Omicidio Desirée: preso il quarto uomo a Foggia - QdS

Omicidio Desirée: preso il quarto uomo a Foggia

redazione

Omicidio Desirée: preso il quarto uomo a Foggia

venerdì 26 Ottobre 2018

La Squadra mobile di Foggia ha arrestato il presunto quarto uomo che sarebbe coinvolto nella morte di Desiree, la sedicenne uccisa in un edificio dismesso nel quartiere di San Lorenzo a Roma. Si tratterebbe di un gambiano di 32 anni di nome Yousif Salia

ROMA – La Squadra mobile di Foggia ha arrestato il presunto quarto uomo che sarebbe coinvolto nella morte di Desiree, la sedicenne uccisa in un edificio dismesso nel quartiere di San Lorenzo a Roma. Si tratterebbe di un gambiano di 32 anni di nome Yousif Salia fermato nella periferia del capoluogo dauno. I primi tre fermati sono i immigrati irregolari accusati di omicidio volontario, violenza sessuale e cessione di stupefacenti.
 
Quella di Desirée “è una vicenda terribile, alla famiglia vanno le nostre condoglianze. Il punto è riuscire a far sì che nelle città e nei quartieri ci sia una progettazione vera, e ci siano le risorse per fare progettazione, altrimenti rimane tutto sulla carta”. Lo ha detto il presidente della Camera Roberto Fico presenziando in Campidoglio al IV Forum delle Autorità Metropolitane Europee – Ema. “Problemi così complessi – ha aggiunto Fico – non si risolvono con la sola forza, ma con la forza delle idee e la programmazione integrata con le famiglie, le università, le città che collaborano. Non possiamo dare risposte sempre uguali a problemi complessi e diversi”, ha concluso.
 
“Dico assolutamente no alle ronde, la ronda non è una risposta. Noi dobbiamo creare coesione tra le persone. Siamo indignati tutti quanti e profondamente addolorati per i fatti che sono avvenuti. Ma le ronde non sono le risposte”. Lo ha ribadito la sindaca di Roma Virginia Raggi a margine dell’Ema 2018 in Campidoglio.
 
“La risposta – ha proseguito Raggi – è quello che sta avvenendo già in altre parti della città: una sorta di controllo di vicinato. Sono i cittadini che insieme alle forze dell’ordine collaborano per segnalare l’illegalità e ricostruire quel tessuto di legalità che è fondamentale per abitare in sicurezza nelle nostre città”.
 
Sono previsti per questa mattina, nel carcere di Regina Coeli, gli interrogatori di convalida e garanzia degli immigrati fermati in relazione alla morte di Desiree Mariottini, la ragazza di 16 anni trovata senza vita a Roma, in uno stabile occupato nel quartiere San Lorenzo. L’atto istruttorio si svolgerà davanti al giudice delle indagini preliminari Maria Paola Tomaselli. La Procura, con il pm Federico Pizza, contesta i reati di omicidio, violenza sessuale e cessione di stupefacenti. Ieri mattina, inoltre, il legale di fiducia della mamma di Desiree, l’avvocato Valerio Masci, ha avuto un incontro con il pm.
 
“L’unica cosa certa è che Desirée è morta e che era una ragazza sempre seguita dalla famiglia, in particolare dalla madre e dalla nonna che l’avevano cresciuta”, ha detto il penalista lasciando gli uffici della cittadella giudiziaria di piazzale Clodio. Mercoledì la giovane aveva chiamato la nonna raccontandole di aver perso l’autobus e aggiungendo che avrebbe passato la notte da un’amica. La telefonata era però arrivata da un’utenza privata, una circostanza che ha insospettito e messo in allarme la nonna e la madre, che si sono messe subito alla ricerca della giovane a Latina e a Cisterna, ma senza risultati”. “Quando è stato possibile abbiamo presentato una denuncia di scomparsa ai carabinieri. Ma l’unica notizia arrivata alla famiglia è stata poi quella della morte e del ritrovamento del corpo nella mattinata di venerdì dopo una telefonata che, alle 4 di mattina, richiedeva l’intervento del 118”.
 
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha commentato così l’arresto della quarta persona ricercata per la morte di Desiree a Roma: “Catturato a Foggia il quarto verme che avrebbe stuprato e portato alla morte Desirée. Si tratta (guarda caso) di un immigrato clandestino”.

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