Caltanissetta: la Prefetto traccia un bilancio della sua esperienza - QdS

Caltanissetta: la Prefetto traccia un bilancio della sua esperienza

Annalisa Giunta

Caltanissetta: la Prefetto traccia un bilancio della sua esperienza

domenica 21 Ottobre 2018

Prima di andare a dirigere l'Ufficio territoriale del Governo di Lecce, Maria Teresa Cucinotta parla dei quasi quattro anni trascorsi nel territorio nisseno, "che sulla base di investimenti legati alle infrastrutture può assumere quel ruolo centrale della Sicilia capace di farla rinascere"

CALTANISSETTA – Dopo tre anni e dieci mesi di attività sul territorio, la prefetto Maria Teresa Cucinotta ha ricevuto la notizia del suo prossimo trasferimento per andare a dirigere l’Ufficio territoriale del Governo di Lecce.
 
Ottantottesimo prefetto, la seconda donna chiamata a ricoprire questo incarico a Caltanissetta dopo Isabella Giannotta, Maria Teresa Cucinotta si appresta a salutare la città dopo la decisione del Consiglio dei ministri nell’ambito di una serie di movimenti di prefetti proposti al ministro dell’Interno Matteo Salvini.
 
 
 
Originaria di Palermo, insediatasi il 5 gennaio del 2015 al posto di Carmine Valente, destinato a Roma con l’incarico di direttore generale centrale dei servizi civili per l’immigrazione, ha ricoperto in precedenza diversi incarichi alla Prefettura di Palermo, tra cui quello di vice prefetto vicario.
 
È stata anche componente della Commissione che sostituì l’Amministrazione comunale di Scalea, sciolta per infiltrazioni mafiose.
 
"Un ricordo indelebile – ha detto Maria Teresa Cucinotta della sua esperienza nissena – perché è stata la mia prima sede da prefetto e per il tempo di permanenza, che mi ha permesso di approfondire e conoscere ogni aspetto della realtà nissena, sia da un punto di vista lavorativo sia delle ricchezze che ci sono nel territorio e hanno bisogno di essere supportate per far crescere e rivitalizzare la città".
 
"Un territorio – ha aggiunto – che sulla base di investimenti legati alle infrastrutture può assumere quel ruolo centrale della Sicilia capace di farla rinascere".
 
Numerose le attività che hanno visto in questi anni il prefetto impegnato per garantire la presenza dello Stato in città, garantire sicurezza e ordine, risolvere le criticità sul territorio tra cui le numerose vertenze sindacali.
 
"In due anni e mezzo – ha detto – siamo riusciti ad avere assegnato un bene confiscato alla mafia da destinare a sede distaccata della Prefettura e poterlo inaugurare in tempi record. Una grande soddisfazione, anche perché i locali della sede distaccata erano fatiscenti e sono stati adeguati e resi funzionali e all’avanguardia grazie a degli investimenti dell’Agenzia del Demanio e del Ministero".
 
"In merito alle infiltrazioni della criminalità organizzata – ha aggiunto – sotto la mia direzione si è dato impulso a numerose attività per contrastarla. Ho firmato parecchie interdittive antimafia per situazioni emerse grazie alla collaborazione straordinaria delle forze dell’ordine. Ho sciolto il Comune di Bompensiere per mafia e ho effettuato altri accessi ispettivi".
 
"La mia vita lavorativa sull’antimafia – ha concluso – è stata molto impegnata e impegnativa, considerando che lavoriamo con pochissimo personale".

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