Edilizia, niente autorizzazioni a chi non paga professionisti - QdS

Edilizia, niente autorizzazioni a chi non paga professionisti

Raffaella Pessina

Edilizia, niente autorizzazioni a chi non paga professionisti

giovedì 18 Ottobre 2018

Lo prevede un ddl del M5S all’Ars, primo firmatario Giampiero Trizzino. Obiettivo: trasparenza dei contratti e certezza dei pagamenti

PALERMO – In Sicilia non verranno più concesse autorizzazioni edilizie (Agibilità) a coloro che non pagano architetti, ingegneri e professionisti del settore. È quanto accadrà se il Movimento Cinquestelle riuscirà a far approvare il disegno di legge a firma Giampiero Trizzino presentato ieri mattina.
 
Il documento ha l’obiettivo di arginare “la mole di pagamenti insoluti che si registra nel settore edilizio. Il testo – scrive il gruppo Cinquestelle all’Ars – è stato scritto insieme ai professionisti. È stato già depositato e, in più, è stato presentato sotto forma di emendamento al progetto di riforma urbanistica del Governo Musumeci. “Punta a garantire la trasparenza dei contratti, la dignità dei pagamenti e, quindi, della stessa professione”, ha detto Trizzino.
 
 
L’idea non è nuova e prende le mosse da un ddl presentato nella passata legislatura, dove era riuscito ad uscire indenne dalla commissione di merito ma non era mai giunto in Aula. E, come tutti gli altri ddl in sospeso, al termine della legislatura era inevitabilmente decaduto. Oggi il documento rinasce a nuova vita. “Il guadagno medio di ingegneri e architetti siciliani si aggira intorno ai 20mila euro all’anno. Questo è proletariato professionale e a noi fioccano le richieste di intervento da parte dei colleghi – ha affermato Vincenzo Di Dio, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Palermo – sui pagamenti finora non c’è stata certezza. La Regione Calabria ha già approvato qualcosa di simile a questo ddl tre mesi fa. è un disegno di legge che blocca l’evasione fiscale, perché si crea un vero e proprio catasto delle prestazioni e dei pagamenti”.
 
Ma il percorso si preannuncia abbastanza lungo, infatti alla conferenza stampa di presentazione Giampiero Trizzino ha detto che pensa di portarlo in Aula entro l’estate. Considerando che siamo a metà ottobre, si presume che ci vorranno circa otto mesi per il passaggio in commissione di merito per l’esame del testo e le eventuali audizioni. Poi il testo verrà messo all’ordine del giorno ma non si sa quando in Aula potrebbe essere approvato.
 
Alla redazione del disegno di legge hanno preso parte numerosi professionisti di tutta la Sicilia. “Il testo – ha detto Trizzino – mira a stoppare un fenomeno che, purtroppo, è in costante crescita. Le parcelle non pagate ormai non si contano più e parecchie di quelle che vengono pagate sono saldate dopo lunghi periodi, se non anni. Per altre il pagamento va a buon fine soltanto dopo transazioni che decurtano parte dell’importo pattuito in fase di committenza dell’opera”.
 
Il ddl è stato presentato sotto duplice forma di documento autonomo e di emendamento alla riforma sull’edilizia. Nel testo si prevede che lo sportello unico per l’edilizia, nonché gli enti terzi (Soprintendenza, Genio Civile, etc), siano tenuti ad acquisire prima del rilascio dell’autorizzazione richiesta un’autocertificazione rilasciata dai professionisti incaricati che attesti l’avvenuto pagamento dei compensi pattuiti. Analogo via libera con tanto di quietanza dovrà essere prodotta ai comuni alla fine dei lavori dagli incaricati della direzione dei lavori e dagli incaricati di ogni prestazione professionale relativa alla fase di esecuzione dei lavori.
 
Per Vincenzo Di Dio, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Palermo: “È spiacevole che per far valere un ovvio principio si debba ricorrere a una proposta legislativa di questo genere ed è anche sintomatico di un atteggiamento culturale di scarso rispetto per il lavoro altrui”.

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