Donna Sicilia promuove il turismo verde - QdS

Donna Sicilia promuove il turismo verde

Giovanna Naccari

Donna Sicilia promuove il turismo verde

mercoledì 12 Settembre 2018

Dimore storiche e palazzi nobiliari raggiungibili grazie alle auto elettriche, l’iniziativa possibile grazie a Sicily by Car. È il primo ecotour d’Europa a impatto zero ed è stato ideato e promosso dalla compagnia leader nel settore dell’autonoleggio. Su 35 dimore contattate 22 hanno aderito all’iniziativa

PALERMO – Un soggiorno nei palazzi nobiliari raggiungibili a bordo di un’auto elettrica. Macchine che si ricaricano grazie alle colonne posizionate nelle dimore storiche per consentire al visitatore di continuare il suo itinerario ecologico.
 
Ospitalità aristocratica e turismo verde: castelli, antichi bagli, masserie aprono le porte e raccontano al turista di fascia medio-alta secoli di storia nel rispetto dell’ambiente. è il primo ecotour d’Europa a impatto zero ed è stato ideato e promosso da Sicily by Car, compagnia leader nel settore dell’autonoleggio.
 
Il progetto, ‘Donna Sicilia’, è stato illustrato a Palermo a Palazzo Steri, sede del Rettorato, dal presidente e fondatore della società, Tommaso Dragotto alla presenza delle istituzioni. Sicily by Car, attraverso un accordo con Enel, ha fatto posizionare nei pressi delle dimore storiche che hanno aderito al progetto le colonne di ricarica elettrica per le auto.
 
Una eco-guida, ‘Donna Sicilia’, realizzata dalla società fondata da Dragotto, illustra la storia, le caratteristiche di ciascuna struttura ricettiva presente nelle diverse province e i servizi offerti.
 
Su 35 dimore contattate, 22 hanno aderito all’iniziativa di Sicily by Car. “Abbiamo fatto installare una colonna elettrica in ogni dimora – ha raccontato il presidente Dragotto – Con la mobilità elettrica il visitatore potrà realizzare il tour dell’intera regione a impatto zero nel rispetto della sostenibilità ambientale”. Ed ha aggiunto: “Credo sia importante trasmettere un segnale chiaro e incisivo sul potenziale siciliano e sulla sua capacità di fare sistema attraverso il patrimonio storico, artistico e naturale in favore di una riqualificazione ecologica, turistica e urbanistica. Essere i primi a realizzare un progetto simile in favore della tutela ambientale della Sicilia mi rende orgoglioso”.
 
La guida ‘Donna Sicilia’ è stata realizzata pensando ad “itinerario che potesse mettere in luce l’anima più autentica di questa straordinaria terra nel rispetto del suo intoccabile patrimonio”, sottolinea l’imprenditore nell’opuscolo .
 
“Il segmento delle dimore storiche, il cosiddetto turismo relazionale è ancora poco sfruttato e questa è una iniziativa interessante – ha detto il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci – per ciò che ci riguarda, occorre un censimento di tutte le strutture per capire quali dimore rimangono a disposizione dei clienti e per creare un circuito da promuovere all’estero dove c’è tanto interesse per questo tipo di turismo”.
 
Da sinistra: La Rocca, Musumeci, Dragotto, Pappalardo, Micari, Noera (gi.na)
 
Musumeci ha posto l’attenzione anche su un altro aspetto, quello dei proprietari degli immobili che incontrano difficoltà nei lavori a causa dei costi elevati e di lungaggini burocratiche. “Il governo centrale – ha dichiarato il presidente – dovrebbe pensare a come supportare i proprietari delle dimore storiche al fine di creare economia, mentre noi come Regione abbiamo il compito di sostenerli nella promozione. Con gli assessori ai Beni Culturali e al Turismo organizzeremo una giornata dedicata proprio alle dimore storiche”.
 
Ha osservato l’assessore al Turismo Sandro Pappalardo: “La Sicilia è una delle 10 mete più desiderate dai turisti. L’anno scorso abbiamo avuto 14milioni 500 mila presenze ma questi numeri non ci soddisfano. Dobbiamo lavorare ancora di più e lo stiamo facendo con le missioni all’estero e con i progetti di destagionalizzazione. Donna Sicilia rispecchia la politica della regione sulla destagionalizzazone per il turismo di nicchia”.
 
L’Università di Palermo ha accolto favorevolmente l’iniziativa della società. “Sostengo questo progetto perché da ingegnere meccanico quale sono, penso che la mobilità del futuro sia elettrica –ha detto il Rettore Fabrizio Micari – L’Università farà la sua parte all’interno del sistema pubblico e privato come ha sempre fatto. In questo caso lo faremo con la ricerca e con l’offerta formativa per sostenere la mobilità del futuro e per qualificare gli addetti del settore turismo”.

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