L'assessore Edy Bandiera: "Le risorse non assegnate saranno riutilizzate" - QdS

L’assessore Edy Bandiera: “Le risorse non assegnate saranno riutilizzate”

Chiara Borzi

L’assessore Edy Bandiera: “Le risorse non assegnate saranno riutilizzate”

martedì 11 Settembre 2018

La risposta dell’assessore regionale all’Agricoltura Edy Bandiera alle critiche mosse sulla sottomisura 6.2 del Psr

PALERMO – Psr in ritardo e bandi inadeguati, così continua ad essere frenata l’agricoltura siciliana. Nei giorni scorsi il parlamentare regionale Luigi Sunseri, dando seguito ad alcune segnalazioni, ha presentato una mozione ufficiale relativa alle incongruenze che riguardano il bando 6.2, sotto misura dedicata all’avviamento delle attività extra agricole nelle zone rurali.
 
Troppe le domande escluse per colpa di criteri oggettivamente inadatti alle possibilità delle aziende ammissibili, dunque si concretizza il rischio di perdere o non vedere utilizzati i fondi disponibili per la sottomisura.
 
Nel dettaglio è questo lo “stato dell’arte” evidenziato dal parlamentare regionale del M5S in riferimento ad un intervento di cui la partecipazione al bando non ha avuto i risultati auspicabili. “Tra le 482 domande presentate ben 257 sono stata considerate non ricevibili, nelle graduatorie provvisorie sono stati indicati una serie di motivi di non ricevibilità difficili da realizzare, come un contratto di comodato/affitto già stipulato alla data di presentazione della domanda. Una pretesa che crea anacronismo amministrativo, in quanto costringerebbe ad assunzione di costi di stipula ed impegni a lungo termine, che di certo non sono sostenibili per un soggetto che chiede aiuto per avviare l’attività.
 
Tale concetto è totalmente in contrasto con la filosofia della sottomisura che intende favorire chi avvia attività in zona rurale, e non scoraggiare con cavilli burocratici”.
 
A stretto giro è arrivata la risposta da parte dell’assessore regionale all’Agricoltura Edy Bandiera. “Si tratta di un bando pubblicato nel maggio 2017 e quindi attiene a scelte del governo precedente – ha specificato l’assessore – Tuttavia da approfondimenti con gli uffici risulta che qualsiasi disposizione attuativa procedurale, prima del bando, prevede la convocazione di un tavolo tecnico a cui partecipano tutti i rappresentanti delle organizzazioni degli agricoltori, quindi Cia, Coldiretti, Confagricoltura, etc., nonché i rappresentanti delle categorie e degli ordini professionali, quindi agronomi, periti agrari e così via. In quella sede vengono discusse e concordate tutte le disposizioni attuative che evidentemente non hanno riscontrato alcuna osservazione in merito al fatto che i contratti di affitto-comodato fossero già stipulati al momento della presentazione della domanda”.
 
Riguardo le richieste escluse da Palermo fanno sapere: “Delle 257 domande escluse, appena 40 presentano questa criticità. Le restanti sono state escluse per l’oggettiva e reale assenza di restanti requisiti previsti dal bando. Infine, si garantisce che le risorse non utilizzate saranno destinate o a nuove misure e sottomisure o ad una bando nuovo della sottomisura 6.2”.
 
Si profilano dunque tempi lunghi per giungere alla possibilità di utilizzare i 20.000 euro messi a disposizione dalla sotto misura per il sostegno delle aziende siciliane.

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