La formazione degli ingegneri opportunità e funzione sociale - QdS

La formazione degli ingegneri opportunità e funzione sociale

Redazione in collaborazione con Ordine Ingegneri Catania

La formazione degli ingegneri opportunità e funzione sociale

Intervista al Presidente della Fondazione, Mauro Scaccianoce

Valorizzare e tutelare la figura dell’Ingegnere, garantirne il costante aggiornamento tecnico-scientifico e culturale, attraverso la promozione e l’attuazione di ogni iniziativa utile alla professione. È questo lo scopo della Fondazione degli Ingegneri della provincia di Catania, l’organo che – in seno all’Ordine professionale – opera per la formazione degli oltre 5mila iscritti del territorio etneo.
L’attività formativa è una voce irrinunciabile per la categoria, in termini di nuove opportunità lavorative e come strumento per vincere le sfide dell’innovazione. Il presidente della Fondazione Mauro Scaccianoce spiega le ragioni: “La professione dell’Ingegnere è in continua evoluzione, lo scenario che regola il lavoro quotidiano attraversa cambiamenti frenetici. Da un lato i provvedimenti legislativi che riguardano i settori dell’ingegneria sono in continua evoluzione, dall’altro nuove tecnologie e metodologie, e settori innovativi avanzano velocemente. L’aggiornamento spesso è una corsa contro il tempo ma può fare la differenza per i professionisti. Ecco perché la Fondazione si è assunto il dovere di garantire una formazione all’avanguardia coi tempi, che guidi gli ingegneri nella comprensione dei processi e delle tecnologie che si affacciano nel mercato del lavoro. Il Consiglio d’Amministrazione, composto da 15 colleghi, coordina le Commissioni interne per intercettare le esigenze formative degli iscritti, individuando e proponendo le tematiche specifiche su cui è necessario puntare i riflettori”.

Presidente Scaccianoce, fin dal suo insediamento, ha sottolineato che l’aggiornamento professionale non deve essere solo un obbligo ma un’opportunità: in che senso?
“La formazione deve diventare sempre più lo strumento per intravedere in anticipo le nuove esigenze del mercato in costante in evoluzione. Ho avuto modo di constatare quanto l’utilità della formazione degli ingegneri abbia progressivamente beneficiato anche al territorio. È compito del professionista trasferire ai committenti, non soltanto le proprie competenze tecniche, ma anche opportunità innovative e stimoli culturali. Basti pensare a prevenzione antisismica, risparmio energetico, processi di digitalizzazione, gestione dei rifiuti. Non è casuale il fatto che i corsi, i seminari e i convegni della Fondazione vantino la partnership di importanti istituzioni come l’Università di Catania, il Tar, il Tribunale, l’Anac; nonché di affermate realtà imprenditoriali e associazioni di categoria”.
 
La Fondazione di Catania offre un programma didattico tra i più ricchi del contesto italiano, sia in quantità che in qualità. Come è stato raggiunto questo traguardo?
“La nostra priorità è da sempre quella di consentire la fruizione delle attività al maggior numero di colleghi, senza gravare sulle disponibilità economiche. Inoltre, una fascia formativa peculiare è dedicata ai giovani, con focus su etica e deontologia professionale. Infine, l’attenzione equilibrata a tutti e tre i settori dell’Ingegneria (civile-ambientale, industriale, e dell’Informazione) è stata una delle maggiori chiavi di successo”.
 

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