Denunce retributive e contributive lavoratori agricoli, ecco cosa cambia - QdS

Denunce retributive e contributive lavoratori agricoli, ecco cosa cambia

Maria Papotto

Denunce retributive e contributive lavoratori agricoli, ecco cosa cambia

martedì 06 Novembre 2018

L’1 gennaio 2019 segnerà il passaggio dal sistema trimestrale Dmag a quello mensile Uniemens. Maggiore trasparenza e velocità dell’informazione sui rapporti di lavoro in agricoltura

ROMA – Siamo finalmente giunti ai nastri di partenza per transitare dall’uso del sistema trimestrale Dmag a quello mensile Uniemens per l’invio delle denunce retributive e contributive dei dipendenti agricoli.
 
Alla luce di tale normativa in materia di adattamento del sistema Uniemens al settore agricolo, i datori di lavoro o intermediari, autorizzati ai sensi dell’articolo 1, della Legge n. 12/1979, o iscritti all’Albo dei periti agrari o agrotecnici sarebbero stati tenuti, a partire dal 1° gennaio 2018, alla trasmissione delle denunce degli operai agricoli utilizzando il canale Uniemens.
 
Ahimè, l’art. 1 comma 1154 della L. 205 del 21/12/2017, c.d. Legge di Bilancio 2018, ha posticipato di un anno il passaggio dell’invio delle denunce mensili retributive e contributive dei dipendenti agricoli, mantenendo in essere, per tutto il 2018, l’invio trimestrale con il tradizionale sistema Dmag.
 
Tale significativo cambiamento era stato previsto, ancor prima dall’art. 8 comma 2 della legge n. 199 del 2016 ai fini dell’adattamento del sistema Uniemens al settore agricolo. Ma, per effetto della suindicata proroga introdotta dalla legge di bilancio 2018, all’interno dell’art. 15 comma 1 del d. lgs 14 settembre 2015 n. 151, le parole ‘gennaio 2018’ sono state sostituite con i termini ‘gennaio 2019’.
 
L’idea di utilizzare il sistema Uniemens allargandolo anche alla platea per la trasmissione dei dati retributivi e contributivi dei dipendenti agricoli, pone le basi nel cercare di garantire una maggiore trasparenza e velocità dell’informazione sui rapporti di lavoro in agricoltura, e al contempo di migliorare la qualità dei flussi, con conseguenti benefici per le aziende, intermediari e Inps.
 
Sul piano strettamente operativo, il passaggio dal sistema Dmag al sistema Uniemens rappresenta, di certo, l’occasione per consolidare e stabilizzare i controlli e le modalità espositive dell’intero flusso, ed in particolar modo, prevenire e contrastare il caporalato e il lavoro nero in agricoltura. Dal suo canto, alla luce della modifica apportata dalla legge di Bilancio 2018, l’Inps ha avviato una serie di cambiamenti nella gestione degli adempimenti previste per la gestione delle deleghe delle aziende agricole e per l’invio delle denunce mensili retributive e contributive dei dipendenti agricoli.
 
Con il messaggio n. 892 del 27 febbraio 2018, ha comunicato la proroga del termine per il passaggio dal sistema Dmag al sistema Uniemens dal 2018 al 2019. Ed ancor prima, l’Inps con il messaggio n. 4921 del 07 dicembre 2017 aveva disciplinato un sistema di profilazione dei soggetti abilitati agli adempimenti per le aziende agricole, quale unico documento per gli adempimenti in materia previdenziale e contributiva.
 
Considerata la nuova profilazione e abilitazione ai servizi per l’agricoltura, l’Inps con il messaggio n.1618 del 14 aprile 2018 ha informato i professionisti titolari delle deleghe indirette e le associazioni di categoria che gestiscono le aziende agricoli, in merito all’iter da seguire per la nuova procedura di validazione e attivazione delle deleghe all’interno dell’area ‘Gestione deleghe’ in sostituzione delle modalità e procedure abilitative fin a quel momento esistite.
 
Il fine dell’evoluzione nella nuova procedure di gestione delle deleghe e l’utilizzo dei flussi Uniemens per le denunce retributive e contributive per le aziende agricole, è quello di armonizzare le procedure di gestione anche per le aziende agricole, implementando da una parte, un’unica anagrafica dei soggetti contribuenti all’interno del sistema di ‘Gestione deleghe’ e dall’altra di rafforzare l’attività ispettiva a garanzia di una maggiore trasparenza nella gestione dei rapporti di lavoro nel settore agricolo.

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