Abusivismo e rischio idrogeologico, ieri primo confronto con i sindaci - QdS

Abusivismo e rischio idrogeologico, ieri primo confronto con i sindaci

Raffaella Pessina

Abusivismo e rischio idrogeologico, ieri primo confronto con i sindaci

venerdì 09 Novembre 2018

Incontro tra AnciSicilia e Micciché sul Ddl annunciato dal Governo. Inizio di dialogo dopo i tragici fatti che hanno colpito la Sicilia

PALERMO – Le vittime di questi ultimi giorni causate da smottamenti e alluvioni hanno scosso le coscienze, in particolare dopo il funerale delle vittime di Casteldaccia e, ieri, dopo il ritrovamento del corpo di Giuseppe Liotta, il medico scomparso sabato sera a causa del nubifragio mentre stava raggiungendo l’ospedale di Corleone. Ieri anche l’Aula della Camera dei deputati ha tributato un applauso unanime alla sua memoria.
 
Dopo oltre quattro giorni di ricerche il cadavere è stato trovato in territorio di Roccamena (leggi qui), nel vigneto di un’azienda agricola allagata dal fiume Belice sinistro. “Quello che temevamo – ha detto il presidente della Regione, Nello Musumeci – è purtroppo accaduto. La tragica fine di Giuseppe Liotta, che rende ancora più pesante il già drammatico bilancio della calamità dei giorni scorsi, è avvenuta mentre il professionista andava a compiere il proprio dovere di medico ospedaliero, malgrado l’inclemenza del tempo. Un atto di alto senso civico che voglio sottolineare con forza. La comunità siciliana è vicina ai familiari del dottor Liotta, in questo momento di grande dolore”.
 
“Manifestiamo dolore e pietà per questo giovane medico che sentiamo come figlio e fratello, e che è morto per andare al lavoro", ha detto Giorgio Trizzino di M5S. Alla famiglia di Liotta il cordoglio della Camera, manifestato dal vicepresidente Ettore Rosato.
 
Espressioni di cordoglio sono giunte da più parti del mondo politico – a partire dal vice presidente della Camera, Ettore Rosato – mentre l’Azienda sanitaria provinciale di Palermo ha annunciato di voler mantenere vivo il ricordo di Liotta intitolandogli il reparto di Pediatria dell’ospedale Dei Bianchi di Corleone.
 
Intanto, il presidente Musumeci ha effettuato ieri dei sopralluoghi a Sciacca, una delle zone maggiormente colpite dai nubifragi, e ha dichiarato che sarà inevitabile rimuovere il cemento che “in maniera cinica e spregiudicata, è stato versato qui negli anni Novanta”. Il governatore, accompagnato dal responsabile della Protezione civile Calogero Foti, ha incontrato il sindaco Francesca Valenti e percorso a piedi l’area attigua al torrente Cansalamone, che da anni, quando si verificano condizioni particolarmente critiche, è soggetto a ripetuti straripamenti.
 
“Vedremo quali risorse il Governo di Roma destinerà alla Sicilia – ha detto Musumeci – e, di conseguenza, programmeremo gli interventi di mitigazione del rischio nei circa trecento siti ad alto rischio idorogeologico della nostra regione. Non si può pensare certo che possa essere solo il mio Governo a portare la croce degli investimenti, anche perché non sono più sufficienti le manutenzioni. Occorrono interventi strutturali”.
 
E proprio per discutere di abusivismo e rischio idrogeologico e del Ddl annunciato dal Governo su questo tema, si sono incontrati a Palazzo dei Normanni una delegazione dell’AnciSicilia (Associazione nazionale dei Comuni siciliani) e il presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè (insieme ai rappresentanti di altri gruppi parlamentari). Quest’ultimo ha rilevato l’obbligatorietà da parte dei sindaci di denuncia, “ma deve essere compito delle altre Istituzioni occuparsi di tutto l’iter penale e dell’eventuale abbattimento delle case fuori legge”.
 
“Se si presenta – ha detto il presidente AnciSicilia Leoluca Orlando – un Disegno di legge sull’abusivismo che destina appena un milione di euro per intervenire in Sicilia, vuol dire che non si è compresa la gravità della situazione”. Per il sindaco di Palermo occorrerebbe affidare a un “soggetto terzo” il compito di portare avanti gli interventi di demolizione, confisca o cambio d’uso degli immobili abusivi.
 
“Non penso a una soluzione di questo tipo per le grandi città – ha precisato – ma nei piccoli centri deve essere così. Il sindaco deve fare la propria parte, deve avviare controlli, verifiche e l’istruttoria, ma poi deve essere un ente terzo, magari il Genio civile o la Prefettura, a intervenire. Nella fase più delicata, i sindaci non possono essere lasciati soli”.
 
Duro, invece, il commento dei rappresentanti del Movimento 5 stelle all’Ars e del capogruppo Valentina Zafarana: “Un Disegno di legge inutile, fatto in fretta e furia solo per sventolarlo a favore delle telecamere di Vespa. Ci sembra di essere tornati ai tempi dei vuoti spot di Crocetta, soltanto che Crocetta calcava il palcoscenico di Giletti, mentre Musumeci preferisce Porta a Porta. La sostanza non cambia, fuffa c’era nella precedente legislatura, fuffa c’è nell’attuale”.

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