Realizzare joystick ergonomici personalizzati per facilitare i soggetti con disabilità motoria - QdS

Realizzare joystick ergonomici personalizzati per facilitare i soggetti con disabilità motoria

redazione

Realizzare joystick ergonomici personalizzati per facilitare i soggetti con disabilità motoria

sabato 13 Ottobre 2018

Lo scopo di un progetto sviluppato dagli studenti del corso di Informatica medica della Fondazione Its Volta di Trieste

TRIESTE – Un joystick ergonomico personalizzato per facilitare i soggetti con disabilità motoria nella guida della propria carrozzina elettrica. La brillante idea è partita dagli studenti del corso di Informatica medica della Fondazione Its Volta di Trieste, che l’hanno realizzata nell’ambito del Progetto Its 4.0, promosso dal Miur in collaborazione con il dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari per creare un ponte tra scuola e impresa.
 
Dal concept alla realizzazione: con la collaborazione di Damiano Detela, 29 anni, che si è prestato a testare per primo sulla sua carrozzina le innovazioni proposte, il progetto degli studenti dell’Its triestino ha preso corpo con il nome di Spe3D-App (Supporti personalizzabili ed ergonomici in stampa 3D e di App). L’approdo è stato lo sviluppo di due prototipi in stampa 3D e due applicazioni, passando attraverso le cinque fasi del cosiddetto “Design thinking”: Empathize, Define, Ideate, Prototype, Test.
 
“L’idea – ha spiegato Marco Simonetti, responsabile del progetto – nasce dall’osservazione che sul mercato non esistono sistemi ergonomici per il pilotaggio di carrozzine elettriche che rispondano alle esigenze di disabilità tra loro diverse. Abbiamo voluto, pertanto, occuparci di ergonomia delle disabilità, fornendo una soluzione personalizzata”.
 
Con il supporto di Diego Zabot, docente del Project work, e la collaborazione della start up innovativa R3place, gli studenti hanno dato forma ai prototipi del joystick ergonomico e del supporto in cui alloggiare sul dorso della mano uno smartphone. Quest’ultimo è stato indispensabile per misurare, grazie allo sviluppo di un’apposita app e della tecnologia nativamente presente nei moderni smartphone, gli angoli di movimento del polso (flessione-estensione, adduzione-abduzione, pronazione-supinazione). Una seconda app è stata invece progettata per confrontare le traiettorie eseguite con il vecchio joystick rispetto al nuovo prototipo durante il pilotaggio della carrozzina.
 
Il risultato è stato positivo al punto che Damiano, affetto da una disabilità motoria, ha montato sulla sua carrozzina il nuovo joystick disegnato sulla conformazione della sua mano, migliorando le capacità di manovra. Soddisfatti anche i fisiatri coinvolti nella verifica delle misure effettuate in fase di progettazione, mentre l’Irccs Burlo Garofolo è interessato a perfezionare i protocolli di sperimentazione del dispositivo su pazienti affetti da patologie rare e disabilità in età evolutiva. L’ultima buona notizia per gli studenti ideatori di Spe3D-App è arrivata dalla Maker Faire di Roma, in corso proprio questo fine settimana. Il progetto è stato infatti scelto per rappresentare a livello nazionale il percorso Its 4.0 nell’area “Nuove tecnologie della vita”, all’interno di uno spazio espositivo offerto da Unioncamere.

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