nuove tecnologie. E così possono programmare gli interventi necessari. I Pid delle Camere di commercio servono proprio a questo”. L’iniziativa rientra tra i servizi offerti dalla rete degli 88 Punti impresa digitale (Pid) che il Sistema camerale sta realizzando per supportare i processi di digitalizzazione del nostro tessuto imprenditoriale. Dall’indagine si evince come molte aziende abbiano già digitalizzato alcuni processi soprattutto attraverso il ricorso a sistemi gestionali 3.0: quasi il 40% utilizza sistemi Erp (Enterprise resource planning) e Mes (Manufacturing execution systems), il 23% delle imprese usa sistemi di vendita on line. Per il ricorso alle tecnologie abilitanti del Piano Impresa 4.0 il percorso è ancora lungo: il 6,8% delle imprese utilizza Industrial Internet e Internet of Things; il 5% fa uso di sistemi di manifattura additiva (stampanti 3D); solo il 4,2% ricorre a soluzioni per la manifattura avanzata (es. Robot collaborativi) e il 4,1% utilizza sistemi di realtà virtuale e/o aumentata. Per la protezione e la sicurezza dei dati e delle informazioni, Il 34,8% utilizza il cloud e il 29,4% si affida a sistemi di cyber sicurezza e business continuity.  

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