Acireale, "un Comune in emergenza" sotto il torchio della Corte dei Conti - QdS

Acireale, “un Comune in emergenza” sotto il torchio della Corte dei Conti

Desiree Miranda

Acireale, “un Comune in emergenza” sotto il torchio della Corte dei Conti

mercoledì 03 Ottobre 2018

Intervista al sindaco Stefano Alì che fa il punto anche su mobilità, Carnevale, Perla Jonica e Terme

ACIREALE – Sono due le emergenze trovate dal sindaco pentastellato Stefano Alì al suo insediamento dopo l’arresto di Roberto Barbagallo.
 
“La prima è legata ad una situazione economica rischiosa, la seconda ad una situazione organizzativa che blocca qualsiasi iniziativa”, afferma. La situazione è seria tanto che Acireale è “sotto rilievo della Corte dei Conti che ci obbliga a eseguire solo spese obbligatorie per legge”, spiega Alì. In particolare, “Abbiamo 77 mln di euro di residui attivi nel rendiconto 2017. Su questo punto la Corte dei Conti vuole capire come intendiamo muoverci per provare a recuperare le somme dovute all’Ente”.
 
 
Anche dal punto di vista amministrativo i problemi non sono da poco. Alì parla di un blocco totale legato alla mancanza del dirigente area urbanistica e di due soli rup per tutti i progetti. Un problema annoso a quanto pare, ma che invece di migliorare peggiora perché “non solo non abbiamo i nuovi tecnici, – spiega ancora il primo cittadino – per le note vicende di febbraio abbiamo anche perso il dirigente urbanistica ed il responsabile protezione civile”.
 
Per quanto riguarda le azioni intraprese dall’attuale amministrazione, “il primo atto significativo è stato partecipare al bando per l’efficientamento energetico”, ma anche riprendere “il progetto Gal Terre di Aci” di cui lo stesso sindaco è presidente. Si tratta di un gruppo di azione locale costituito da una parte pubblica (Acireale, Aci Catena, Aci S. Antonio, Aci bonaccorsi e Valverde) ed una parte privata.
 
“Sono stati appena individuati da una commissione il direttore, il responsabile amministrativo e finanziario ed il progettista e si sta già lavorando per ottenere un finanziamento europeo per la costituzione degli uffici che devono gestire le misure. Come Comune di Acireale sulla linea Feasr – chiarisce il sindaco Alì – sono stati proposti la realizzazione della via dei mulini nella zona della Reitana, degli interventi sulle chiazzette e la timpa, parcheggio e servizi nell’area antistante la villa belvedere e un centro show room per la degustazione di prodotti tipici”.
 
Nella ricetta del nuovo sindaco sulla via del miglioramento per Acireale, il funzionamento degli uffici rappresenta una priorità, ma non solo. Si punta anche alla mobilità con il progetto che riguarda il nodo Cappuccini, “per il quale ci sono buone probabilità di realizzazione”, dice ancora Alì.
 
“Una fermata del treno in centro città darebbe uno slancio ad Acireale, perché ritenuto fondamentale per la mobilità di tutti e la fruibilità turistica”. Sempre in ambito turistico inoltre, Alì non esclude la possibilità di introdurre un sistema di sbigliettamento per il Carnevale di Acireale. “La fondazione del Carnevale se ne sta occupando, cercheremo di trovare la strategia migliore per dare risalto alla manifestazione più importante di Acireale”, sostiene il sindaco.
 
Importanti per il territorio, seppure non di proprietà comunale, inoltre, le questioni della Perla Jonica e delle Terme. Se per il primo caso il sindaco fa sapere che “il Comune sta facendo la sua parte”, che è quella di gestire al meglio, nel pieno rispetto delle leggi, le problematiche urbanistiche, per il secondo appare più preoccupato.
 
“La questione Terme è delicatissima, non è una situazione che può essere sbloccata in modo indipendente, il Comune da solo può fare poco. è necessario l’azione da parte della Regione che ha bloccato la vendita all’asta. Il prossimo passo è la riunificazione del patrimonio e la gara per dare il complesso in gestione ad un privato”, conclude.

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