Ex sportellisti multifunzionali: da Roma arriva una nuova speranza - QdS

Ex sportellisti multifunzionali: da Roma arriva una nuova speranza

Michele Giuliano

Ex sportellisti multifunzionali: da Roma arriva una nuova speranza

venerdì 05 Ottobre 2018

Dal ministero hanno assicurato che si sta lavorando per la soluzione definitiva dell'emergenza sociale. Sit-in organizzato dalla Sicilia per tornare a lavorare dopo la soppressione: si apre un tavolo

PALERMO – La marcia su Roma degli operatori degli sportelli multifunzionali siciliani sembra dare i propri frutti, quando ormai sembravano essere arrivati all’ultima spiaggia. Lo si legge nelle parole di Adriana Vitale, uno dei lavoratori che ha realizzato il secondo sit-in davanti il ministero del Lavoro e delle politiche sociali, a Roma, a seguito di un nuovo incontro con il personale del ministero.
 
“Il funzionario – scrive Vitale – in presenza della presidente della Commissione Lavoro Nunzia Catalfo e del senatore Fabrizio Trentacoste, ci ha assicurato che stanno lavorando per la soluzione definitiva dell’emergenza sociale già a partire dai prossimi giorni. Si terrà una riunione tecnica, a seguire un incontro tecnico con i dirigenti regionali per arrivare al tavolo politico/istituzionale con le idee chiare sulle soluzioni in breve tempo”.
 
Tempi brevi, insomma, per avviare finalmente un vero tentativo di risoluzione del problema. Come auspicato dal senatore del Movimento 5 Stelle: “Sono certo che il governo nazionale farà il possibile per risolvere la drammatica e insostenibile condizione in cui versano oggi migliaia di lavoratori siciliani del settore, dopo l’evidente fallimento dei governi regionali che si sono succeduti in Sicilia, che prima hanno illuso e poi dimenticato queste persone!”.
 
Quasi duemila persone, quelle coinvolte, che hanno lavorato per alcuni anni in queste strutture che avrebbero dovuto affiancare i centri per l’impiego per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, per poi rimanere con in mano solo un pugno di mosche. Secondo i dati ufficiali, dal 2005 al 2010 gli Sportelli multifunzionali sono costati la bellezza di 334 milioni di euro. Un investimento enorme da parte dell’amministrazione, che ha portato alla realizzazione di un apparato imponente, costituito da 252 sportelli istituiti in tutta l’Isola, 1.541 lavoratori (all’epoca in cui erano nati gli uffici), di cui la quasi totalità (1.385) assunti a tempo indeterminato.
 
Nella realtà, il sistema, ottimo sulla carta, è andato a sbattere contro la burocrazia e l’immobilismo degli uffici, rimanendo avulso dall’intero mondo del lavoro, per cui la possibilità di trovare effettivamente un impiego attraverso la loro azione erano minime. Come hanno rilevato diversi operatori, gli utenti erano obbligati a rendere dichiarazione di disponibilità, mentre le aziende non avevano alcun vincolo, per cui i pochi posti disponibili non venivano segnalati agli sportelli e ai Cpi, i quali erano impossibilitati a segnalare le opportunità di lavoro nel territorio.
 
L’unica attività possibile, quindi, era quella di supportare i giovani indirizzandoli dopo colloqui orientativi, aiutandoli a compilare il curriculum vitae in maniera efficace, per cercare di comprendere al meglio le possibilità del singolo utente, ma fattivamente rimanendo bloccati in un limbo di inattività e impossibilità di concludere fattivamente dei veri rapporti di lavoro. Un fallimento dal quale gli operatori vogliono risorgere, in qualche modo, affidandosi alle istituzioni.
 
“Abbiamo il dovere di fidarci anche se siamo scottati – scrive ancora Vitale – inoltre ci sono rimasti solo i soldi per tornare e non abbiamo risorse per continuare a stare a Roma, peraltro il sabato e la domenica sarebbero due giorni infruttuosi per la nostra causa e dispendiosi per le nostre tasche vuote. La forza, la determinazione e il coraggio non ci mancano, se dovesse essere necessario, sapremo certamente come agire. Che sia chiaro, nessuno ci fermerà”.

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