Contributi regionali per gli enti teatrali privati - QdS

Contributi regionali per gli enti teatrali privati

Francesco Torre

Contributi regionali per gli enti teatrali privati

martedì 28 Agosto 2018

Sarà di 5 milioni anche per il 2018 la dotazione finanziaria del Furs, il Fondo unico regionale per lo spettacolo. Finanziate la produzione teatrale con 1.342.167 euro (circa 300 mila in più dell’anno scorso), la circuitazione e anche l’Opera dei Pupi e il teatro amatoriale e studentesco

PALERMO – Esattamente come l’anno scorso, sarà di 5 milioni anche per il 2018 la dotazione finanziaria con la quale la Regione Siciliana intenderà sostenere ed incrementare le attività di enti, associazioni, cooperative e fondazioni che abbiano sede legale in Sicilia da almeno 3 anni e che siano operanti nei settori del teatro e della danza. È il cosiddetto FURS (Fondo Unico Regionale per lo Spettacolo), attivo dal 2015 e finora rimpinguato annualmente senza soste con bandi aventi come caratteristica principale il principio dell’automatismo, ovvero contributi a pioggia per tutti, nessuno escluso.
 
 
La fetta più importante del Fondo in questione è destinata agli organismi privati (in tutto più di 3,3 milioni di euro, l’anno scorso erano 2,9), e l’accesso a tali contributi è parzialmente regolato dal bando pubblicato nei giorni scorsi sul sito internet dell’Assessorato al del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, che copre però soltanto le attività teatrali.
 
A parte quei casi in cui la Regione Siciliana stipulerà convenzioni ed erogherà contributi extra bando (pratica che drena dal Fondo 300 mila euro), le somme restanti saranno così suddivise: € 1.342.167 per la produzione teatrale (circa 300 mila euro in più dell’anno scorso); € 738.000 per la circuitazione; quasi € 84.000 per l’Opera dei Pupi; circa € 117.000 per le attività amatoriali e studentesche.
 
La scadenza per presentare le istanze è stata fissata al 14 settembre 2018, data entro la quale la documentazione dovrà pervenire al Protocollo dell’Assessorato regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo (Via Notarbartolo 9). Non farà fede, quindi, il timbro postale.
 
Oltre ad impegnarsi ad apporre il logo Regionale su tutti gli atti ufficiali e promozionali, gli istanti dovranno produrre una lunga e dettagliata documentazione, comprensiva dei bilanci 2017 e dei preventivi 2018, la certificazione antimafia e la dichiarazione di non sussistenza di vincoli di parentela con dipendenti dell’ufficio preposto all’istruttoria. Altri allegati andranno presentati in misura diversa secondo i capitoli di bilancio per cui si richiede il contributo, e tutti i documenti possono essere sin d’ora consultati e scaricati sul sito internet del Dipartimento Turismo e Spettacolo.
 
Quanto al dettaglio dei singoli capitoli, va detto che per la produzione teatrale il fondo si articola in quattro fasce, principalmente in relazione alla storicità e alla dimensione dell’ente. La cosiddetta prima fascia, con contributi che negli anni scorsi sono andati da 30.000 a 80.000 euro, è destinata ad organismi ultradecennali che riescano a documentare lo svolgimento nell’anno solare di 80 giornate di spettacoli e 1.000 giornate contributive. La seconda fascia, invece, che sempre negli anni scorsi ha erogato singoli contributi da 10.000 a 30.000 euro, richiede una storicità di almeno 5 anni, 40 giornate di spettacoli e 500 giornate contributive. La terza fascia, poi, è per strutture con almeno 3 anni di attività e con un volume di produzione di minimo 20 giorni di spettacoli e 200 di giornate contributive (per questa fascia contributi da 7.000 a 20.000 euro). La quarta fascia, infine, è destinata a chi svolge attività nel campo del teatro della diversità.
 
Facendo una riflessione politica, il cambio di Governo non ha portato in questo settore quasi nessun cambiamento. A parte la scelta di destinare una fetta più piccola dell’intero ammontare del fondo FURS in maniera discrezionale (cosa di per sé pregevole), i bandi sono stati emanati in assoluta continuità con quanto fatto in precedenza, compresa l’esclusione (ingiusta) dal fondo delle attività riguardanti la formazione e la promozione teatrale, compresi festival e rassegne.

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