Formazione professionale, si riempiono i posti dei corsi rimasti vuoti o incompleti - QdS

Formazione professionale, si riempiono i posti dei corsi rimasti vuoti o incompleti

Michele Giuliano

Formazione professionale, si riempiono i posti dei corsi rimasti vuoti o incompleti

sabato 10 Novembre 2018

La Regione dà la possibilità agli iscritti degli enti non finanziati di potersi inserire altrove. Avranno la corsia preferenziale ma dovranno inviare la candidatura via mail secondo il bando

PALERMO – Partiti i corsi, si pone il problema allievi. Dopo tanti mesi di attività ferma in molti hanno perso interesse per il corso per cui si erano iscritti, impegnati in altro lavoro o corso di formazione, ed è ora di sostituirli e riempire i posti rimasti vuoti.
 
A questo proposito l’assessorato regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale ha pubblicato un comunicato che spiega quale procedura seguire. “Al fine di offrire un’ulteriore opportunità di frequenza ad uno dei percorsi formativi offerti dalla Regione Siciliana nel Catalogo regionale – si legge nel comunicato – si comunica che i bandi pubblicati sul portale https://catalogo.siciliafse1420.it/ nella sezione dedicata ‘Riapertura Bandi allievi’ sono rivolti, prioritariamente, agli allievi che si trovano, in atto, pre-iscritti per lo stesso profilo formativo, nel comune sede del corso, ma che non sono stati iscritti per carenza di disponibilità di posti”.
 
Tutti i soggetti interessati, in possesso dei requisiti previsti, potranno inviare la propria candidatura all’indirizzo e-mail indicato nel bando di selezione e secondo le procedure specificate. Qualora il numero degli allievi già pre-iscritti ad uno dei corsi in questione, in possesso dei requisiti previsti, risulti inferiore ai posti disponibili, l’ente potrà acquisire eventuali candidature pervenute, nell’ordine, di soggetti pre-iscritti ad altre tipologie di corsi e, solo successivamente, anche di coloro che non avevano presentato, a suo tempo, istanza di partecipazione ai percorsi formativi.
 
La selezione, avverrà secondo i criteri e le procedure previste nel bando pubblicato. In ogni caso, ciascun candidato potrà presentare una sola istanza di partecipazione. Una seconda opportunità per tutti i giovani che non hanno potuto essere inseriti subito, che vogliono comunque intraprendere il percorso formativo.
 
In ordine, quindi, andranno prima coloro i quali sono rimasti in elenco dallo stesso corso, poi i giovani iscritti alla stessa tipologia di corsi in altri enti, quindi coloro i quali, iscritti ad altri corsi, vogliano comunque tentare una nuova strada. E sono tanti, quelli rimasti fuori, vista la dotazione finanziaria dell’avviso e il numero di richieste di parecchio superiori, dopo la corsa del click day dell’11 giugno passato, quando pochi secondi per l’inserimento dei dati degli allievi e dei loro documenti ha fatto la differenza tra l’essere dentro l’avviso ed essere fuori. Quando in meno di un minuto e mezzo alcuni enti sono riusciti a bloccare centinaia di migliaia di euro.
 
Mentre si rimane in attesa dell’emissione di gran parte dei decreti, dopo la pubblicazione, ai primi di settembre, dell’elenco completo dei progetti confermati. Sempre in atto, nel frattempo, la diatriba sull’albo degli operatori della formazione professionale, che ha visto, in questi mesi, diverse pubblicazioni, farcite di errori, imprecisioni, e nominativi di gente ormai defunta, o ancora non nata, o comunque fuori dal settore da tempo.
 
Tanti nominativi inutili, quindi, contro una lista di nomi, fredda e oggettiva, dietro cui si nascondono migliaia di persone in attesa, dopo anni, di rientrare a lavoro, non si sa per quanto, non si sa come. Una condizione di precarietà assoluta, che cozza con quel contratto a tempo indeterminato che si cela nei loro cassetti ma che può essere considerato carta straccia, vista anche l’assoluta mancanza di intervento da parte dello stato con ammortizzatori sociali che avrebbero potuto, in parte, compensare il danno subito.

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