Nuovo Pronto soccorso Policlinico di Catania, verso l'apertura tra le perplessità dei sindacati - QdS

Nuovo Pronto soccorso Policlinico di Catania, verso l’apertura tra le perplessità dei sindacati

Patrizia Penna

Nuovo Pronto soccorso Policlinico di Catania, verso l’apertura tra le perplessità dei sindacati

martedì 02 Ottobre 2018

 L'Ugl: “Solo notizie frammentarie su apertura San Marco di Librino e al Garibaldi Centro lavori non ultimati”. Il trasferimento della struttura dallo storico presidio del “V. Emanuele” alla sede di Via Santa Sofia, intanto, resta confermato per il 18 novembre

CATANIA – Sulla questione dell’apertura a breve del pronto soccorso dell’ospedale “Policlinico” di Catania, a cui seguirà il “congedo” del Pronto Soccorso dell’Ospedale Vittorio Emanuele, si registra l’intervento del segretario generale territoriale della Ugl Giovanni Musumeci e dei segretari provinciali delle federazioni Ugl medici e Ugl sanità, rispettivamente Aurelio Guglielmino e Carmelo Urzì.
 
“Il recente annuncio dell’assessore della salute Ruggero Razza, per noi, è senza ombra di dubbio motivo di compiacimento tenuto conto che, finalmente, tutta la città è stata messa a conoscenza del fatto che i lavori sono stati completati e sono in fase di collaudo. Non possiamo però, nel contempo, non esprimere le nostre perplessità sulle modalità di avvio delle attività nel pronto soccorso del presidio “Gaspare Rodolico”, perché non possiamo fare a meno di non ricordare come, in sede istituzionale, nel 2017 il sindaco, che è la massima autorità cittadina e l’assessore regionale della salute dell’epoca, presero un preciso impegno. In tale sede, in un tavolo con le parti sociali, si individuò una soluzione di buon senso che prevedeva l’apertura del pronto soccorso del “Policlinico” e la conseguente contestuale chiusura di quello del “Vittorio Emanuele”, solo contemporaneamente all’apertura del pronto soccorso del “San Marco” di Librino ed al completamento dei lavori di ampliamento del punto di emergenza del nosocomio “Garibaldi” centro”.
 
“Oggi – continuano i sindacati – queste condizioni, a nostro avviso, non sembrano affatto rispettate visto e considerato che, dalle dichiarazioni lette in questi giorni, lo storico pronto soccorso del “Vittorio” chiuderà a vantaggio di quello nuovo al “Policlinico” mentre del “San Marco” si hanno solo notizie frammentarie ed il presidio del “Garibaldi” centro, non avendo ultimato i lavori, si troverà di colpo a servire il bacino d’utenza della zona centrale e sud della città dove vivono oltre 80 mila catanesi, senza contare le migliaia di persone che ogni giorno gravitano su questa parte di territorio; impatto che non pare nelle condizioni di fronteggiare. Proprio perché di sanità di eccellenza parliamo, non possiamo che richiedere un intervento urgente al Prefetto con l’apertura di un tavolo tecnico per l’avvio di un confronto tra il sindaco, l’assessore regionale della salute e le parti sociali, al fine di individuare una soluzione condivisa che consenta da una parte di mettere a disposizione della realtà catanese una vera eccellenza e, dall’altra, mettere in sicurezza il resto della città. Catania non deve avere cittadini di serie A e cittadini di serie B! Per questo la Ugl sarà sempre accanto ai lavoratori ed agli utenti, continuando a chiedere servizi efficienti, non disagi, e dare voce a chi non ce l’ha – concludono i sindacalisti”.
Intanto, non si ferma la macchina organizzativa che porterà al trasferimento della struttura dallo storico presidio dell’ospedale Vittorio Emanuele alla sede di via Santa Sofia. L’entrata in funzione del nuovo Pronto soccorso resta confermata per il 18 novembre.
 

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