Disabili: "Modificare decreto o sarà di nuovo protesta" - QdS

Disabili: “Modificare decreto o sarà di nuovo protesta”

Raffaella Pessina

Disabili: “Modificare decreto o sarà di nuovo protesta”

venerdì 31 Agosto 2018

Senza lo stanziamento di ulteriori fondi impossibile assistere tutti. “Erogazione servizi regolata non dall’Isee ma dall’analisi dei bisogni”

PALERMO – L’Associazione ‘siamo handicappati non cretini’ torna a protestare per ottenere migliori condizioni economiche per il sussidio previsto per i disabili da parte della Regione.
 
‘Se nel documento non saranno introdotte le modifiche ulteriori da noi proposte – viene scritto in una nota – oltre a quelle già accolte dopo la prima bozza, inaccettabile soprattutto laddove inseriva l’Isee familiare ai fini della quantificazione delle erogazioni, saremo i primi a riscendere in piazza’. La nota è stata in attesa dell’approvazione del decreto che prevede le erogazioni di aiuti finanziari ai disabili gravi. L’associazione comunque ci tiene a precisare che scendere in piazza per i disabili rappresenta un importante sacrificio. I rappresentanti della associazione inoltre ribadiscono di avere già accettato, la fissazione a 1.200 euro dell’assegno di cura anche per favorire il reperimento, per il 2018, di fondi per le persone con disabilità grave. Per questo affermano di non poter accettare ‘che vi siano discriminazioni con riguardo all’Isee per le persone con disabilità minorenni, o che vi siano alternatività concettuali e di procedura fra piano personalizzato e assegno di cura, che per i gravissimi è integrativo e non sostitutivo del piano, e saremo su questo attentissimi’. E aggiungono che ‘Deve essere chiaro che la decurtazione per le persone utrasessantaseienni potrebbe esserci solo per quest’anno, e che da gennaio 2019 tutti, da zero a ultrasessantaseienni ritorneranno ad avere l’assegno nella misura fissa base di 1.200 euro, fermo restando l’Isee ristretto a 25000 euro come soglia’.
 
I disabili dell’associazione ‘Siamo handicappati non cretini’ dettano anche la ricetta per risolvere il problema. ‘L’unico modo, davvero efficiente – spiegano – in cui le istituzioni possono rispondere alle persone con disabilità è attraverso la cosiddetta ‘presa in carico’ garantito dalla legge 328/2000. L’offerta di servizi e/o di forme integrative di supporto deve seguire all’ analisi dei bisogni e questo è valido per tutte le persone con disabilità. Ad oggi questo non c’è ancora in maniera strutturata’. L’associazione comunque ammette che questo decreto almeno nelle intenzioni rappresenta un primo passo verso l’applicazione della legge. E avvertono: ‘Staremo vigili su tutto. Chiederemo a tutti i distretti di prendere in carico entro pochi mesi, attraverso un censimento, dei gravissimi e dei gravi’. Ad ottobre inoltre l’associazione si recherà a Roma per chiedere al Governo nazionale l’aumento del Fondo Nazionale per le Non Autosufficienze. ‘Chiederemo che sia portato a 3 miliardi – scrive l’associazione – dagli attuali 450 milioni’.
 
Sulla vicenda dei disabili si discute da molto tempo anche negli uffici della Regione. Lo scorso mese di luglio il Governatore Nello Musumeci aveva firmato il decreto per sbloccare 49 milioni di euro per pagare tre mensilità ai diecimila disabili gravissimi a cui spetta il sussidio regionale da 1.500 euro al mese introdotto dall’ex governo Crocetta e rifinanziato dall’attuale governo.
 
Per il problema del supporto finanziario ai disabili aveva cominciato uno sciopero della fame Davide Faraone del Partito Democratico (leggi qui), interrotto dopo poco più di una settimana. ‘Dopo nove giorni – aveva detto Faraone – sospendo il digiuno, alcuni obiettivi li abbiamo centrati, altri restano ancora un’incognita ed è per questo che non molleremo. Farò la staffetta con i tanti che in queste ore hanno aderito allo sciopero del fame a rotazione perché la partita non è chiusa. Questo mi consente di riprendere le forze e di evitare che i medici mi prendano di peso e mi portino in ospedale. Oltre cinquanta parlamentari e tanti cittadini hanno aderito all’iniziativa non violenta e abbiamo un calendario pieno per i prossimi mesi’.

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