Domani il Consiglio dei ministri per riscrivere il decreto fiscale. Lunedì, invece, l'attesa risposta alla lettera di disappunto della Commissione Ue
ROMA – Sarà un fine settimana di fuoco per il governo GialloVerde: domani è in programma il Consiglio dei ministri per trovare un accordo sulla pace fiscale dopo le polemiche dei giorni scorsi sulla presunta “manina” che avrebbe modificato all’insaputa del M5s il testo del decreto fiscale. “Porto pazienza ma per scemo non passo” – ha commentato il leader del Carroccio, Matteo Salvini, visibilmente irritato da una vicenda dai contorni paradossali ma deciso a non far cadere il Governo “per non fare un regalo al Pd”.
L’altro fronte infuocato è quello europeo. Lunedì la Commissione europea attende la risposta dell’Italia alla lettera contenente il forte disappunto dell’Ue su una manovra economica che secondo Bruxelles conterrebbe una violazione senza precedenti delle regole sulla crescita.
“Ora la palla è nel campo italiano e aspettiamo la risposta per lunedì a mezzogiorno – ha affermato il commissario europeo agli Affari economici Pierre Moscovici, durante una conferenza stampa alla Rappresentanza in Italia dell’Ue, a Roma.
L’ottimismo del premier Conte, il quale sembra deciso a non perdere la calma e resta dell’avviso che la lettera sia l’inizio di un percorso e non una sonora bocciatura, si scontra con le dichiarazioni sempre più esplicite dell’Unione europea, decisa a non fare sconti né all’Italia né a nessuno.
Ha detto Moscovici: “Nessuna decisione è stata presa. La risposta del ministro Tria sarà molto importante.L’Italia sarà trattata come tutti gli altri Stati membri. Non ci sono giochi politici, né discriminazioni, né pensieri reconditi”.
“Come ho fatto con le autorità italiane qui a Roma – ha continuato il commissario – io manterrò un dialogo costruttivo con ciascun stato membro per assicurarmi che restino impegnati in traiettorie di bilancio sane. Lo farò nell’interesse dei cittadini della zona euro e della sua stabilità perchè l’esperienza di questi ultimi anni ci ha dimostrato che un’applicazione intelligente delle regole può stimolare la crescita e la creazione di lavoro riducendo i deficit e in definitiva il debito”.
Patrizia Penna
Twitter: @PatriziaPenna
