Disabili, una riorganizzazione che diventa sempre più vicina - QdS

Disabili, una riorganizzazione che diventa sempre più vicina

Raffaella Pessina

Disabili, una riorganizzazione che diventa sempre più vicina

mercoledì 22 Agosto 2018

Oltre 10mila i soggetti coinvolti. Estesi benefici, nessun Isee per i minori. Contributi e criteri: decreto approvato in commissione Sanità

PALERMO – La commissione legislativa alla Sanità dell’Assemblea regionale siciliana ha approvato con l’appoggio dei componenti che rappresentano il Partito democratico, Giuseppe Arancio e Franco De Domenico, il decreto sulla disabilità. Il provvedimento discusso ed approvato ieri in commissione permetterà di riorganizzare in maniera organica la materia regolarizzando anche l’erogazione dei contributi finanziari per i disabili.
 
Arancio e De Domenico hanno chiesto all’assessore alla Salute, Ruggero Razza e all’assessore alla Famiglia, Mariella Ippolito, di inserire nella circolare finestre temporali che consentano di aggiornare tempestivamente gli elenchi dei soggetti beneficiari e di rendere più semplici per i disabili e le loro famiglie i controlli periodici, previsti e necessari. La versione del testo è stata rivista tenendo in considerazione le proposte di miglioramento formulate dalle associazioni di rappresentanza delle persone con disabilità.
 
“È stata una discussione lunga e approfondita, abbiamo utilizzato lo stesso criterio del confronto sulla rete ospedaliera, articolo per articolo abbiamo cercato di apportare le modifiche che il mondo della disabilità ci aveva indicato”, ha detto la presidente della commissione Salute dell’Ars, Margherita La Rocca Ruvolo, a margine della seduta. È stata approvata una risoluzione che tiene conto dell’estensione dei benefici non solo ai disabili psichici ospiti delle comunità alloggio, ma a tutti, poi l’estinzione del criterio di esenzione per i minorenni, quindi non servirà nessun Isee per chi non ha ancora compiuto i 18 anni. Previsto che il Piano triennale a favore delle persone con disabilità dovrà passare all’esame della sesta commissione dell’Ars “per un parere a maggiore tutela e garanzia”.
 
La questione dei disabili era da tempo al centro di polemiche fin dall’inizio dell’insediamento del nuovo esecutivo. A marzo del 2018 il Governo ha messo mano alla categoria dei disabili Le Asp provinciali hanno verificato che delle 31.812 istanze pervenute al 30 gennaio 2018, solo 10.180 domande sono risultate idonee. Un numero altissimo, quattro volte superiore rispetto a quello fornito sei mesi prima dal governo Crocetta. La spiegazione è che la valutazione delle Asp si è basata su un decreto del ministero della Salute del 26 settembre del 2016 che allarga le maglie ed estende i requisiti. In quel periodo la Regione ha liquidato il pagamento di 45 milioni di euro per il periodo ottobre-dicembre 2017, ma le associazioni dei disabili hanno richiesto il regolare pagamento dell’assistenza da parte della Regione. Poi Davide Faraone del Pd aveva cominciato lo sciopero della fame per appoggiare la causa dei disabili in attesa dei contributi da troppi mesi.
 
Nel mese di luglio la Regione ha sbloccato le ultime mensilità e l’assessore alla Salute, Ruggero Razza, ha dato il via libera al decreto dirigenziale che ha messo a disposizione altri 49 milioni per pagare il trimestre maggio-luglio ai diecimila gravissimi cui spetta il sussidio regionale da 1.500 euro al mese. A quella data era ancora fermo, all’assessorato alla Famiglia, il decreto inter-assessoriale che dovrebbe disciplinare l’erogazione annuale delle risorse e che va rinnovato di anno in anno.

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