Trasporti locali inefficienti, il M5s litiga con i sindacati - QdS

Trasporti locali inefficienti, il M5s litiga con i sindacati

Raffaella Pessina

Trasporti locali inefficienti, il M5s litiga con i sindacati

sabato 06 Ottobre 2018

La deputata Campo: “Regione sborsa 156 mln ma non controlla”. La replica di Asstra Sicilia: “Servizi inadeguati a causa dei tagli”

PALERMO – È polemica tra la associazione Asstra Sicilia, che rappresenta le aziende del trasporto pubblico locale e regionale a capitale pubblico ed a capitale privato che coprono oltre il 70% della spesa nel bilancio regionale e Stefania Campo del Movimento Cinquestelle in merito al ruolo della Regione.
 
Asstra rileva che “la problematica evidenziata sia di gran lunga più complessa e sempre più critica di come è stata rappresentata. Non ci risulta – dichiara il presidente di Asstra Sicilia Claudio Iozzi – che non siano stati fatti controlli dalla Regione o che ci sia la ‘connivenza’ esternata dalla deputata, peraltro le aziende sono già dotate delle tecnologie di controllo flotte a seguito di obbligo imposto con le ultime proroghe. è purtroppo vero, invece, che a causa dei tagli ai corrispettivi perpetrati in precedenza dalla Regione e confermati dall’attuale Governo, di oltre il 50% negli ultimi 6 anni, esistono località penalizzate e senza adeguati servizi di collegamento”.
 
Campo aveva paragonato il trasporto pubblico in Sicilia ad un Far West, nonostante l’esborso di 74 milioni di euro per il trasporto extraurbano e 82 per quello urbano. Secondo la deputata grillina vi sono “corse speciali a tariffe diverse anche sulla stessa tratta, duplicazioni di corse con compagnie differenti e paesi totalmente scoperti, pubblicazione di orari difformi tra il sito della Regione rispetto agli orari realmente applicati, autisti oberati di lavoro e caricati di mansioni improprie, viaggi fantasma e nessun ispettore regionale a vigilare che le aziende rispettino il contratto con Regione Siciliana”.
 
La deputata regionale ha ricevuto a Palazzo dei Normanni i rappresentanti del Fast Confsal del trasporto pubblico in Sicilia. I sindacalisti hanno espresso la loro posizione di contrarietà ai tagli operati dalla Regione “ma siamo altrettanto determinati – hanno detto i sindacalisti – a vigilare il corretto espletamento dei servizi, dalla parte in primis dei viaggiatori, e del rispetto delle norme che tutelano i lavoratori”. La rappresentante del Movimento Cinquestelle si è mostrata stupita dalla mancanza dei controlli da parte dell’amministrazione regionale. “Abbiamo accolto tutte le richieste e i suggerimenti delle sigle sindacali, dei lavoratori del settore e dei passeggeri – ha aggiunto Campo – ma ci stupisce il fatto che la Regione, pur ricevendo tali segnalazioni da anni, non ha mai nè controllato, nè sanzionato, come se ci fosse una sorta di connivenza tra chi non rispetta i contratti e chi dovrebbe controllarli. Sarebbe bastato dotare tutte le flotte di pullman di sistemi gps per controllare in tempo reale, luoghi e orari in cui si trovano i mezzi”. Soluzione questa che Campo proporrà per il prossimo piano dei trasporti. Ma la associazione Asstra non ci sta: “La situazione – è scritto in un comunicato – è sempre più complicata da un bilancio regionale ingessato e, pertanto, certe denunce generiche al settore rischiano di creare solo un polverone e niente di più, se c’è chi sbaglia e ci sono le prove che la deputata proceda con gli organi competenti, saremo i primi a schierarci contro gli abusi. Però allo stesso modo la deputata Campo ci aiuti a chiarire con il Governo regionale quale è la scelta politica che ora incombe, a partire dagli imminenti assestamento di bilancio e finanziaria: si vogliono ripristinare i legittimi stanziamenti e concedere in futuro concreto per il diritto alla mobilità dei siciliani?”.
 
Iozzi ha rilevato che la Sicilia, a differenza delle altre regioni, non usufruisce del Fondo nazionale trasporti per cui tutti gli oneri del trasporto pubblico locale e regionale sono a carico del bilancio regionale e chiede un incontro Stefania Campo per fare chiarezza sulle innumerevoli problematiche.
 
“Le aziende hanno già impugnato al Tar i provvedimenti del Dipartimento regionale trasporti conseguenti ai tagli – ha concluso Iozzi – ma non basta, non possiamo lasciare decidere il futuro del settore in base ai tempi ed agli esiti di un giudizio, occorre una generale presa di coscienza della politica, noi siamo come sempre disponibili ad un confronto con tutti sui temi concreti e non su denunce generiche, auspichiamo che finalmente si possa fare chiarezza e risolvere nel merito i problemi, nell’interesse delle aziende e degli utenti”.

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