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Catania – Pronto soccorso dal Vittorio al Policlinico, il trasloco che non convince le associazioni

Melania Tanteri

Catania – Pronto soccorso dal Vittorio al Policlinico, il trasloco che non convince le associazioni

martedì 06 Novembre 2018

Nuova organizzazione dal 18 novembre, ma senza l’apertura del San Marco si temono disagi

CATANIA – Si avvicina il “giorno del giudizio” per la sanità siciliana. In particolare per la tenuta del sistema di emergenza della città di Catania: il prossimo 18 novembre chiuderà infatti il Pronto soccorso dell’Ospedale Vittorio Emanuele, presidio sanitario di via Plebiscito, in pieno centro cittadino e aprirà i battenti il nuovissimo Pronto soccorso del Policlinico, nosocomio situato nella zona nord della città, in via santa Sofia.
 
Un cambiamento previsto da anni, parte integrante della rimodulazione del sistema sanitario regionale che, per Catania, vuole i presidi di emergenza collocati nella zona circostante il centro cittadino. Con l’apertura del Policlinico si avrà dunque la copertura della parte settentrionale della città, che si aggiungerà a presidio del Cannizzaro a Est e del Garibaldi in centro città. Manca ancora il San Marco, ospedale realizzato a Librino che, dopo ritardi su ritardi, dovrebbe inaugurare la propria attività nella prossima primavera. Troppo tardi per alcuni, come la rete delle associazioni della sesta municipalità che lamenta la scopertura di un’ampia zona di Catania.
 
“Catania sud resta senza pronto soccorso – osservano alcuni rappresentanti dei cittadini. Con la chiusura dell’Ospedale Vittorio Emanuele e senza il San Marco, si troveranno scoperte le zone Centro storico, Monte Po, Nesima, San Leone, Rapisardi, Cibali, San Giorgio, Librino, Pigno, San Giuseppe La Rena, San Francesco La Rena, Zia Lisa, Villaggio Sant’Agata, Vaccarizzo e la Zona industriale, ma anche tante altre zone comprese Misterbianco e Motta. Questi quartieri verranno privati del pronto soccorso – prosegue la nota che da alcuni giorni sta girando – più di centomila persone rischiano di trovarsi in seria difficoltà”. Da qui la scelta di organizzare una protesta, prevista per il prossimo 11 novembre, proprio davanti il nuovo – ma chiuso – ospedale San Marco. “Vogliamo che sia aperto – proseguono i cittadini – non si può giocare con la vita della gente”.
 
Intanto, per comunicare alla cittadinanza la chiusura del pronto soccorso del Vittorio Emanuele e lo spostamento dei reparti di emergenza al Policlinico, è partita una campagna pubblicitaria. I testimonial sono gli stessi medici, come spiega l’assessore regionale alla Sanità, Ruggero Razza, sulla propria pagina Facebook.
 
“Ho visto i cartelloni con i protagonisti della campagna informativa relativa all’apertura del nuovo pronto soccorso del Policlinico di Catania. So che non sono attori – scrive. Si tratta, infatti, di autentici medici ed infermieri in servizio presso il pronto soccorso dell’ospedale Vittorio Emanuele che, come è noto, dal 18 novembre verrà trasferito nella nuova sede di via Santa Sofia così come tutta la squadra che da sempre assiste quanti necessitano di cure in Emergenza-Urgenza”.
 
Alcuni di loro sono stati vittime di “quelle odiose aggressioni che tutti abbiamo condannato, ma loro, spontaneamente, in questa importante scommessa che prenderà il via fra poche settimane hanno scelto di ‘metterci la faccia’, dimostrando senso di appartenenza e contribuendo a dare continuità ad una tradizione, quella del ‘Vittorio Emanuele’, che proseguirà con il nuovo pronto soccorso per adulti del Policlinico. Grazie a tutti loro – aggiunge – e grazie, fin da subito, a quanti continueranno ad occuparsi dei cittadini con la stessa dedizione in un luogo che rappresenterà un modello per la Sicilia nelle cure in emergenza”.

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