Cantieri di servizio e di lavoro, Comuni lenti l'Assessorato proroga i termini - QdS

Cantieri di servizio e di lavoro, Comuni lenti l’Assessorato proroga i termini

Michele Giuliano

Cantieri di servizio e di lavoro, Comuni lenti l’Assessorato proroga i termini

sabato 27 Ottobre 2018

La scadenza per presentare i documenti è stata posticipata alle ore 13 del 30 ottobre. I municipi continuano a perdere tempo nell’invio della documentazione necessaria. Per cantieri di servizio sono stati stanziati venti milioni di euro, per quelli di lavoro cinquanta milioni

PALERMO – Da tutti i fronti istituzionali giungono lamentele. Troppo pochi soldi per i Comuni, eppure, quando qualcosa viene messo a disposizione, non sembra esserci la volontà di usufruirne. Il comunicato dell’assessorato regionale della Famiglia, delle Politiche sociali e del Lavoro parla chiaro. Sono stati riaperti i termini per la presentazione dei progetti per il finanziamento di cantieri di servizi, perché un “cospicuo numero di Comuni non hanno fatto pervenire entro i termini stabiliti i documenti previsti”.
 
Per evitare, quindi, che queste mancanze vadano a “penalizzare determinate categorie di soggetti emarginati e svantaggiati, al fine di un completo utilizzo delle risorse nell’interesse della comunità”, è stato deciso di concedere qualche altro giorno per completare l’istruttoria, per cui la scadenza è stata spostata al 30 ottobre alle ore 13. Un paradosso, viste le necessità cospicue dei Comuni, che grazie ai cantieri di servizi possono svolgere piccoli lavori di manutenzione e mini appalti, per rendere il territorio più bello ed efficiente.
 
A questo serviranno i cantieri di servizio e di lavoro. I primi già pronti a cominciare, i secondi quasi al via, se non fosse per l’inadempienza degli uffici, che sembrano essere, alla fine della fiera, poco interessati a reperire fondi da qualunque cassa essi provengano. Si tratta invece di contributi importanti, che permetteranno, con i cantieri di servizio, di svolgere tante attività utili allo svolgimento di piccole opere necessarie per il mantenimento del decoro cittadino, come la manutenzione del verde pubblico e della segnaletica stradale, lo spazzamento di vie e piazze e altre piccoli interventi, dando, allo stesso tempo, a tante persone in situazione di disagio economico e sociale un piccolo introito, che aiuterà tante famiglie a sbarcare il lunario.
 
I cantieri di lavoro, invece, sono mini appalti per realizzare opere pubbliche comunali in cui impiegare disoccupati. Generalmente si realizzano manutenzioni di strade e opere pubbliche in genere. A breve, quindi, la pubblicazione del bando che consentirà l’accesso alle diverse graduatorie previste dalla normativa. Anche in questo caso, in prima battuta, un Comune su tre in Sicilia aveva deciso di snobbare i cantieri lavoro. Poi il “richiamo” dell’assessorato regionale al Lavoro, che ha tirato le orecchie agli amministratori degli enti locali, con conseguente slittamento dei termini, un richiamo che evidentemente ha colto nel segno.
 
Alla fine appena 15 su 390 i Comuni che hanno deciso di non presentare alcuna istanza. In pratica quasi nessuno ha voluto alla fine perdere questa occasione, che seppur piccola, permette di tappare qualche buco.
 
L’assessore regionale al Lavoro Mariella Ippolito aveva parlato di “opportunità” che rischiavano di perdersi, con l’obiettivo di poter accedere a tanti soldi da poter investire nelle proprie attività, aiutando le fasce più deboli. L’appello ha funzionato e quindi tutti felici e contenti. Se per i cantieri di servizi sono stati stanziati 20 milioni di euro, per i cantieri di lavoro sono previsti 50 milioni destinati ai Comuni siciliani con una popolazione fino a 150 mila abitanti.
 
Le graduatorie dei beneficiari sono stilate dai Centri per l’Impiego e dai Comuni, che potranno in questo modo gestire i cantieri lavoro e i cantieri servizi. Le somme assegnate saranno specificate in un decreto, mentre con un avviso saranno impartite le istruzioni per la redazione e la presentazione dei progetti esecutivi.

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