Rientrato allarme Tsunami sulla costa ionica siciliana - QdS

Rientrato allarme Tsunami sulla costa ionica siciliana

Pietro Crisafulli

Rientrato allarme Tsunami sulla costa ionica siciliana

venerdì 26 Ottobre 2018

Dopo un'anomalia di dieci centimetri al mareografo di Le Castella conseguente al forte terremoto al largo della Grecia, l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia aveva messo in guardia dal pericolo di un'onda anomala da Messina a Capo Passero consigliando di evitare le spiagge anche in Calabria, Basilicata e Puglia.  Alle 6.48 del mattino diffuso un messaggio di fine Allerta
 

"Per le coste di Calabria, Basilicata, Puglia, Sicilia (Ionio) l’allerta è arancione: possibili variazioni del livello del mare inferiori a un metro. Si consiglia di stare lontani da coste e spiagge".
 
Questo l’alert diffuso all’una e trenta di questa mattina dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia in seguito alla forte scossa di terremoto, di magnitudo 6,8, registrato poco prima dell’una al largo delle coste occidentali della Grecia, nel mar Ionio a pochi chilometri dall’isola di Zacinto a una profondità di dieci chilometri. Una seconda scossa di magnitudo 5.0 è stata registrata alle 7.48.
 
In tutto il sud Italia, ci sono state numerose segnalazioni di cittadini che hanno avvertito il sisma, dalla Sicilia alla Basilicata, dalla Calabria alla Puglia, fino alla Campania.
 
L’ALLARME TSUNAMI
 
"Un’anomalia di dieci centimetri si è osservata al mareografo di Le Castella, in provincia di Crotone che conferma l’allerta tsunami arancione per le coste ioniche italiane".
 
Questo il tweet dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia diffuso in seguito al terremoto registrato in Grecia.
 
In un comunicato diffuso dallo stesso istituto si ipotizzavano possibili variazioni del livello del mare inferiori a un metro e si raccomandava "massima prudenza nelle zone costiere e nei bacini portuali, seguendo le indicazioni delle autorità".
 
Alle 6,48, infine, il Centro Allerta Tsunami dell’Ingv ha diramato il messaggio di fine Allerta dopo avere verificato che le variazioni del livello del mare fossero tornate ai livelli di prima del terremoto.

I DANNI DEL TERREMOTO
 
I maggiori danni sono stati registrati a Zante, in particolare nel maggior porto dell’isola, che comunque resta in funzione.
 
Per diverse ore l’erogazione di energia elettrica è stata interrotta.
 
"Stiamo controllando tutti i villaggi dell’isola, dove ci sono numerosi vecchi edifici", ha detto il portavoce della Protezione civile Spyros Georgiou, aggiungendo che la mancanza di elettricità rende le cose più difficili, ma i tecnici sono al lavoro e si spera che presto verrà ripristinata.
 
In una delle vicine isole Strofadi sono stati segnalati pesanti danni all’antico monastero, con il crollo di gran parte della torre.
 
Parte di una chiesa è crollata anche nella città di Pyrgos, sulla costa.

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