Fari e strutture marittime, occhi puntati sulla Colombaia di Trapani - QdS

Fari e strutture marittime, occhi puntati sulla Colombaia di Trapani

Eleonora Fichera

Fari e strutture marittime, occhi puntati sulla Colombaia di Trapani

martedì 21 Agosto 2018

L’antica fortezza militare potrebbe tornare a risplendere grazie al bando dell’Agenzia del Demanio. Le gare pubbliche per l’assegnazione dei progetti si chiuderanno il prossimo 27 novembre

ROMA – La vecchia fortezza militare di Trapani, la “Colombaia”, potrebbe presto tornare a risplendere.
 
È tutto pronto, infatti, per la quarta edizione del bando Valore Paese. Nei giorni scorsi l’Agenzia del Demanio ha pubblicato il bando del progetto che, dal 2015, mira alla riqualificazione e al riuso di fari ed edifici costieri per finalità turistiche, culturali e sociali. L’obiettivo è dare nuova vita alle strutture abbandonate trasformandole in hotel di lusso, wine bar e spazi espositivi. Il tutto con particolare attenzione a impatto ambientale e sostenibilità.
 
 
“Un’iniziativa strategica – spiega l’Agenzia – che, oltre a consentire allo Stato di garantire la tutela e il recupero di questi ‘gioielli del mare’, offre un’opportunità concreta per sviluppare impresa e generare un significativo ritorno economico e sociale, anche per il territorio circostante”.
 
A differenza delle tre precedenti edizioni, il nuovo bando tira in ballo anche Comuni e Regioni. Mentre, infatti, dal 2015 a oggi, sono state assegnate 29 strutture in concessione esclusiva a soggetti privati, quest’anno l’iniziativa si estende anche agli Enti territoriali, che gestiranno brand e progetti in collaborazione con l’Agenzia del Demanio.
 
La Sicilia ha già beneficiato dell’iniziativa. In tre edizioni, infatti, sono stati assegnati a privati ben dieci strutture isolane: il faro di Brucoli (Sr), il faro di Muro di Porco (Sr), il faro di Capo Grosso nell’isola di Levanzo (Tp), il faro di Capo Faro a Salina (Me), il faro di Capo Milazzo (Me), il faro di Capo Mulini (Ct), il faro di Capo Zafferano (Pa), il faro di Punta Cavazzi nell’isola di Ustica (Pa), il faro di Punta Libeccio nell’isola di Marettimo (Tp), e, più di recente, il Faro di Capo Santa Croce ad Augusta (Sr) che, concesso alla società Isme insieme alla Effebi, si trasformerà in un albergo di lusso con installazioni artistiche, wine bar e diving center.
 
 
La quarta edizione del bando, come accennato, tira in ballo un nuovo edificio siciliano: il Castello della Colombaia di Trapani, fortezza medievale su un’isoletta all’estremità orientale del porto.
 
La struttura trapanese, insieme alle altre coinvolte nel bando (in Toscana Villa Celestina e Villa Mirabello a Rosignano Marittimo più il Forte di Castagneto Carducci ; nella laguna di Venezia l’Ottagono di Ca’ Roman; in Emilia Romagna l’ex Colonia Onfa a Ravenna; in Campania il Complesso ex Polveriera di Bacoli; in Liguria a Camogli il Faro Semaforo Nuovo e la Torre Capitolare a Porto Venere) potrà andare in affitto, tramite gara pubblica, per un massimo di 50 anni.
 
Le gare si chiuderanno il 27 novembre prossimo e sono rivolte a tutti gli operatori che “possono sviluppare un progetto dall’elevato potenziale per i territori e a beneficio di tutta la collettività, e che favoriscano la messa in rete di siti di interesse storico-artistico e paesaggistico, migliorandone la fruizione pubblica e dando vita ad un circuito che consenta di sviluppare un modello di accoglienza turistica intesa non solo come ricettività, ma anche in relazione ad attività formative, di natura sociale e culturale e di scoperta del territorio”.
 
Adesso che è tutto pronto, la palla passa alla Regione Sicilia che dovrà attivarsi al più presto per pubblicare il bando per la concessione del Castello della Colombaia di Trapani.

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