Sud: in Sicilia record di beneficiari del Reddito d'inclusione - QdS

Sud: in Sicilia record di beneficiari del Reddito d’inclusione

Patrizia Penna

Sud: in Sicilia record di beneficiari del Reddito d’inclusione

venerdì 03 Agosto 2018

I dati di Alleanza contro la povertà: situazione gravissima anche per chi lavora e la situazione non può che peggiorare. Funziona il provvedimento del Governo Gentiloni
 

Livelli di povertà crescenti, anche tra chi lavora.
 
Giovani sempre più tagliati fuori dall’occupazione e un trend di invecchiamento della popolazione assai preoccupante.
 
È la fotografia della Sicilia, sempre più fanalino di coda del Mezzogiorno e del Paese.
 
Così, non meraviglia che il numero di persone che beneficiano del Reddito di inclusione, misura di contrasto alla povertà assoluta, che venne varato dal Governo Gentiloni – e in assenza dell’improbabile reddito di cittadinanza dei grillini – nell’Isola sia il secondo più alto d’Italia.
 
A puntare i riflettori sul fenomeno, è Rosanna Laplaca, portavoce dell’Alleanza contro la povertà in Sicilia, il cartello di 20 soggetti tra parti sociali, terzo settore e Anci siciliana.
 
"I dati del primo semestre 2018 – ha detto – registrano per la Sicilia una platea di quasi 64.000 nuclei familiari percettori di Rei a cui si aggiungono 10.209 famiglie che beneficiano della precedente misura, il Sostegno all’inclusione attiva. Il numero complessivo è di 250.298 persone coinvolte, con un assegno medio mensile di 326 euro".
 
Sicilia e Campania da sole, segnala l’Alleanza rielaborando gli ultimi dati Inps, coprono il 53% del totale delle persone coinvolte ed esattamente la metà delle famiglie che in Italia versano in condizioni di povertà assoluta; di queste, oltre la metà ha minori e il 18% disabili all’interno del nucleo.
 
"È assai evidente – ha aggiunto – la stretta correlazione tra disoccupazione, condizioni di lavoro, arretratezza economica e alta percentuale di richieste di sostegno al reddito. Certamente, si tratta di un rapporto destinato a salire per effetto del carattere di universalità del Rei e con il venir meno dal primo luglio dei cosiddetti requisiti familiari".
 
"Per le domande presentate già dal primo giugno, infatti – ha concluso – gli unici requisiti da soddisfare sono quelli reddituali, di cittadinanza e residenza, con un notevole allargamento della platea dei beneficiari in regioni come la Sicilia che ha un elevato tasso di disoccupazione, soprattutto giovanile".
 
 

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