Calcio: nasce la serie B a 19, ma è già caos tra minacce e ricorsi - QdS

Calcio: nasce la serie B a 19, ma è già caos tra minacce e ricorsi

redazione

Calcio: nasce la serie B a 19, ma è già caos tra minacce e ricorsi

martedì 14 Agosto 2018

Il sindaco di Catania Pogliese, "Abuso di potere". Il presidente della Lega B Balata, "Decisione legittima". Tuonano, dopo il Catania - che ha messo al lavoro un team di sei avvocati -, anche Pro Vercelli e Ternana, ma il collegio di Garanzia della Lega respinge i ricorsi. Il presidente della Lega Pro Gravina, "Lo sfascio senza guida del calcio italiano"

La Serie B tira dritto ma, con l’assist della Figc, parte nel caos.
 
Oggi il collegio di garanzia del Coni, presieduto da Franco Frattini, ha respinto i ricorsi d’urgenza presentati ieri da Pro Vercelli e Ternana contro le delibere della Lega di serie B per il blocco dei ripescaggi che ha portato alla compilazione di un calendario a 19 squadre.
 
Dunque, nonostante le recenti minacce del Catania e i ricorsi presentati da Ternana e Pro Vercelli, la Lega cadetta prenderà il via il prossimo 24 agosto con l’anticipo tra Brescia e Perugia con 19 squadre dopo 14 anni a 22.
 
"Non può restare impunito l’abuso di potere perpetrato dalla Lega di serie B, colpevolmente ratificato dalla Figc, in spregio alle più elementari regole del diritto e del buon senso" ha affermato  il sindaco di Catania, Salvo Pogliese.
 
"Il Governo intervenga – aggiunge il sindaco di Catania – con i poteri di vigilanza del sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri con delega allo sportl Giancarlo Giorgetti: faccia pulizia per restituire un minimo di attendibilità alla gestione delle istituzioni sportive e calcistiche in particolare, delegittimate dalla prepotenza di chi non si fa scrupolo di beffare la buona fede e la passione di migliaia di cittadini attoniti per queste scellerate azioni".
 
"Noi – si era difeso ieri il presidente della Lega B, Mauro Balata – abbiamo atteso rispettosamente le determinazioni assunte dalla Federcalcio. Abbiamo fatto una istanza legittima, che proveniva da 19 società del campionato di Serie B. Abbiamo atteso le decisioni per tutelare i nostri club".
 
 
Ma la tensione è palpabile durante la compilazione dei calendari: la cerimonia, prevista inizialmente per le 19, inizia con un’ora e mezza di ritardo.
 
La B infatti deve aspettare il via libera definitivo della Figc sul nuovo format, arrivato con una delibera presa in prima persona dal Commissario Straordinario Roberto Fabbricini "per garantire l’interesse pubblico a un regolare e tempestivo avvio dei campionati".
 
La Figc modifica gli articoli 49 e 50 delle Noif, le Norme Organizzative Interne Federali, lascia invariato il numero di promozioni (3) e retrocessioni (4) e non procede "all’integrazione delle vacanze di organico del campionato di Serie B".
 
In sostanza, blocca tutti i possibili ripescaggi.
 
"Io ho preso atto – aggiunge Balata – di un comunicato ufficiale arrivato dall’organo superiore, la Federazione. Noi siamo rispettosi di tutti, ma siamo arrivati al 13 agosto senza capire chi c’è e chi non c’è. Noi, con un campionato che parte il 24 agosto, avevamo l’esigenza di stringere i tempi".
 
Intanto chi sperava nel ripescaggio è già passato all’attacco, come il Catania calcio, che ha messo al lavoro un team di sei avvocati, mentre il Palermo spera ancora nella promozione, grazie alla possibile rimodulazione della sanzione inflitta al Frosinone per i fatti accaduti durante la finale playoff.
 
Ternana e Pro Vercelli hanno già presentato ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport del Coni contro il blocco deciso dalla Serie B.
 
Blocco "in spregio al principio di legalità", secondo la società piemontese, che lascia aperta la porta a un’azione legale presso la magistratura penale.
 
"Non è scritto nelle carte federali, è stata una forzatura: non si può andare avanti con queste spallate senza rispettare le regole", commenta invece Antonio Gozzi, presidente dell’Entella.
Duro l’attacco della Ternana, con le parole del patron Stefano Bandecchi: "Tutto questo sta accadendo nel silenzio della Federazione, del Coni e della Presidenza del Consiglio che sarebbe dovuta intervenire su questa situazione completamente fuori da qualsiasi regola".
 
Auspica un intervento di Palazzo Chigi anche il presidente di Lega Pro, Gabriele Gravina: "Prendiamo atto inermi dello sfascio senza guida del calcio italiano. Spero che l’organo di vigilanza preposto di Palazzo Chigi prenda provvedimenti per questo abuso".
 
Ribadisce infine la sua contrarietà l’associazione italiana calciatori: "Mi sembra grave – afferma il numero uno dell’Aic Damiano Tommasi – anche la modalità con cui la federcalcio ha annunciato in un comunicato l’operazione. Perché è vero che ci hanno sentito, come scrivono, ma è altrettanto certo che io mi sono detto in totale disaccordo con la loro scelta. Quindi che usino questa formula è per me un’ulteriore presa in giro".
Insomma, un tutti contro tutti che rischia di avere strascichi giudiziari.
 
Il 7 settembre è attesa la decisione degli organi di giustizia sportiva sui ripescaggi.

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