Calcio: il Catania non molla, oggi nuova udienza - QdS

Calcio: il Catania non molla, oggi nuova udienza

Antonio Leo

Calcio: il Catania non molla, oggi nuova udienza

mercoledì 12 Settembre 2018

Per il ricorso al Tribunale Federale Nazionale sul format del torneo cadetto, soluzione era stata suggerita da Frattini ma il Catania era avanti. Domani il ricorso dei tifosi rossazzurri al Tar del Lazio.  Lo Monaco "Calcio gestito sempre dagli stessi pupari, ridefinire i format". Il sindaco Pogliese a sostegno della Società

Il Catania non molla.
 
Dopo la pronuncia di ieri sera del Collegio di Garanzia del Coni che ha dichiarato inammissibili i ricorsi sulla composizione del campionato di Serie B e improcedibile l’istanza su ripescaggi, la società rossazzurra ha un’altra carta da giocare: il ricorso presentato dai legali del club etneo al Tribunale Federale Nazionale relativamente al format del torneo cadetto.
 
Un ricorso la cui trattazione è stata fissata proprio per oggi pomeriggio.
 
"Il Collegio di Garanzia dello Sport – ricorda in una nota il club etneo – ha dichiarato inammissibili i ricorsi proposti dalle società Ternana e Pro Vercelli per l’annullamento delle delibere del Commissario Straordinario Figc del 13 agosto, con cui è stato pubblicato il calendario relativo al Campionato di Serie B 2018/19 (format a 19)".
 
"Il difetto di giurisdizione così affermato dal Collegio di Garanzia dello Sport – prosegue il comunicato – ribadisce, di conseguenza, la piena competenza del Tribunale Federale Nazionale relativamente alla materia in questione".
 
Il Calcio Catania è l’unica società tra le "ripescabili" a essersi rivolta al Giudice di primo grado "in merito alla chiara illegittimità delle suddette delibere del Commissario, evidentemente viziate sul piano formale e sostanziale".
 
Oggi l’ad Pietro Lo Monaco ha sottolineato che "Il Catania a suo tempo ha seguito l’iter giusto" per il ricorso contro il calendario della Serie B, e per questo " va al Tfn a prospettare le sue ragioni".
 
"Mi auguro – ha aggiunto – che il Tfn decida e metta la parola fine a questa querelle che ha fatto solo il male del nostro calcio, gestito da anni sempre dagli stessi pupari, che hanno avuto l’interesse al non governo, perché nel non governo governavano loro".
 
Lo Monaco, a margine della presentazione del calendario della Lega Pro, ha parlato di "un calcio che va alla deriva dove, si è persa anche la certezza del diritto e le regole possono essere bypassate dall’oggi al domani, come se niente fosse".
 
 
Commentando la decisione del Collegio di garanzia del Coni ha detto, "mi sorprende fino a un certo punto, anche se non pensavo si osasse tanto".
 
Per l’ad del Catania, inoltre. "i format vanno cambiati, lo sanno tutti".
 
"Noi – ha detto – lo abbiamo sempre sostenuto, ma mi sembra che sia una battaglia anche e soprattutto della Lega Pro e questo le fa onore. I format vanno rivisti, rivisitati, sistemati".
 
La società rossazzurra confida dunque nell’accoglimento delle domande per la tutela del format della Serie B a 22 e per la conseguente immediata ammissione al campionato di Serie B delle tre società "ripescabili aventi diritto".
 
Ma c’è anche un altro ricorso, amministrativo, che sarà vagliato domani dal Tar del Lazio: quello dei tifosi-abbonati rossazzurri che contestano il via libera alla Serie B 2018/2019 a 19 squadre.
 
Insomma, come ha sottolineato Lo Monaco, il Catania è avanti, visto che proprio Franco Frattini, presidente del Collegio di Garanzia del Coni, aveva suggerito ieri ai club che ambiscono al ripescaggio – ossia, oltre al Catania, Ternana, Pro Vercelli, Siena, Novara e Entella – di "ripartire davanti al Tribunale federale della Figc e proporre le stesse contestazioni".
 
E questo per evitare che, come deciso a maggioranza dal Collegio (3 a 2 il risultato, con il parere contrario del Presidente) il campionato di serie B resti a 19 squadre.
 
"Io optavo – ha precisato ieri Frattini, che ha definito la vicenda "una pagina brutta" – per un campionato a 22 squadre con l’accoglimento dei ricorsi, ma il collegio ha ritenuto di confermare il torneo a 19 con una pronuncia di inammissibilità in cui si dice che sostanzialmente quei ricorsi dovevano essere proposti davanti alla giustizia endofederale, quindi inammissibile per avere sbagliato il giudice a cui andare".
 
Frattini ha dunque fatto riferimento al comunicato 54 sui criteri di ripescaggio pubblicato dalla Federcalcio il 30 maggio del 2018.
 
"Per me – ha detto – sarebbe rimasto in vigore. La spaccatura nel Collegio? Perché io non condivido la pronuncia di inammissibilità e ho il dovere di dirlo".
 
"Su di me – ha concluso – non c’è stata alcuna pressione, credo che il Collegio di Garanzia abbia ragionato su ipotesi molto diverse al suo interno e queste ipotesi molto diverse hanno portato a divergenze che nella storia del Collegio di Garanzia non c’erano mai state".
 
Anche il Consiglio direttivo della Lega Pro, riunitosi ieri a Firenze, pur esprimendo perplessità, ha preso atto della "decisione assunta, così come della posizione contraria espressa dal presidente Frattini", sottolineando però che essa "apre non pochi interrogativi, ai quali si auspica possa arrivare una risposta delle autorità competenti".
 
"Il Consiglio Direttivo – continua la nota -, in assenza della certezza delle regole che governa il sistema calcistico , ha manifestato l’impossibilità di iniziare un campionato ma ciononostante, nel rispetto della competizione sportiva, dei calciatori, delle società sportive e dei tifosi, ha deliberato l’approvazione dei gironi e la presentazione dei calendari".
 
"Restano impregiudicati – conclude la nota – i diritti delle società ad agire a tutela dei propri interessi e si confida che gli organi della giustizia sportiva ripristinino il rispetto delle regole".
 
Ieri molto dura è stata la reazione del sindaco di Catania Salvo Pogliese, secondo il quale è stata "certificata la perdita di credibilità di chi governa il calcio italiano".
 
"Si è arrivati a questo epilogo – ha detto – in totale spregio delle regole e del Diritto, per la mera volontà di chi vede nel calcio non la passione condivisa da milioni di persone ma una fonte di guadagno e di lucro. Personaggi che hanno scritto una delle pagine più squallide della storia dello sport più amato dagli italiani".
 
Il Sindaco ha confermato la decisione di "sostenere con i legali del Comune il ricorso del Catania Calcio", dunque anche nell’iniziativa di oggi.

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