Negoziato Regione-Governo sull'Autonomia finanziaria - QdS

Negoziato Regione-Governo sull’Autonomia finanziaria

Raffaella Pessina

Negoziato Regione-Governo sull’Autonomia finanziaria

martedì 07 Agosto 2018

Attese oggi all’Ars le comunicazioni dell’esecutivo Musumeci sull’argomento. Riconsiderazione nell’ottica di una riduzione dei contenziosi 

PALERMO – Seduta d’Aula oggi a Palazzo dei Normanni con un corposo ordine del giorno: il Parlamento siciliano dovrebbe discutere della modifica della pianta organica del personale dell’Assemblea, proposta dal Consiglio di presidenza con il documento n. 156. Sarà il presidente Gianfranco Micciché a illustrare il documento, resosi necessario sia perché i deputati sono scesi da 90 a 70, sia nel segno della spending review. Al termine della riunione del Consiglio di presidenza dell’Ars Giorgio Assenza, presidente dei Questori, aveva annunciato che il provvedimento porterà a un risparmio di quasi il 20% rispetto all’attuale.


Ma l’argomento di maggiore rilievo sono le comunicazioni del Governo regionale riguardo al negoziato con il Governo nazionale sull’Autonomia finanziaria. A seguito della recente riunione del presidente della Regione Nello Musumeci con il ministro per gli Affari regionali, Erika Stefani, è ripartito il confronto nel corso di una riunione, che si è tenuta nella sede del ministero, cui hanno partecipato anche l’assessore all’Economia, Gaetano Armao e il ragioniere generale della Regione, Giovanni Bologna.
 
“Abbiamo evidenziato al ministro – ha detto il governatore – quali ricadute negative ci siano state e ci siano sul bilancio regionale a seguito della mancata revisione delle norme di attuazione dello Statuto in materia finanziaria, che risalgono a oltre cinquanta anni fa. Il governo ha già proceduto alla riscrittura delle stesse, in particolare per quanto riguarda gli articoli 36, 37 e 38, uniformandole anche agli orientamenti della Corte costituzionale, che più volte, ha auspicato una riconsiderazione complessiva dei rapporti finanziari tra Stato e Regione, nell’ottica di una diminuzione dei contenziosi. Siamo fiduciosi che con la riapertura del negoziato si possa arrivare a soluzioni vantaggiose per la nostra Isola”.
 
La bozza delle nuove norme di attuazione, approvate dal Governo regionale con una delibera di Giunta dello scorso 15 maggio, puntano soprattutto a nuovi meccanismi di riconoscimento della condizione di insularità, di fiscalità di sviluppo, della possibilità di vantaggi economici nei confronti di coloro che vengano a investire o a vivere nell’Isola. Altri temi trattati al tavolo con il ministro Stefani sono stati quelli del prelievo forzoso (duecento milioni di euro) sulle ex Province e sul contributo per il risanamento della finanza pubblica, che pesa ogni anno sulle casse della Regione per un miliardo e trecento milioni di euro.


Oggi è prevista anche la discussione del Ddl n. 78/A sulla “Istituzione della Giornata regionale del ricordo e della legalità e del Forum permanente contro la mafia e la criminalità organizzata” (n. 78/A) e della proposta di referendum consultivo sul Ddl n. 199/A: “Schema di progetto di legge costituzionale da proporre al Parlamento della Repubblica ai sensi dell’articolo 41 ter, comma 2, dello Statuto recante ‘Inserimento nello Statuto speciale della Regione siciliana dell’articolo 38 bis in materia di riconoscimento degli svantaggi derivanti dalla condizione di insularità”.
 
Sul fronte politico rivoluzione ai vertici della Lega in Sicilia. Il commissario Stefano Candiani ha azzerato le cariche dei responsabili sul territorio e sembra che questo sia dovuto alla partecipazione degli alfaniani. In particolare sarà responsabile organizzativo e degli Enti locali per la provincia di Agrigento Angelo Collura, alfaniano di ferro, collaboratore strettissimo dell’ex ministro degli Esteri e componente della sua segreteria politica. La nomina di Collura, che sta già sollevando polemiche, andrebbe a sostituire figure di riferimento sul territorio nominate dal precedente coordinatore dell’area orientale Alessandro Pagano. Messi da parte anche Carmelo Lo Monte e Angelo Attaguile. Le nuove figure sono Fabio Cantarella, assessore al Comune di Catania e l’ex M5s Igor Gelarda, che sarà anche capogruppo della Lega al Consiglio comunale di Palermo. Cantarella e Gelarda sono stati nominati anche responsabili Enti locali in Sicilia.

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