Razzismo: Sindaco Partinico da senegalese, aggredita la Osakue - QdS

Razzismo: Sindaco Partinico da senegalese, aggredita la Osakue

redazione

Razzismo: Sindaco Partinico da senegalese, aggredita la Osakue

lunedì 30 Luglio 2018

Due storie da un capo all'altro dell'Italia che testimoniano l'atmosfera di tensione. Il primo cittadino De Luca, "chi ha aggredito Khalifa Dieng è un criminale". La discobola azzurra di origini nigeriane colpita all'occhio con un uovo a Moncalieri

Due storie, da un capo all’altro dell’Italia che testimoniano l’atmosfera di tensione a causa di un rinascente razzismo alimentato da certe forze politiche. Una riguarda il giovane senegalese Khalifa Dieng, aggredito a Partinico, nel Palermitano, l’altra Daisy Osakue, discobola azzurra di origini nigeriane e dunque di pelle scura, colpita a un occhio da un uovo che le ha lesionato la cornea sinistra e che per questo rischia di non poter partecipare agli europei di Berlino.
 
"Ho trovato il ragazzo molto turbato per quanto successo, come sarebbe qualsiasi altra persona aggredita e picchiata senza alcun motivo" ha detto il sindaco di Partinico Maurizio De Luca, recatosi nella comunità che ospita il giovane senegalese aggredito da Gioacchino Bono, operaio di 34 anni denunciato a piede libero e accusato di di lesioni personali aggravate dai motivi razziali.
 
I magistrati della procura di Palermo, e in particoalre il pm Gery Ferrara che oggi ha sentito la vittima, hanno confermato che l’aggressore ha insultato e picchiato il 19enne, mentre altre persone lo tenevano fermo. E proprio sull’identità dei complici che si stanno concentrando gli accertamenti.
 
"Abbiamo appreso – ha aggiunto – che Dieng è una persona brillante che rispetta le regole. Penso che l’aggressione è di una brutalità idiota e cieca che io non posso accettare. Bisogna chiamare le cose con il proprio nome. Un criminale è un criminale, un monello è un monello. Chi ha aggredito il giovane senegalese non è un monello".
 
Nel frattempo l’Amministrazione comunale sta cercando di mettere in campo idee per cercare di creare un’integrazione con i ragazzi ospiti delle comunità.
 
"Io ho scommesso in questa città aprendo un caffè letterario – ha ricordato il Sindaco – Una scelta ritenuta da qualcuno una follia. Questo caffè è diventato centro del Comune dove in tanti sono venuti per portare idee e far crescere una nuova consapevolezza. Con l’assessore Rosi Pennino ci attiveremo metteremo subito in cantiere che coinvolgano la nostra comunità con questi ragazzi. Cercheremo di trovare nuove strade per potere integrare questi giovani e allontanare i violenti e i razzisti".
 
A nome dell’Arcivescovo, anche il Vicario di Partinico monsignor Salvatore Salvia, si è recato a fare visita a Khalifa Dieng nella struttura di accoglienza Sympatheia dove vive il migrante.
 
"Esprimo la solidarietà nei confronti di questo nostro fratello senegalese che è stato aggredito e allo stesso tempo condanno fermamente questo gesto di razzismo e xenofobia" aveva detto in un messaggio l’arcivescovo di Monreale monsignor Michele Pennisi.
 
Tra domenica e lunedì a Moncalieri, nel Torinese, è stata Daisy Osakue, a rimanere vittima di un’aggressione razzista: un uovo l’ha colpita a un occhio.
 
L’azzurra è stata subito accompagnata all’ospedale Oftalmico di Torino, ma gli Europei di Berlino, che partono fra una settimana, sono a rischio.
 
Mercoledì prossimo il check up per prendere una decisione definitiva.
 
"Possibile che una persona – ha commentato la ragazza parlando con la Gazzetta dello Sport – non possa camminare serena per le strade di Moncalieri? Mi era già capitato di essere vittima di episodi di razzismo, ma solo verbali. Agli Europei di Berlino farò di tutto per esserci".
 
Figlia d’arte, Daisy è figlia di due atlet nigeriani emigrati in Italia.
 
Il padre è uno judoka e la madre una giocatrice di pallamano.
 
 
 

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