Casalino, il nuovo audio "rubato" che scuote Palazzo Chigi - QdS

Casalino, il nuovo audio “rubato” che scuote Palazzo Chigi

Patrizia Penna

Casalino, il nuovo audio “rubato” che scuote Palazzo Chigi

lunedì 01 Ottobre 2018

Dopo la minacciata "megavendetta" ai danni dei tecnici del Mef, ancora polemica. "Mi è saltato ferragosto". Pd all'attacco: "Atteggiamento vergognoso". E lui si scusa. ASCOLTA L'AUDIO

ROMA – "Toninelli che continua le vacanze dopo il crollo del Ponte Morandi, il portavoce Casalino spazientito perché teme di saltare le sue. Così il M5S reagiva alla tragedia di Genova. Un atteggiamento vergognoso. A questo punto penso che Rocco Casalino si meriti ferie infinite, venga allontanato da Palazzo Chigi". Lo ha affermato via Facebook il capogruppo del Pd a Palazzo Madama Andrea Marcucci, pubblicando l’audio del messaggio di Casalino.
 
Non c’è pace per il M5s. A poco più di una settimana dalla registrazione audio in cui il portavoce del premier Rocco Casalino parlava di una "megavendetta" ai danni dei tecnici del Mef se non avessero trovato i soldi per il reddito di cittadinanza Il Giornale ha pubblicato ieri un nuovo audio.
 
 
Protagonista sempre Casalino. Secondo il quotidiano si tratta di una registrazione "inviata a una decina di giornalisti" e "datata 17 agosto", a pochissimi giorni dal crollo del Ponte Morandi a Genova. Ai giornalisti che lo incalzano, probabilmente per conoscere le iniziative del governo dopo la tragedia, Casalino risponde di darsi "una calmata" rivendicando il diritto a "due giorni" di ferie dopo "che già mi è saltato Ferragosto".
"Io pure c’ho diritto a farmi magari due giorni – si sente in un passaggio dell’audio pubblicato dal Giornale -, già mi è saltato Ferragosto, Santo Stefano, santo Rocco, Santo Cristo… Mi chiamate come i pazzi, datevi una calmata, basta. Ragazzi non mi stressate la vita".
 
Immediata la reazione del Pd. "Crolla il Ponte di Genova e il portavoce del Governo pensa al Ponte di Ferragosto? Ma dove siamo finiti con questo Casalino? Gli è saltato Ferragosto, poverino #RoccoVergogna", twitta Matteo Renzi lanciando un nuovo hashtag.
 
"La rivelazione delle parole pronunciate da Rocco Casalino il giorno dopo della tragedia di Genova impongono al Presidente del Consiglio Conte di allontanarlo dall’incarico di suo ‘portavoce‘. Una persona simile non può rappresentarlo né essere la sua ‘voce’. Se non lo facesse si renderebbe complice di comportamenti incivili e c si dovrebbe domandare perché non lo fa", osserva il deputato Dem Roberto Morassut.
 
Il M5s non demorde e parla di "macchina del fango". Maria Laura Paxia, portaVoce del MoVimento 5 Stelle, ha detto: "In un Paese dove ci sono problemi ben più gravi, la stampa italiana preferisce scrivere pezzi intrisi di voyeurismo, strumentali e completamente inutili. Si tratta di conversazioni private estrapolate dal contesto solo per attaccare e denigrare questo governo e chi lo sostiene. Mi chiedo a questo punto se queste notizie di "gossip" siano il massimo che possiamo aspettarci da certi giornalisti e soprattutto dove è finita la loro deontologia? E l’Ordine dei giornalisti in questo caso che parti prenderà? Per fermare il governo del cambiamento non sanno più cosa inventarsi", conclude Paxia.
 
Casalino si è scusato, sottolineando che "Non c’è mai stata la volontà di offendere le vittime di Genova". "Offende, invece, l’uso strumentale che alcuni giornali stanno facendo di questa tragedia", ha aggiunto.
Non sarà forse il lancio dell’hashtag #RoccoVergogna a far saltare la poltrona di Casalino ma di certo le polemiche attorno all’ex gieffino non accennano a placarsi. Il premier Conte sarà chiamato ancora una volta a ribadire la sua incondizionata fiducia nel suo discusso portavoce? 
 
 
 

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