CATANIA - Trenta giorni di tempo. Tanti ne ha concessi la Regione siciliana per l’approvazione della delibera sul dissesto del Comune di Catania. “Alla luce del pronunciamento delle sezioni riunite della Corte dei conti dello scorso 7 novembre con relativo obbligo di dichiarare il dissesto economico finanziario del Comune di Catania” - si legge nel comunicato stampa inviato da Palazzo degli Elefanti, l’assessorato regionale alle autonomie locali ha inviato al sindaco, al presidente del Consiglio comunale, al segretario generale, al Collegio dei revisori dei conti, alla ragioneria generale l’intimazione a deliberare il dissesto dell’ente indifferibilmente entro 30 giorni”.
In caso di mancata approvazione, sarà un commissario ad acta a dichiarare il default. La nota, arrivata ieri mattina era comunque attesa: dopo il respingimento del ricorso presentato dall’amministrazione Pogliese, lo stesso primo cittadino aveva evidenziato come non ci fosse più nulla da tentare per evitare l’avvio del processo di fallimento e come tutte le strade percorse, dalla richiesta di contributo straordinario al Governo al ricorso giudiziario, appunto, non avessero avuto lo sbocco desiderato.
Per il Comune sarà dunque dissesto, che comporterà grandi sacrifici per i cittadini che dovranno fare i conti con un ente che potrà provvedere solo alla spesa corrente, che dovrà essere garantita dalle entrate. Ciò significa che occorrerà migliorare la riscossione dei tributi oltre che operare importanti economie.
Ma il sindaco Pogliese, martedì scorso in Consiglio comunale, di fronte il senato cittadino, ha ribadito la volontà di impegnarsi al massimo per salvaguardare il lavoro e i servizi. “Ci batteremo per non perdere un solo posto di lavoro in città - ha detto - e sono convinto che possiamo invertire la rotta anche con l’ordinaria amministrazione”.
Ma i servizi iniziano già a risentire delle casse vuote. Ieri mattina, in una nota, la Dusty, la ditta che ha vinto l’appalto ponte per la raccolta dei rifiuti, ha annunciato di non poter corrispondere gli stipendi di ottobre per via del mancato pagamento da parte del Comune. Dichiarazioni confutate dall’assessore Cantarella, che però ha evidenziato le difficoltà finanziarie del Palazzo e la necessità di attendere il contributo richiesto al Governo Musumeci.
Non solo il dissesto, dunque, grava su Catania, ma anche l’assenza di liquidità. “La Dusty deve pagare gli stipendi - ha sottolineato l’assessore - perché chi vince l’appalto sa che esiste un rischio di impresa, che le fatture possono essere pagate in ritardo. In questo momento siamo in difficoltà, ma i soldi dalla Regione arriveranno presto e pagheremo”.
Per quanto riguarda, invece, la salvaguardia dei posti di lavoro, durante la seduta di martedì scorso, il Consiglio comunale ha presentato un ordine del giorno, primo firmatario il consigliere Andrea Barresi, proprio sull’argomento. Un documento che impegna l’amministrazione a garantire i livelli occupazionali delle società partecipate.
“Siamo molto soddisfatti per il risultato ottenuto - ha commentato Nino Gulisano, segretario provinciale Si-cel. In questi giorni abbiamo lavorato in collaborazione con qualche consigliere affinché si arrivasse a questo, pertanto siamo ottimisti nonostante la procedura di dissesto, ma ci sentiamo garantiti da questo documento approvato dal Consiglio. Noi ovviamente resteremo vigili a monitorare la situazione, ma con meno nubi all’orizzonte per i tanti lavoratori che operano in quel comparto”.
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