Carburanti, arrivano le nuove etichette - QdS

Carburanti, arrivano le nuove etichette

Marco Carlino

Carburanti, arrivano le nuove etichette

martedì 16 Ottobre 2018

Entra in vigore la direttiva dell’Unione europea, nuove sigle sui veicoli e nei distributori. Coinvolti tutti i tipi di autovetture, ciclomotori, motocicli, tricicli, quadricicli, autobus

CATANIA – Una grande rivoluzione investe il mondo dei carburanti. Dal 12 ottobre, infatti, benzina, gasolio, Gpl e metano, sono identificate tramite etichette e sigle, posizionate sia sugli erogatori che sui serbatoi dei nuovi veicoli.
 
Ma come funzionano queste nuove sigle? Le nuove etichette hanno delle lettere e dei numeri inscritti all’interno di tre forme geometriche: per la benzina la forma è circolare, quadrata quella del gasolio, e a forma di rombo per i carburanti gassosi. All’interno di tali sagome compaiono delle lettere e dei numeri: la lettera B per il gasolio, XTL per il gasolio sintetico, H2 per l’idrogeno, CNG per il gas naturale compresso, LPG per il Gpl, LNG per il gas naturale liquefatto.
 
 
Per quanto riguarda la benzina, invece, viene utilizzata la sigla E affiancata da un numero che indicherà la percentuale di etanolo contenuta. Una menzione a parte, invece, meritano i veicoli elettrici e ibridi plug-in e le relative stazioni di ricarica, in quanto non è ancora disponibile la nuova etichettatura, ma la sua creazione è in fase di sviluppo.
 
Un cambiamento che ha le sue origini in una direttiva dell’Unione Europea, approvata nel 2014, ma recepita quest’anno dall’Italia, che comporterà l’obbligo di apporre sulle auto appena immesse sul mercato e su tutte le pompe delle stazioni di rifornimento e di ricarica le etichette carburante conformi allo standard europeo definito nella norma EN 16942.
 
Il Comitato Europeo di Normazione (CEN) su incarico dell’UE ha realizzato un apposito standard sull’etichettatura dei carburanti liquidi e gassosi. La nuova dicitura per i combustibili vige in tutti i 28 Stati membri dell’UE, nei Paesi dello Spazio Economico Europeo (Islanda, Lichtenstein, Norvegia), ma anche in Serbia, Macedonia, Svizzera e Turchia. La direttiva UE riguarderà anche la Gran Bretagna: la nuova disposizione esula, infatti, dalle decisioni del Regno Unito sull’applicazione delle regole UE dopo la Brexit.
 
La nuova disposizione vuole che le etichette vengano applicate su tutte le stazioni di rifornimento dell’Unione e sui veicoli immessi sul mercato per la prima volta o immatricolati a partire dalla data in vigore del provvedimento (cioè il 12 ottobre).
 
Coinvolti nella normativa tutti i tipi di veicoli: autovetture, ciclomotori, motocicli, tricicli, quadricicli, veicoli commerciali leggeri e pesanti e gli autobus. Sui veicoli le etichette si troveranno in prossimità del tappo o dello sportello del serbatoio e sul manuale d’uso e manutenzione. Per quanto concerne la parte di distribuzione, le nuove classificazioni compariranno sia sul distributore di carburante che sulla pistola della pompa per l’erogazione.
 
L’etichetta vuole essere uno strumento visivo per aiutare i consumatori nella scelta del carburante appropriato per il proprio veicolo”, così recita una nota congiunta di Anfia, Up, Confindustria Ancma e Assopetroli. “Il cambiamento – inoltre si legge – nasce anche dall’esigenza di rendere uniformi le etichette in Europa, evitando confusione nei rifornimenti tra un Paese e l’altro”. Un enorme cambiamento per la quotidianità degli automobilisti, ma niente panico, le nuove classificazioni saranno affiancate da quelle tradizionali.
 
Sempre sul tema carburanti è da registrare la fine della breve tregua sull’aumento dei prezzi. In seguito all’innalzamento del prezzo del petrolio delle ultime settimane. Diesel e Gpl registrano i rincari più consistenti, rispettivamente di uno e due centesimi, mentre benzina e metano segnano aumenti meno significativi.

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