Il balcone - QdS

Il balcone

Pino Grimaldi

Il balcone

sabato 06 Ottobre 2018
Costruito nel 1580 da Giovanni della Porta per gli Aldobrandi, ha ospitato ambasciate di vari paesi da quella del Regno di Sardegna a quella di Belgio, Spagna, Impero austro ungarico.
Palazzo splendido che si affaccia sulla Piazza a mirare la colonna di Marco Aurelio che torreggia colà, a Roma da quasi duemila anni: Palazzo Chigi.
 
Acquistato da banchieri di Siena – i Chigi – sempre abitato da nobili famiglie, una delle quali ospitando Carlo Eduardo Stuart fece tenere nel 1770 un concerto a Wolfgang Amadeus Mozart le cui melodie però non sembra abbiano aleggiato più negli anni successivi!
 
Nel 1916 lo Stato Italiano lo acquista e vi colloca il ministero delle colonie e nel 1922 quello degli esteri fino al 1961 allorquando, presidente Fanfani, vi si insedia la sede del Governo ed abitazione primo ministro, mandando alla Farnesina, appena costruita all’Eur, gli Esteri e lasciando a Palazzo del Viminale il ministero degli Interni.
 
Bene. Giorni fa sul balcone all’angolo tra la piazza e via del Corso, dal quale si era affacciato Mussolini per un paio di discorsi (poi traslocato a Palazzo Venezia ne utilizzerà il “famoso” ) e Spadolini per salutare festanti, sciamanti ed urlanti tifosi per la vittoria del campionato del mondo 1982 sulla Germania – con Pertini in stadio! – e nessun altro mai, a sera inoltrata sono venuti fuori il vice primo ministro M5S con nugolo di ministri ed affini monocolori con dita a “V” – come Churchill alla fine della seconda guerra mondiale a Londra da Buckingham Palace con monarca accanto – per “farsi vedere” da una ventina di deputati – sempre monocolore, convocati telefonicamente – ed annunciare al popolo (sempre gli stessi agitanti gialle bandiere) sconfitto che Tria il Def avrebbe sforato del 2,4%!
 
Visi festosi, sorridenti, vasi delle tempie turgidi a rischio ictus, come se l’Italia fosse divenuta la prima potenza economica del pianeta! Scena ripresa da tutte le tv del mondo con commenti che per carità di patria ometto. Mondo del cabaret ribellatosi per invasione di campo.
 
Ora, è stato detto, il governo può durare cinque anni e l’Europa sbraitare quanto vuole. Ed i soldi? Non importa, si troveranno e se non ci sono – non detto, ma pensato – si fabbricano, come una volta, in Banca Italia ed euro a farsi…
 
Se l’apparizione non fosse ridicola e scostumata, sarebbe grave. Il Governo può anche durare il tempo previsto; ma con elezioni europee a Maggio prossimo meglio chiamarlo “governo 5-4 (=1)” dato che appare più che probabile che con i due malversatori azionisti -Lega/5Ms – primo in testa, secondo in calo – esploderà come un pallone gonfiato e di tutti costoro, che qualcuno chiama “incompetenti, ignoranti e maleducati”, resteranno solo ceneri dalle quali, novella Araba Fenice, la destra-lega azionista di maggioranza – potrebbe risorgere. Ma, senza più Bce di veste italica, avrà filo da torcere per non fare dell’Italia, già con 67 mila giovani eccellenze fuggite all’estero, un paese di emigranti.
Suvvia si spranghi il balcone.
A vita.

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