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Palermo – Primi passi per la Srr Area metropolitana ma già con qualche intoppo

Vincenza Grimaudo

Palermo – Primi passi per la Srr Area metropolitana ma già con qualche intoppo

mercoledì 29 Agosto 2018

Il nuovo soggetto per la gestione dei rifiuti mette in soffitta la disastrosa esperienza dell’Ato Pa1. Passaggio del personale in servizio in diversi Comuni, ma i sindacati alzano la voce

PALERMO – Si avvia ufficialmente la Società di regolamentazione dei rifiuti Area metropolitana, il nuovo soggetto gestore della raccolta che mette in soffitta l’Ato rifiuti Palermo 1, oramai da anni in liquidazione e da qualche mese addirittura dichiarato fallito.
 
Con un’apposita delibera il commissario straordinario dell’Ato, Natale Tubiolo, ha sancito il passaggio del personale in servizio in diversi comuni della provincia palermitana al nuovo soggetto gestore. A essere coinvolti in questa fase operai e amministrativi dell’Ato in servizio nei territori di Altofonte, Carini, Balestrate, Trappeto, Ficarazzi, Montelepre, Giardinello, Isola delle Femmine e Villabate dove i nuovi soggetti gestori della raccolta dei rifiuti sono già operativi. Sulla base della Legge regionale che regola la materia, gli amministrativi passeranno alla società Srr, mentre gli operai addetti alla raccolta dei rifiuti passeranno in capo ai soggetti gestori del servizio, quindi alle ditte che hanno avuto in appalto per i prossimi sette anni la raccolta dei rifiuti nei vari territori.
 
 
Restano invece al momento congelati i passaggi di altro personale proveniente dai comuni di Bagheria, Torretta, Cinisi e Terrasini: “Qui – ha spiegato Tubiolo – ci si riserva di procedere al transito del personale non appena i relativi Aro saranno operativi. Dall’assunzione del personale non scaturiscono maggiori oneri finanziari a carico dei bilanci degli Enti locali soci e pertanto la spesa resterà invariata”.
 
Questo passaggio però da qualche parte sta creando dei malumori, in particolare nei paesi di Balestrate e Trappeto, che insieme hanno costituito l’Aro e hanno dato in appalto il servizio alla ditta Agesp. Qui gli operai hanno proclamato lo stato di agitazione perché non sono convinti di quanto stabilito dalla delibera. Dal suo canto, il commissario dell’Ato non sta facendo altro che applicare la Legge regionale in materia di rifiuti.
 
Protesta, invece, l’Ugl provinciale di Palermo che attraverso il referente per l’Ambiente, Rosario Vitale, che riveste a Balestrate anche il ruolo di consigliere comunale, ha preannunciato una linea dura: “Il passaggio dei lavoratori dall’Ato al nuovo ente gestore – ha evidenziato – sarebbe stato frutto di una concertazione sindacale a cui però non è stata invitata l’Ugl, che ha la quasi totalità di iscritti tra gli operai di Trappeto e Balestrate. Non si capisce quindi da chi siano stati rappresentati questi lavoratori. Ho chiesto alla segreteria regionale dell’Ugl di predisporre, tramite i propri legali, azioni a tutela dei lavoratori e del sindacato non coinvolto a decisioni importanti”.
 
L’Ato Palermo 1 è stato dichiarato fallito dal Tribunale nel maggio scorso e ha ottenuto una gestione provvisoria sino al prossimo 31 settembre. Il curatore fallimentare nominato è l’avvocato Giovan Battista Coa. Il debito da 4 milioni che ha decretato il fallimento dell’Ato è frutto di una vecchia causa che risale al 2008 per lo smaltimento dei rifiuti nella discarica di Bellolampo, all’epoca gestita dall’Amia. La proroga della gestione è stata accettata dal Tribunale, anche se con una serie di prescrizioni imposte al curatore fallimentare: alcune somme potranno essere utilizzate solo dietro specifica autorizzazione. Dovrà poi esserci una rendicontazione con allegata relazione ogni mese.

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