Il Presidente della Regione all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Unipa. Tirocini a Palazzo d’Orléans, pronto bando per neolaureati
PALERMO – Il Presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, prosegue sulla strada per portare a Palazzo d’Orléans mediante la formula del tirocinio formativo neolaureati siciliani che metteranno al servizio della Regione le proprie competenze.
Proprio ieri, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico 2018/2019, durante il suo intervento, Musumeci ha annunciato che “manca qualche giorno per rendere pubblico il bando e consentire ad almeno 100 neolaureati di poter accedere ai tirocini” alla Regione. L’idea è di insediare nell’amministrazione regionale – ha spiegato – neo laureati con specifiche vocazioni e competenze, consentendo tirocini per 12-18 mesi nel settore tecnico, finanziario, giuridico, urbanistico, agrario”.
Un progetto che aveva sollevato non poche polemiche da parte dei sindacati, che temono assunzioni mascherate, e dal Movimento Cinquestelle. Ma Musumeci aveva rispedito le polemiche al mittente. “L’idea di impiegare neolaureati negli uffici regionali – aveva detto in quella occasione il presidente della Regione – dando così la possibilità ai giovani di fare un’esperienza formativa con uno stage alla Regione era stata avanzata proprio dal Movimento 5 Stelle. Era uno dei punti del programma della campagna elettorale per le regionali. Le risorse sono semplicissime da trovare, basta dimezzare i vitalizi e recuperare così 7 milioni di euro l’anno per poter sostenere la manovra”.
A proposito di laureati e di Università, Musumeci ha ribadito l’impegno del suo governo, “improntato a collaborazione” con gli Atenei dell’Isola. “Lo abbiamo fatto sin dal nostro insediamento, 11 mesi fa – ha detto – perché avevamo compreso appieno che l’Università non è un luogo solo per studenti, un luogo solo di formazione, ma una straordinaria miniera di competenze, di risorse, di talenti – ha aggiunto -, una miniera a cui bisogna attingere, soprattutto quando la Regione si trova fortemente depauperata di risorse, di energie, di competenze, di alte specializzazioni. La Regione deve essere sintesi degli interessi legittimi diffusi del territorio e deve saper guardare al futuro valorizzando le competenze che gli Atenei offrono. Questa Regione – ha concluso Musumeci – vive un momento difficile ma con l’ottimismo dell’intelligenza, che è nel codice genetico di noi siciliani, dobbiamo saperci rialzare e guardare avanti per riconsegnare ai nostri ragazzi una terra diversa e migliore”.
Musumeci ha anche detto che non devono esserci muri tra la Regione e gli Atenei dell’Isola. “La Regione deve essere sintesi degli interessi legittimi diffusi del territorio e deve saper guardare al futuro valorizzando le competenze che gli Atenei offrono”.
E ha ricordato come la Regione sia stata vicino agli atenei in questi mesi ed in particolare all’Università di Palermo.
“Basti pensare alla rinnovata mensa dell’Ersu, inaugurata alcuni giorni fa che consentirà di fornire circa 800mila pasti l’anno agli studenti. Abbiamo consentito – ha detto Musumeci – di raddoppiare le borse di studio per gli studenti permettendo di coprire almeno il 70 per cento della richiesta, siamo intervenuti per le borse di studio dei dottorati di ricerca e degli specializzandi”.
Il presidente della Regione ha ricordato anche il ddl per il diritto allo studio. “Era atteso da tanti decenni ed è già in commissione all’Assemblea regionale siciliana e sta per approdare in Aula. Lo abbiamo voluto per colmare una grave lacuna”.
