Viaggiatori italiani tra tecnologia e tradizione - QdS

Viaggiatori italiani tra tecnologia e tradizione

Marco Carlino

Viaggiatori italiani tra tecnologia e tradizione

venerdì 26 Ottobre 2018

Secondo la Coldiretti le vacanze estive 2018 sono state organizzate online come mai prima. Ma per eDreams per orientarsi i turisti preferiscono ancora la guida cartacea

CATANIA – Turista tecnologico, ma con un occhio alla tradizione. Sembra un paradosso, ma dalle ricerche di Coldiretti/Ixè e eDreams è emerso rispettivamente che le vacanze 2018 sono state le più online di sempre, ma per orientarsi il viaggiatore non usa lo smartphone, come ci si potrebbe aspettare, bensì la vecchia e cara guida cartacea. Il profilo del turista contemporaneo può definirsi, dunque, ambivalente.
 
Il primo dato degno di nota è che per i 38,5 milioni di italiani in vacanza l’estate scorsa, la rete è stata la vera protagonista nelle scelte della destinazione, degli alloggi, dei ristoranti e delle serate di svago, determinando un vero e proprio boom dei portali del settore turistico, così come segnala la Coldiretti.
 
 
 
Un profondo cambiamento nelle abitudini degli italiani, che sono pronti a cambiare mete e programmi sulla base delle molteplici informazioni reperite in rete.
 
Internet – sottolinea ancora la Coldiretti – è entrato nelle abitudini vacanziere degli italiani, che per il 32% hanno prenotato da soli sui siti web delle strutture recettive, mentre il 17% si è affidato a siti specializzati lasciandosi guidare anche dai giudizi degli altri ospiti.
 
Tra i tradizionalisti il 16% ha contattato telefonicamente le strutture, il 23% preferisce non prenotare e appena il 12% si rivolge a tour operator o agenzie.
 
Più della metà degli italiani (57%) che in vacanza mangia abitualmente fuori casa – continua la Coldiretti – verifica i locali su Internet e lascia recensioni su ristoranti, agriturismi, pub o pizzerie che frequenta. La rete è stata di aiuto anche per la ricerca dei souvenir alimentari, irrinunciabili per più di quattro italiani su 10 (42%).
 
Secondo quanto emerge, invece, da un’indagine condotta da eDreams, una delle più grandi società di viaggi online al mondo, su un campione di 13 mila persone di Italia, Stati Uniti e altri Paesi chiave europei, il 43% degli italiani non riesce a fare a meno di acquistare guide turistiche cartacee.
 
Un dato abbastanza significativo, che oltre ad essere uno dei più alti della media europea, intorno al 39%, evidenzia l’ancora intatto fascino che la carta stampata esercita sui turisti italiani. Ne trae sicuramente vantaggio questo settore dell’editoria, che d’altronde pare non conoscere la crisi, come testimonia il notevole spazio occupato nelle librerie sia fisiche che digitali.
 
Un altro dato che crea scalpore è sicuramente quello riguardante la fascia d’età che ricorre alle guide cartacee invece che servirsi dei dispositivi tecnologici.
 
In modo abbastanza sorprendente, infatti, sono i giovani a essere attratti dagli strumenti tradizionali: ben il 44% dei viaggiatori tra i 20 e i 29 anni acquista guide cartacee, la percentuale più alta in Europa.
 
La realtà, però, è che uno di questi modus operandi non esclude necessariamente l’altro: si può infatti acquistare la guida per fare il punto, selezionare, confrontare e farsi un’idea di massima, e successivamente nella quotidianità, affidarsi all’agilità e rapidità dello smartphone.
 
Contrariamente alle aspettative, la generazione degli over 60 è invece quella più digitale. Il 30% dei cosiddetti “baby boomer” in viaggio si orienta esclusivamente con il telefono, più del doppio dei coetanei europei, che si attestano al 16%, e appena sotto i millenials, 31%.
 
Se poi dovesse capitare di ritrovarsi in vacanza senza telefono, i viaggiatori italiani non si farebbero prendere dal panico, quasi la metà, infatti, ha l’abitudine di stampare sempre il biglietto aereo, con una percentuale del 49% rispetto alla media europea del 38.
 
Unica preoccupazione, l’impossibilità di scattare fotografie.

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