Maltempo: i Verdi, "Conte rinuncia a fondi per bonificare il territorio" - QdS

Maltempo: i Verdi, “Conte rinuncia a fondi per bonificare il territorio”

redazione

Maltempo: i Verdi, “Conte rinuncia a fondi per bonificare il territorio”

domenica 04 Novembre 2018

La denuncia: ha rifiutato un prestito di 800 milioni di euro dalla Banca Europea per combattere il dissesto idrogeologico. Bonelli, "La scusa del Ministro Costa di non fare debiti perché non è da buon padre di famiglia  non regge di fronte a quanto avviene". E il Governo "Favorisce abusivi e condoni". Attacchi anche da LeU, "Chiuse due Unità di missione su rischio idrogeologico e sismico"

"Ci troviamo in un Paese che sta soffrendo flagellato da un’ondata di maltempo, e l’esecutivo di Conte, oltre a non prendere nessun tipo di misura per difendere il territorio, si concede anche il lusso di rifiutare un prestito di 800 milioni di euro a tasso agevolato dalla Banca Europea, che sarebbe stato destinato proprio a combattere il dissesto idrogeologico".
 
Lo ha scritto in una nota il Verde Angelo Bonelli.
 
"La scusa di ‘non fare debiti perché non è da buon padre di famiglia’ propugnata dal Ministro Costa non regge – prosegue Bonelli -. Non sta in piedi vedendo l’Italia e i suoi abitanti messi in ginocchio da un clima che sta cambiando e sta producendo danni per miliardi di euro. Tra l’altro questo Governo ha fatto pagare agli italiani in due mesi cinque miliardi di euro a causa dello spread, ma rinuncia a un miliardo di euro in prestito praticamente a tasso zero per il dissesto idrogeologico".
 
"È vergognoso – prosegue l’ecologista – che regioni massacrate come il Veneto non possano beneficiare di 120 milioni (come previsto dal piano andato in fumo) per mettere in sicurezza il territorio, così come rinunciare a 200 milioni da destinare in riparazione di strade, ponti e argini, ovvero tutti quegli interventi che le amministrazioni locali non riescono a fare per mancanza di fondi".
 
"Dobbiamo prendere atto che a questo esecutivo della tutela dell’ambiente e del territorio non importa proprio un bel niente – conclude Bonelli -, ma porta avanti politiche obsolete e pericolose".
 
"Se in queste ore – ha affermato Bonelli in una nota firmata con Claudia Mannino – il maltempo dal nord al sud Italia sta lasciando dietro di se una scia di danni inimmaginabili, ma anche, purtroppo delle vittime, i principali responsabili sono gli amministratori locali che hanno permesso che l’abusivismo dilagasse, e il Governo, che nella finanziaria licenziata non ha investito un euro per fronteggiare i cambiamenti climatici e il dissesto idrogeologico".
 
"La assoluta assenza di programmazione – si legge nella nota – , da parte di questo e dei precedenti governi, è scandalosa. La questione dell’ambiente e del cambiamento climatico continua a essere la Cenerentola dell’agenda politica italiana. E nessuno pensa di intervenire contro la sciagurata cementificazione del territorio, in barba alle leggi esistenti, visto che l’Istat certifica che ben il 20% delle case costruite nel nostro Paese sono abusive, con punte del 49% proprio in Sicilia dove è maturata la tragedia di queste ore".
 
E in Sicilia e nel centro Italia, si afferma nella nota "il reticolo idrografico minore è quasi scomparso a causa dell’abusivismo edilizio, dell’urbanistica espansiva spesso in deroga che non tiene conto dell’esigenza di avere suoli drenanti, e per la chiusura di molti canali".
 
"Ma la strategia di questo Governo sugli abusivi – prosegue la nota – è un’altra: aiutarli a condonare le case costruite in barba alle leggi, anche in zone ad alto valore naturalistico e a rischio idrogeologico, come testimonia il condono su Ischia contenuto nel DL Genova. Se amministratori e Governo continueranno a gestire il problema inseguendo ogni volta le emergenze, passeremo i prossimi mesi e anni a contare ancora danni e vittime".
 
Attacchi all’esecutivo pentaleghista anche da Leu:  "In momenti di emergenza come quelli che stiamo vivendo il Governo dovrebbe cercare soluzioni, non sollevare polemiche per coprire la propria incapacità".
 
"Davanti all’Italia che frana e va sott’acqua – ha detto la deputata LeU Rossella Muroni – appaiono ancora più gravi le scelte fatte dal Governo Conte negli ultimi mesi: sono state chiuse Italia Sicura e Casa Italia, l’Unità di missione su rischio idrogeologico e il Dipartimento sul rischio sismico che avevano dato quanto meno una road-map di progetti e finanziamenti necessari".
 
"Come se non bastasse – ha accusato la Muroni – il Governo giallo-verde rifiuta le risorse europee della Bei anti dissesto idrogeologico per manifesta incapacità di comprensione dell’emergenza in corso. E con il decreto Genova ha approvato due condoni edilizi, quelli per Ischia e per il Centro Italia, per cui ora abbiamo già gli abusivi delle zone colpite dal maltempo che chiedono anche loro un condono ad hoc".
 
"Nei miei interventi in Aula – ha proseguito – avevo segnalato proprio questi due rischi: trovarsi in pieno autunno senza avere una strategia reale contro il dissesto idrogeologico e in balia del mutamento climatico, creare un pericoloso precedente tra calamità naturale e richieste di nuove sanatorie. La sicurezza dei cittadini passa per la messa in sicurezza di territorio, fiumi e montagne; per il contrasto all’abusivismo edilizio, per lo stop al consumo di suolo e per la rigenerazione edilizia. Necessario anche un piano di adattamento ai mutamenti climatici in atto".
 
"Invece – ha concluso la deputata di LeU – ci troviamo con un Governo in balia degli eventi e un ministro dell’Interno che, tra un selfie e l’altro, fa lo sciacallo e prova a scaricare le responsabilità. Cosa ha fatto la Lega – che ha amministrato gran parte del Nord Italia – in questi anni per mettere in sicurezza i suoi cittadini?".
 

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