Scandalo fondi Lega, in Sicilia non ci sarà crisi di consensi - QdS

Scandalo fondi Lega, in Sicilia non ci sarà crisi di consensi

Raffaella Pessina

Scandalo fondi Lega, in Sicilia non ci sarà crisi di consensi

venerdì 07 Settembre 2018

Così Gelarda, responsabile organizzativo del Carroccio per Palermo e provincia. Tribunale del Riesame conferma il sequestro di 49 milioni di euro

ROMA – La Lega al centro della cronaca in questa ripresa autunnale delle attività politiche dopo la pausa estiva. Il Tribunale del Riesame di Genova ha accolto il ricorso della Procura del capoluogo ligure sul sequestro dei fondi della Lega, dopo la condanna di Umberto Bossi e Francesco Belsito per la maxi truffa da 49 milioni di euro sui rimborsi elettorali. Sereno comunque il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, “Sono tranquillissimo. È una vicenda del passato, ci levino tutto, gli italiani sono con noi – ha commentato Salvini -. Si tratta di una vicenda del passato, i processi alla storia non mi affascinano. e spero che la Procura di Genova si impegni su temi come il drammatico incidente del ponte. Da parte mia sono tranquillo e sto lavorando per le espulsioni di migliaia di irregolari indesiderati”.
 
Queste le motivazioni relative al sequestro dei beni: “Siccome la Lega Nord ha direttamente percepito le somme qualificate in sentenza come profitto del reato, in quanto oggettivamente confluite sui conti correnti non può ora invocarsi l’estraneità del soggetto politico rispetto alla percezione delle somme confluite sui suoi conti e delle quali ha pertanto direttamente tratto un concreto e consistente vantaggio patrimoniale”.
 
La Procura dovrà ora rivolgersi al Tribunale per ottenere il provvedimento che gli consentirà di procedere effettivamente al blocco. I soldi verranno poi “congelati” nel Fug (fondo unico della giustizia) in attesa che diventi definitiva la condanna nei confronti di Bossi e Belsito. Molti i commenti da parte degli esponenti politici tra cui quello di Roberto Speranza, coordinatore nazionale di Mdp e deputati di Liberi e Uguali: “Le sentenze per me non si commentano ma si rispettano sempre. Nessuno può sentirsi al di sopra della legge per le funzioni che ricopre o il consenso che ha”.
 
Solidarietà alla Lega da parte della capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati Mariastella Gelmini. “Trovo ingiusto che un movimento politico paghi un conto così salato a causa di comportamenti personali di ex dirigenti. Una comunità non può rispondere di colpe dei singoli. Non si può sequestrare un partito”. Dalla parte della Lega Maurizio Lupi, coordinatore nazionale di Noi con l’Italia. “Non s’è mai visto un tribunale che cancella di fatto un partito politico. Tutta la mia solidarietà alla Lega e a Matteo Salvini. Quello che sta succedendo in Italia è un vulnus alla vita democratica. Anche i più acerrimi nemici della Lega dovrebbero insorgere contro questa palese ingiustizia, anche se sancita da un tribunale”.
 
Totalmente contro Maria Elena Boschi del Pd che twitta: “Mi hanno massacrata due anni per un incontro con un dirigente di banca. Per un incontro! Se invece rubassi 49 milioni e mi rifiutassi di restituirli, cosa mi farebbero? Lega Ladrona”.
 
Il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni ha detto che “Non sarà una sentenza ingiusta a fermare l’azione politica di un partito. Se c’è qualcuno che in passato ha sbagliato e ha commesso reati ai danni di tutta la collettività deve pagare severamente, ma questo non può in alcun modo tramutarsi nell’atto di impedire ad un partito che rappresenta milioni di italiani di continuare ad operare. Da Fratelli d’Italia piena solidarietà ai militanti della Lega e al segretario Salvini”.
 
Sulla possibilità che questo scossone che ha colpito la Lega possa avere conseguenze in Sicilia abbiamo sentito Igor Gelarda responsabile Lega degli Enti locali insieme con Fabio Cantarella: “Non credo che vi saranno problemi – ha risposto Gelarda – anche perché riscontro nella gente una crescente fiducia nei nostri confronti, in Sicilia la Lega sta prendendo sempre più piede a dispetto delle vicende peraltro accadute molti anni fa”.

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