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Palermo – Consuntivo 2017, Orlando sulla graticola dopo il parere negativo dato dai Revisori

Gaspare Ingargiola

Palermo – Consuntivo 2017, Orlando sulla graticola dopo il parere negativo dato dai Revisori

martedì 02 Ottobre 2018

Nel mirino criticità ormai croniche quali disallineamenti, ritardi nei pagamenti e riscossioni carenti. Opposizione sulle barricate e qualche perplessità anche all’interno della maggioranza

PALERMO – Un bilancio commissariato e ora anche bocciato dai Revisori dei conti. L’iter del Consuntivo 2017 del Comune capoluogo è a dir poco in salita. Ad agosto l’assessorato regionale alle Autonomie locali aveva commissariato (ad acta) Palazzo delle Aquile insieme ad altri 81 Enti siciliani per il grave ritardo del documento contabile, che doveva essere approvato entro il 30 aprile. Nel frattempo, però, il parere negativo del Collegio dei revisori ha mandato in ebollizione la maggioranza del sindaco Leoluca Orlando.
 
Nel mirino dei contabili le croniche criticità delle casse di piazza Pretoria, già messe in evidenza dal Mef e dalla Corte dei Conti che nei mesi scorsi hanno sonoramente bastonato l’Amministrazione: disallineamenti, ritardi nei pagamenti, scarsa capacità di riscossione dei tributi, debiti fuori bilancio, affanni delle partecipate.
 
 
La partita dei disallineamenti, in particolare, pare non essere stata ancora risolta, malgrado la famosa direttiva “imperativa e vincolante” del sindaco. L’Amat, per esempio, sta ancora trattando con i vertici di Palazzo delle Aquile. Anche i conti della Rap potrebbero subire un contraccolpo negativo dall’applicazione della direttiva. In definitiva, il Comune di Palermo non avrebbe rispettato quattro dei dieci parametri che la legge ha fissato per poter parlare di “deficit strutturale”, mancando di poco un quinto.
 
Il giudizio dei revisori rischia di mandare in seria difficoltà Orlando, che già doveva gestire una maggioranza claudicante alle prese con le fibrillazioni interne per il rimpasto in Giunta. Sul fronte opposto ci sarà ovviamente un’opposizione sulle barricate. Particolarmente alta la temperatura tra i banchi di Sinistra Comune, che invoca un vertice di maggioranza. “Il parere negativo dei revisori dei conti sul Rendiconto 2017 – ha detto il capogruppo Giusto Catania – rappresenta certamente un campanello d’allarme da non sottovalutare. Il testo è molto articolato e necessita di un approfondimento nel merito che certamente la Commissione bilancio farà nel migliore dei modi. Tuttavia, sarebbe ipocrita non evidenziare che la relazione presenta diverse criticità che meritano una riflessione politica complessiva sullo stato di salute e sulla capacità progettuale del Comune di Palermo. Per questa ragione diventa improcrastinabile una riunione tra il Sindaco, Leoluca Orlando, e la sua maggioranza per analizzare, fino in fondo, le difficoltà dell’attuale fase politico-amministrativa e per elaborare le necessarie soluzioni per ridare slancio ad una esperienza che rischia di impantanarsi”.
 
Di Sinistra Comune fa parte la presidente della Commissione Bilancio, Barbara Evola, che ha convocato per domani l’assessore Antonino Gentile e il ragioniere generale Paolo Bohuslav Basile: “Non possiamo perdere tempo – ha sottolineato Evola – poiché incombe lo spettro del commissariamento ed è necessario che siano esplicitate i tempi delle misure correttive da adottare per superare le numerose criticità rilevate dai revisori dei conti. La Commissione Bilancio farà la sua parte, come sempre, ma occorre che siano chiare le strategie da attuare per mettere in sicurezza la città e i suoi investimenti futuri”.
 
Prova a gettare acqua sul fuoco Orlando, che “prende atto” del parere dei Revisori che “a ben vedere hanno fatto riferimento solamente al Fondo crediti di dubbia esigibilità (Fcde), all’incidenza dei residui passivi, nonché al disallineamento crediti/debiti con le società partecipate”. Per il sindaco si tratta di “criticità ben note” ed “è allo stesso tempo noto che l’Amministrazione sta provvedendo alla rimozione delle stesse con idonee misure correttive, tenuto conto della complessità dei fattori incidenti, che abbracciano anche il sistema delle partecipate e della incertezza e modifiche sopravvenute del quadro legislativo unitamente a consistenti tagli di trasferimenti nazionali e regionali. Dell’avvio di virtuose misure contabili dà atto lo stesso Collegio dei revisori, che fa in particolare riferimento quanto scritto nella relazione”.

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